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Milan-Sassuolo, Pioli: "La vittoria è la risposta di un gruppo compatto"

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L'allenatore rossonero dopo la vittoria: "Questo gruppo non si è mai arreso alle difficoltà ma ha sempre cercato di superarle insieme. Hanno senso di appartenenza, responsabilità e rispetto verso il loro allenatore, il club e i tifosi. Momento difficile? Non ho mai temuto che la prossima potesse essere la mia ultima partita"

MILAN-SASSUOLO 1-0

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Il Milan chiude l'anno con una vittoria. 1-0 al Sassuolo, segna Pulisic. Una risultato che arriva dopo il pari con la Salernitana: "Serviva vincere, forse si potevano fare più gol o giocare meglio, si può e dobbiamo trovare continuità nei 95 minuti, ma ci sono momenti e momenti dentro la stagione - ha analizzato Pioli a Sky dopo la partita -, e oggi andava interpretata così. Bravi e attenti. Questa è la risposta di un gruppo compatto, che non si è mai arreso alle difficoltà, ma ha sempre cercato di superarle insieme".

"Gruppo con profondo senso di responsabilità"

Nel post partita Florenzi ha speso parole di stima per Pioli: "Credo che le abilità di un allenatore siano cercare di capire e conoscere la propria squadra - ha detto Pioli -, so di avere un gruppo responsabile. Cinque anni fa ero un tormento per loro, adesso li lascio molto liberi perché mi fido. Hanno senso di appartenenza, responsabilità e rispetto verso il loro allenatore, il club e i tifosi". Nel pre partita aveva invece parlato Furlani ("ingiusto mettere in discussione Pioli"): "Mi fa piacere, fin quando sarò qui è perché il club ha fiducia in me, e non ho mai avute sensazioni diverse; anche se capisco che nell'allenare una squadra così importante i risultati possono diventare un problema. Tutto ciò non è mai entrato nel nostro lavoro a Milanello - ha proseguito l'allenatore rossonero -, e non ho mai temuto che la prossima potesse essere la mia ultima partita. Ora c'è da fare meglio nel 2024, il 2023 non è andato come volevamo. Io credo tanto in questa squadra".

"Credo ancora in una bella stagione"

Pioli ha continuato a parlare del momento delicato vissuto dal suo Milan: "Se togliamo Gasp all'Atalanta o il primo ciclo di Allegri alla Juve non è semplice rimanere ad alto livello dentro un club per tanti anni. Poi, alla fine, contano sempre i risultati. Noi abbiamo avuto un grandissimo percorso, abbiamo vinto uno scudetto, ma da lì non si può tornare indietro - dice Pioli -. Il Liverpool ha uno dei migliori allenatori al mondo ma lo scorso anno non è arrivato tra le prime quattro, le difficoltà ci sono sempre. Sono il primo a dire che possiamo fare di più. Non mi sento sminuito o non riconosciuto. Credo che questa squadra possa fare ancora una bella stagione". 

"Leao? Fischi di affetto"

Infine una battuta anche su Leao, uscito tra qualche fischio: "Erano fischi di affetto e stima, anche perché conoscendo le sue qualità ci si aspetta sempre un certo livello. Ora Rafa non è ancora al cento per cento dopo l'infortunio, anche se oggi l'ho visto più incisivo. È sempre un punto di riferimento in attacco. Anche lui sa che ci si deve attendere prestazioni di altissimo livello".

Florenzi: "Siamo usciti con la lingua di fuori"

Come detto, Florenzi aveva parlato a Sky dopo la partita analizzando il momento delicato in casa rossonera: "Oggi siamo usciti con la lingua di fuori, cioè a testa alta e dando tutto, al netto del risultato. Questo è un gruppo che va dritto e dove nessuno rema contro. Pioli? Noi giochiamo prima di tutto per il Milan, poi il mister ci dà fiducia e libertà, e tante responsabilità". Kjaer: "Abbiamo fatto partite migliori ma oggi contava vincere. Theo centrale con me? Gli ho detto di starmi vicino ed ascoltarmi (ride, ndr), con la sue qualità è facile giocarci insieme". E sul giovane Simic: "Ha personalità, mi piace vedere queste cose. Lavora tanto dentro e fuori dal campo".