Juventus-Milan, Allegri: "Nessun veto sul nuovo ds, sono in linea con la società"

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Le parole dell'allenatore bianconero alla vigilia della sfida con il Milan: "Dobbiamo provare a tenere una porta aperta per l'Europa, qualificarsi con 10 punti di penalizzazione sarebbe straordinario. Vlahovic in dubbio. Giuntoli? Io non ho posto nessun veto, non ho il potere per farlo e sono totalmente in linea con la società, che mi fa sentire la sua vicinanza. Ho altri due anni di contratto, voglio rendere nuovamente la Juve competitiva e del futuro parleremo il 5 giugno"

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Reagire immediatamente dopo la penalizzazione di 10 punti e il pesantissimo ko dell'ultimo turno a Empoli e vincere per mantenere ancora vive le residue speranze di qualificazione alle coppe. È questo l'obiettivo della Juventus, che si prepara ad affrontare il Milan nello scontro diretto in chiave Europa. Alla vigilia del match, Massimiliano Allegri ha presentato la sfida ai rossoneri in conferenza stampa: "È stata una settimana difficile e sicuramente non bella guardando i risultati - ha esordito l'allenatore bianconero -, prima c'è stata la delusione di Siviglia, poi l'amarezza e l'arrabbiatura per la penalizzazione e poi la  sconfitta di Empoli. Ora dobbiamo rialzarci perché mancano solo due partite alla fine della stagione, è sempre Juve-Milan e giocheremo in uno stadio pieno. Dovrà essere una bella serata anche perché dobbiamo consolidare la nostra classifica sul campo: momentaneamente abbiamo 69 punti e la partita di domani ci dà la possibilità di avere ancora speranze di entrare in Europa, è su questo che dobbiamo lavorare. Poi a Udine si chiuderà una stagione difficile, caratterizzata da alti e bassi, e dovremo farne tesoro l'anno prossimo". Ancora alcuni dubbi di formazione: "I punti interrogativi riguardano Vlahovic e Alex Sandro che non stanno benissimo. Gli altri sono tutti a disposizione, c'è anche Bonucci. Chiesa? È un giocatore importante che ha avuto delle difficoltà, il suo percorso rientra nella normalità per me ma l'anno prossimo dovrà essere la stagione della sua consacrazione perché non è più un ragazzino. Domani potrebbe partire titolare". 

"Nessun veto su Giuntoli, decide la società".

Inevitabile, poi, un pensiero sul suo futuro. Allegri ha chiarito che resterà l'allenatore della Juventus, prima di allontanare le voci su un presunto veto sulla scelta di Giuntoli come possibile ds: "Se sarà la mia ultima partita allo Stadium? Domani è l'ultima partita in casa di questa stagione - ha proseguito l'allenatore - e dobbiamo farla bene. Il Milan ha l'obiettivo Champions, la matematica non ci lascia ancora fuori ma dovremo essere molto bravi perché la sconfitta di Empoli ha sicuramente complicato il percorso. Giuntoli? Con la società siamo in linea su tutto, poi io faccio l'allenatore: non ho mai avuto il potere, e nemmeno voglio averlo, di scegliere queste cose. Chie sia il ds o il magazziniere o il segretario, queste sono cose su cui non ho mai messo bocca e soprattutto non ho mai messo alcun veto. Poi sono un allenatore molto aziendalista, collaboro con tutte le persone messe a disposizione dalla società perché bisogna portare dei risultati per la Juventus. Non mi piace che si dica che ho messo un veto, non ho questo potere e non lo faccio perché queste sono cose che riguardano esclusivamente la società".

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"Ho altri due anni di contratto e lavorerò per rendere la Juve di nuovo competitiva"

In chiusura, prima di tornare sul rapporto con la società, Allegri ha provato a spiegare cosa non ha funzionato nel corso della stagione: "È difficile rispondere in un minuto, noi abbiamo lavorato con grande serietà e lo stesso dobbiamo fare per altri dieci giorni perché dobbiamo ottenere il massimo, come è nel dna della Juve. A Empoli potevamo avere delle giustificazioni, ma abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere perché ci avrebbe tenuto ancora una porta aperta per l'Europa. Dopo la delusione di Siviglia e la penalizzazione, non abbiamo avuto freddezza e lucidità: avremmo blindato la Champions sul campo e avremmo lasciato ancora una strada aperta. Ma ormai è successo e indietro non bisogna guardare, quindi puntiamo ad avere ancora qualche speranza. Entrare in Europa con 10 punti di penalizzazione sarebbe una cosa straordinaria, ma ora dobbiamo parlare del presente e il presente è il Milan: il risultato finale della stagione dipende da domani. Il rapporto con la società? Non è cambiato niente, è normale che quando mancano i risultati si fanno delle domande ma ho parlato quattro giorni fa con la proprietà e con l'ingegnere, ha voluto farci sentire il proprio sostegno e la sua vicinanza ci potrà fare solo bene. Io ho altri due anni di contratto e mi spingerò fino alla fine per far sì che la Juve l'anno prossimo torni a competere in campionato. Poi il futuro lo decideremo il 5 giugno, perché dovremo pianificare una serie di cose. Ma è certo che dalle cose negative di quest'anno usciremo fortificati per l'anno prossimo".

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"Abbiamo migliorato la scorsa stagione, nulla da dire alla squadra"

"Se ho pensato alle dimissioni? Dopo Empoli abbiamo passato quattro giorni pesanti - ha concluso Allegri -, ma la Juve al momento è seconda e ha una classifica migliore dell'anno scorso nonostante un'annata difficile con tanti infortuni, da Pogba a Chiesa. Questi non sono alibi, ma la Juve ha migliorato la stagione dell'anno scorso. Come ho detto con la società parleremo il 5 giugno quando tutto sarà finito, abbiamo già avuto troppe distrazioni in questi ultimi mesi, dalle sentenza al cda. Da novembre non è stata una stagione facile e ai ragazzi ho chiesto di fare un buon risultato domani. Poi quello che sarà l'anno prossimo non si sa, ma i giocatori sono concentrati e ho chiesto loro di tirar fuori le energie. Un messaggio ai tifosi? Mi aspetto lo stesso clima che ci ha accompagnato per tutta la stagione. Potremo aver perso delle partite, ma l'impegno non è mai mancato e io ai ragazzi non ho nulla da dire. Potevamo vincere di più, ma credo che la Juve abbia un'ottima base per l'anno prossimo".