Lazio-Cremonese, Sarri: "Non siamo ancora una grande squadra, ma possiamo crescere"

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Festa per i biancocelesti dopo aver centrato la Champions: battuta 3-2 la Cremonese e 2° posto in classifica. L'analisi di Sarri: "Partita folle, non siamo ancora una squadra matura. Ci mancano le giuste reazioni mentali, servono passi avanti". Sulla stagione della Lazio: "Livello scadente in Europa, altissimo in campionato. Nessuno ci dava sopra il 7° posto". E sulla Champions: "Prima pensiamo a chiudere al 2° posto, sarebbe straordinario. Vorrei sempre l'Olimpico come oggi"

LAZIO-CREMONESE 3-2, GOL E HIGHLIGHTS

Giornata di festa all'Olimpico, 64mila tifosi e tutto esaurito per applaudire la Champions ritrovata dalla Lazio nei giorni scorsi. E prima degli applausi e dell'omaggio al recordman Radu che si ritira, i biancocelesti battono 3-2 la Cremonese difendendo il 2° posto in classifica. Nel post-partita l'analisi di Maurizio Sarri: "Abbiamo fatto una partita folle. Primo tempo sotto controllo, poi quando la partita sembrava chiusa abbiamo rimesso in corsa gli avversari. Fortunatamente l’abbiamo risolta nel finale, ci tenevamo molto. Eravamo 2-0 contro una squadra già retrocessa e abbiamo smesso di difendere: ci siamo ritrovati sul 2-2 con un autogol e abbiamo faticato. Era una storia scritta, lo sapevo che poteva finire così". Sulla stagione della Lazio: "Abbiamo fatto una stagione europeo di livello scadente e un campionato di altissimo livello oltre le previsioni. Nessuno ci dava sopra il 7° posto".

"La Lazio non è una squadra matura"

Quanto merito di Sarri c’è nella crescita della squadra? "Saremmo diventati grandi ma non adulti - spiega l’allenatore della Lazio -, oggi lo dimostra. Non abbiamo ancora le giuste reazioni mentali per diventare una grande squadra. Servono passi avanti, però i margini di miglioramento li abbiamo". E un pensiero su Stefan Radu che saluta il calcio giocato: "Mi sarebbe piaciuto allenarlo qualche anno fa e non nel finale della sua carriera. Lo apprezzo come giocatore e come uomo: ha una lealtà e una fedeltà unica, è un grande personaggio. Lui in uno staff tecnico? Forse è troppo straordinario per fare l’allenatore, lo vedo in una dirigenza perché ha grandi rapporti con tutti".

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"Prima il 2° posto, poi voglio giocatori forti"

Biancocelesti che ripartiranno dalla Champions, ma l’allenatore della Lazio ha altro per la testa: "Sto pensando ad Empoli perché arriveremmo secondi e sarebbe straordinario. Poi penseremo al resto. Sicuramente non sarà facile al Castellani e sarebbe brutto mollare a un passo da un traguardo importante". Sulla passione dell'Olimpico: "Due anni fa quando sono arrivato c’erano 20mila persone, oggi mi sono reso conto di cosa può essere il popolo laziale. Lo stadio dà gusto, spero che l’anno prossimo sia come oggi". Desideri sul mercato estivo? "Spero arrivino giocatori forti, poi il modo di giocare lo danno le caratteristiche degli attaccanti. Sicuramente la Lazio sta diventando una squadra che quando palleggia costruisce occasioni con oltre un minuto di possesso".

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