Roma, Zaniolo è fuori dal progetto tecnico: la decisione dei Friedkin

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Il giocatore resta alla Roma, ma da separato in casa. In estate potrà andar via, ma solo se arriverà un'offerta parti a quella del Bournemouth rifiutata in questo mercato di gennaio (la società giallorossa ha detto no anche a una proposta di prestito o scambio del Leeds). La decisione della dirigenza è arrivata al termine di una giornata convulsa, con il giocatore partito per La Spezia dopo le minacce ricevute la scorsa notte

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Zaniolo è fuori dal progetto tecnico della Roma. Questa la decisione della proprietà dopo essere venuta a conoscienza che il giocatore nei giorni scorsi si era rifiutato di allenarsi e di giocare. La famiglia Friedkin, sin dal primo giorno del suo arrivo, ha sempre pensato che far parte della Roma sia un grande privilegio per un calciatore. 

Queste manchevolezze fanno in modo che Zaniolo sia fuori dal progetto tecnico e, prossimi giorni, verranno presi dei provvedimenti disciplinari

La posizione dei Friedkin

Sfumata l'offerta del Bournemouth, le probabilità di trovare un altro acquirente nelle ultime ore del mercato di gennaio sono praticamente nulle. Partirà in estate, ma solo se dovesse arrivare un’offerta pari a quella inglese: non inferiore. Altrimenti rimarrà a Roma, fuori dal progetto. Questa la posizione dei Friedkin, che non sono disponibili a negoziare su questo aspetto: la Roma deve avere la priorità su tutto.

Il tentativo fallito del Leeds

Lunedì 30 gennaio il Leeds ha fatto un tentativo per arrivare a Zaniolo, sfruttando la rottura totale tra le parti (e approfittando del dialogo già aperto con la società giallorossa per l'arrivo di Diego Llorente). Il club inglese ha proposto un prestito o in alternativa uno scambio, ma la Roma ha rifiutato, confermando che il calciatore può partire solo a titolo definitivo e che il suo cartellino viene valutato 27,5 milioni di euro e 10% sulla futura rivendita (le stesse cifre offerte dal Bournemouth, destinazione già rifiutata da Zaniolo).

La ricostruzione delle ultime 24 ore

Gli insulti, le minacce, l'intervento della polizia, la partenza da Roma per La Spezia. E' successo praticamente di tutto. Una quindicina di persone si sarebbero presentate dopo la mezzanotte sotto casa del calciatore; Zaniolo avrebbe ricevuto insulti e minacce, anche di morte e, attraverso il team manager della Roma, ha chiesto l'intervento della Polizia che ha inviato una pattuglia per controllare la situazione, non riscontrando nulla di anomalo. Il giocatore al momento non ha sporto alcuna denuncia

La partenza per La Spezia: niente allenamento

Dopo l'accaduto, Zaniolo ha preso la decisione di partire per La Spezia, sua città d'origine dove vive il padre ex calciatore. Di conseguenza, in comune accordo con la società, non si è presentato questa mattina a Trigoria alla ripresa degli allenamenti in vista dei quarti di Coppa Italia contro la Cremonese, in programma mercoledì sera. 

Su Instagram non è più un giocatore della Roma

L'unica reazione 'ufficiale' del giocatore è arrivata attraverso i social. Ma senza un post o una storia, solo con un gesto, o meglio una descrizione. Quella che si mette appena sotto il nome e che sino a qualche ora fa recitava nel suo caso: giocatore dell'As Roma. Ebbene, quell'appellativo è scomparso e ora Zaniolo risulta solo come semplice atleta. 

La reazione della famiglia

Era molto scossa dopo quanto accaduto la scorsa notte e, naturalmente, si è stretta attorno al ragazzo. Il papà non ha voluto commentare l’accaduto, lo hanno fatto sui social la mamma (“Aver originato tutto quest’odio mi sembra un tantino eccessivo”, aveva scritto in una storia Instagram poi cancellata) e la sorella (“Non servono parole. Solo tanta pena per voi”, la frase su un collage degli insulti apparsi negli ultimi giorni all’indirizzo del giocatore)