Percassi: "Atalanta-Gasperini, una fortuna essersi trovati"

l'intervista
Massimiliano Nebuloni

Massimiliano Nebuloni

L'amministratore delegato dell'Atalanta in un'intervista a Sky Sport: "Abbiamo avuto una grande fortuna ad aver trovato Gasperini nel nostro percorso, ma penso anche che l’Atalanta sia stata una grande fortuna per lui. Essere riusciti ad arrivare in Champions e in Europa League equivale ad avere vinto dei trofei. Scamacca sposa esattamente la nostra filosofia. L'obiettivo è far crescere la società e mantenerla competitiva"

ATALANTA-NAPOLI LIVE - SKYLIGHTS ROOM, SCOPRI LA NOVITA’

Dai risultati soddisfacenti raggiunti negli ultimi anni ai progetti e ai sogni per il futuro. Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta, si racconta a Massimiliano Nebuloni parlando innanzitutto della guida di questa squadra, Gian Piero Gasperini: "L’Atalanta ha avuto una grande fortuna a trovare Gasperini nel suo percorso. Penso anche che l’Atalanta sia stata una grande fortuna per lui. Insieme sono stati raggiunti dei risultati che non erano mai stati raggiunti; poi in ogni stagione si riparte da zero e il passato conta fino a un certo punto. Conta il presente e come come programmi il futuro". Tra obiettivi, certezze e novità. E poi i progetti, come quello dello stadio: "Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto di cui si parlava da tantissimi anni. Bergamo meritava uno stadio all’altezza della sua città. L’entità dell’investimento, che a prodotto finito raggiungerà 100 milioni, è un qualcosa che ci spaventa ma al tempo stesso ci rende orgogliosi".

Come cresce questa nuova Atalanta dopo che in estate è stato avviato un nuovo ciclo?

"Ogni anno, in ogni sessione di mercato, cerchiamo di cambiare qualcosa, di ringiovanire perché il tempo passa per tutti e abbiamo la responsabilità di creare una squadra sempre competitiva. Non dobbiamo mai perdere di vista quella che è la nostra realtà. In questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti ma noi che conosciamo la storia dell’Atalanta non ci potremmo mai permettere di avere un obiettivo primario diverso che è quello dei 40 punti".

 

Come è cambiato il vostro modo di approcciare al mercato?

"Le competizioni europee ti danno molta più visibilità, quindi è ovvio che sei più riconosciuto però è cambiato il mercato in generale. C’è la possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi con numeri che fino a qualche anno fa erano impensabili per una dimensione come la nostra realtà. Questo ci ha permesso di raggiungere e acquistare dei giocatori di target superiore".

 

Quanto siete orgogliosi di avere l’attaccante della Nazionale?

"Siamo molto contenti perché Gianluca Scamacca è un bravissimo ragazzo che si è calato benissimo nella nostra realtà. Ha un comportamento esemplare e grazie al lavoro sta ovviamente migliorando. E' giovane, italiano e per caratteristiche in campo e fuori sposa esattamente la nostra filosofia".

 

Come funziona la sinergia con Pagliuca?

"C’è molta attenzione seppur con molto rispetto da parte sua. Il mondo Nba, il mondo sportivo che lui conosce, ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane però le sinergie e i punti di confronto sono moltissimi. Nel medio e lungo termine la nostra partnership porta dei benefici all’Atalanta in termini di sviluppo di brand e da un punto di vista commerciale".

 

Qual è il sogno di Luca Percassi?

"Quando mio papà rilevò l’Atalanta nel 2010 aveva detto che il suo sogno sarebbe stato quello di vedere l’Atalanta in Serie A per dieci stagioni consecutive. Io penso che siamo andati ben oltre, il nostro obiettivo è far crescere la società e cercare di mantenerla sempre competitiva".

 

Con quale Coppa si vedrebbe bene in mano?

"Con qualsiasi Coppa. L'essere riusciti ad arrivare in Champions e in Europa League equivale ad avere vinto dei trofei".