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Chi è Hans Nicolussi Caviglia, verso la titolarità contro l'Inter

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Il centrocampista bianconero, che quest'anno fin qui ha giocato solo 2' in campionato a Cagliari, si avvia verso la titolarità nel big match tra Juventus e Inter. Gli esordi, l'infortunio, gli idoli: ecco tutto il suo mondo

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Hans Nicolussi Caviglia potrebbe essere la mossa a sorpresa di Massimiliano Allegri in occasione del big match contro l'Inter. Locatelli in panchina e in campo lui, che quest'anno fin qui ha giocato solo 2' in campionato a Cagliari. Classe 2000, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus ed ha esordito l'8 marzo 2019 nel match vinto 4-1 contro l'Udinese. Un momento immortalato con un significativo commento: "Il giorno più bella mia vita". Hans Nicolussi Caviglia ha celebrato così, con una foto pubblicata su Instagram, l'attimo esatto del suo esordio in Serie A: l'abbraccio con Moise Kean e l'ingresso in campo al minuto 79'. Una data che il giovane centrocampista valdostano non dimenticherà mai più. Dalla prima convocazione con i 'grandi' arrivata proprio in occasione del match contro l'Udinese, all'esordio nello stadio bianconero arrivato in maniera inaspettata, così come quell'applauso d'incoraggiamento che lo Stadium gli ha riservato al momento del suo primo pallone toccato. Hans Nicolussi Caviglia è passato in pochissimi giorni dall'osservare i campioni bianconeri in allenamento, al giocarci insieme. E ora addirittura può farlo nel derby d'Italia. Piedi per terra e quella volontà ferrea in allenamento, caratteristica che lo ha fatto notare anche ad Allegri. E che lui, il giovanissimo Nicolussi, svela di coltivare anche grazie a Ronaldo: "Mi ha colpito la sua maniacalità, Cristiano arriva prima in allenamento per lavorare in palestra e si ferma dopo per curare i particolari. Ti insegna a curare ogni dettaglio", le sue parole solo qualche tempo fa.

La storia, le qualità e le caratteristiche

Centrocampista dai piedi buoni e dal gol facile, qualità e quantità abbinata a una grande determinazione: Hans Nicolussi Caviglia ha iniziato la sua scalata con la maglia della Primavera. 18 presenze e quattro gol in questo campionato, poi sei apparizioni e due gol in Youth League, la Champions League dei giovani. Prestazioni importanti che gli sono valse la 'promozione' nella formazione Under 23, campionato di Serie C: 5 presenze per un totale di 169' e primi approcci con il calcio professionistico. Poi la chiamata di Allegri e quel sogno divenuto realtà al minuto 79' del match tra Juventus-Udinese. Momenti emozionanti e alcuni più difficili: il 15 dicembre 2020 l'infortunio in allenamento e una diagnosi terribile, la rottura del legamento crociato. Senza che fosse mai iniziata l’avventura al Parma (in prestito), è tornato alla Juve per curarsi e dopo aver raggiunto la Serie A sarà costretto a ricominciare da capo il suo percorso, ripartendo dalla Juventus Next. Poi i prestiti tra Sudtirol e Salernitana, infine il rientro alla Juve. In totale, in bianconero, ha collezionato 56 minuti in 4 presenze.

 

Il 2000 cresciuto nel mito di Cruijff

Margini di miglioramento notevoli e idee chiare, chiarissime: diventare 'grande' senza fretta, provando a rubare più segreti possibili dai campioni bianconeri e non solo. Capitolo a parte merita l'ammirazione per Johan Cruijff, l'idolo di sempre: "Adoro il modo in cui giocava, come faceva giocare le squadre e l'impronta che ha lasciato nel calcio". E' molto affezionato al numero 14: "Ho utilizzato spesso anche il 41 che oltre ad essere il 14 rovesciato è anche il numero con cui ho esordito in A", ha detto.

Tra film e filosofia

Il calcio è una parte importante della sua vita ma non è l'unica. Tempo fa, infatti, il centrocampista bianconero ha raccontato le sue passioni e hobby fuori dal campo: "Sono appassionato di cinema, amo in particolare i film di Stanley Kubrick, che riflettono sulla condizione umana e sulle sue contraddizioni. I miei preferiti sono Barry Lyndon e 2001: Odissea Nello Spazio. Sono un grande fan di Alejandro González Iñárritu, quello di ‘Amores Perros’ e ’21 Grammi’". Tra i suoi interessi, ci sarebbe anche la filosofia.