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Berlusconi a Sky: "Milan nel cuore. Spero in un pari"

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Il presidente Berlusconi si racconta a Sky Sport a pochi giorni dal match contro il Milan: "Ancora orgoglioso per quello che abbiamo vinto, quando i rossoneri perdono ho il cuore distrutto. Voglio molto bene a Maldini. Il più grande? Baresi, un uomo di un'onestà incredibile". E sul Monza: "Palladino resta con noi"

MONZA-MILAN LIVE

LE PAROLE DI GALLIANI A SKY

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Monza-Milan è il derby del cuore di Silvio Berlusconi. Un mix di emozioni, un intreccio tra presente e passato, un vortice di ricordi. Dopo le parole dell'amministratore delegato Adriano Galliani, anche il proprietario del Monza ha voluto vivere queste ore di accompagnamento alla grande sfida insieme a Sky Sport, in una lunga intervista rilasciata a Manuele Baiocchini e Peppe Di Stefano, ad Arcore.

"Col Milan ho vinto tutto, sento ancora l'orgoglio"

Si parte dal suo passato. E da quello che per tanti anni è stato la sua vita. "Per tutta la mia vita ho fatto sogni che a tutti sembravano irrealizzabili. Quando ho preso il Milan volevo che il Milan diventasse la squadra più forte del mondo e ci sono riuscito", ha dichiarato Silvio Berlusconi. "Ho vinto tutto. Del 94' ho un ricordo forte. Ero a Roma per chiedere la fiducia al Governo e quindi non sono riuscito a vedere la finale di Atene. Ho chiamato Galliani a fine partita e mi ha detto che avevamo vinto 4-0. Comunque inanellando tutto quello che abbiamo vinto, ancora un po’ di orgoglio lo sento dentro". 

"Voglio bene a tanti del mio Milan"

Sono tanti i giocatori che Berlusconi ha portato e ha cresciuto al Milan. A molti di loro è ancora legato. "A Maldini voglio molto bene, è figlio e padre di giocatori del Milan. Voglio bene a tanti del mio Milan. A Gullit, a Van Basten. Il più grande? Baresi, giocatore fantastico, uomo di un’onestà incredibile, amato e rispettato da tutti, anche dagli avversari".

"Quando il Milan perde ho il cuore distrutto"

Il Milan è una questione di famiglia per Silvio Berlusconi. "Il Milan è la mia squadra del cuore. Andavo a vedere le partite del Milan con mio papà, il Milan ce l’ho dentro da sempre. Quando perde il Milan ho il cuore distrutto, speriamo in un pareggio che non fa male a nessuno. Milan e Monza sono due cose diverse. Il Monza sono contento quando vince, batto le mani, ma non è ancora entrato nel mio cuore. Non so se sabato mi emozionerò come in passato, ma vedere il Milan è sempre emozionante, io il Milan in tv lo vedo sempre".

"Monza, così puoi limitare gli attacchi avversari..."

Berlusconi conosce benissimo il mondo Milan. E proprio per questo, dà alcuni consigli al suo Monza: "Le nostre due punte devono stare sempre nel campo avversario, limitare gli attacchi avversari. Ci aiuta a ricevere la palla in attacco direttamente con passaggio del portiere. Ai giocatori dico sempre di tenere il busto a terra per calciare rasoterra e non in cielo. E poi ho consigliato di marcare a uomo le ali del Milan, vedremo se mi obbediranno". 

"Ecco come ho scelto Palladino"

Berlusconi ripercorre anche la storia del suo Monza. "Il Monza l’ho preso non per il calcio, ma perché ammiro la realtà brianzola e perché ho pensato che dopo 110 anni non era giusto che il Monza restasse in Serie D. Quando abbiamo preso la squadra era in D, poi in C, in B e in A. Adesso i tifosi del Monza hanno l’ambizione di partecipare alla Serie A, se dovessimo vincere anche lo Scudetto dovremmo andare a giocare a San Siro. Volevano distruggerlo ora sembra che abbiano cambiato idea fortunatamente perché San Siro è nella storia del calcio, del Milan e anche nella mia storia. Purtroppo nelle prime 6 giornate abbiamo fatto solo un punto. Stroppa mi ha detto che non se la sentiva ad andare avanti. Ho pensato a chi poter affidare la squadra, la nostra Primavera andava bene e l’allenatore era un gentiluomo, una sera con Galliani gli abbiamo affidato la squadra ed è diventato il nostro allenatore. Sei squadre lo hanno contattato ma ci siamo stretti la mano, Palladino rimane al Monza”. 

"Ibra carismatico, Leao può fare il centravanti

Berlusconi ha parlato anche di due protagonisti del Milan di oggi: "Ibra è un carismatico. Oltre ad essere un calciatore che stimo è anche un mio amico e quindi viva Ibra, giochi pure finché ne ha voglia e fin quando il fisico glielo consentirà. Leao mi piace e mi sta simpatico, per me può giocare anche da centravanti".