Milan, Ibrahimovic: "Galliani mi vuole al Monza, ma io voglio continuare a giocare qui"

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'attaccante svedese ha parlato del proprio futuro: "Galliani mi chiama ogni giorno da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella e che c'è un contratto sul tavolo. Io, però, sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo. Sto bene qui, Milano è casa mia"

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"Se penso di smettere? Non credo. Se devo continuare a giocare? Penso di sì". Parla così Zlatan Ibrahimovic che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare del suo futuro in campo. Il contratto con il Milan scadrà il 30 giugno, ma a 41 anni (saranno 42 il prossimo 3 ottobre) Zlatan ha ancora voglia di giocare e di vestire la maglia rossonera, nonostante la corte di Galliani per portarlo al Monza. "Mi chiama tutti i giorni da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella, che c'è una bella natura e che sul tavolo c'è già il contratto - racconta Ibra - Ma non siamo là: io sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo. A una certa età non c'è più ego, non hai bisogno di dimostrare. Sono qua per aiutare il Milan, non come adesso. Voglio essere in campo, lì posso aiutare molto di più". 

"Milano è casa mia, del contratto non so nulla"

L'obiettivo di Ibrahimovic, dunque, è di restare al Milan. L'attaccante svedese è reduce da una stagione tormentata a causa degli infortuni, con solo quattro presenze (per un totale di 144 minuti) e un gol, contro l'Udinese. Riscatto è la parola d'ordine, a prescindere dalle condizioni economiche del nuovo contratto: "Sto bene al Milan, Milano è casa mia - ha proseguito Ibra - Del mio contratto non so nulla, l'anno scorso ho detto a Maldini: 'fai te'. E mi è arrivato un foglio da firmare. Non so cosa c'è dentro, forse c'è un altro anno. A me basta sapere di essere un giocatore del Milan e allora so cosa devo fare, il resto non importa. M'importa solo di tornare in campo, altrimenti la gioia diminuisce. Ho ancora voglia, ma serve equilibrio". 

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"Troppi up and down, tutti volevano battere il Milan"

Zlatan, infine, ha analizzato la stagione dei rossoneri: "Quest'anno ci sono stati troppi up and down - ammette - giocavamo da campioni e tutti volevano battere il Milan. Arrivare in semifinale di Champions è un grande step per noi". Un percorso europeo che si è interrotto contro l'Inter che adesso si prepara alla finale di Istanbul: "L'Inter è la più forte in Italia, sulla carta - conclude Ibrahimovic - Hanno molta più esperienza e giocatori che erano più pronti del Milan. Che non è una scusa, non ci sono scuse. In campo siamo 11 vs 11 e loro hanno fatto meglio di noi. Chi tiferò in finale? Nessuno, spero sia una bella partita".

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