Milan-Roma, Mourinho: "Io esempio di professionalità. Dybala non ci sarà"

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La Roma è attesa dalla trasferta contro il Milan. Mourinho, che sarà squalificato, ha presentato la sfida: "Assurdo che debba giustificarmi per un allenamento saltato: sono un esempio di professionalità, non ho mai saltato una partita in carriera. Ma non sono Harry Potter. Come si riparte dopo il derby? Pensando alla prossima, non si possono ignorare i problemi che abbiamo. Abbiamo avuto un confronto duro. Dybala? Non penso ci sarà"

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È terminata la conferenza stampa.

Lei ha parlato di delusione nei confronti di alcuni singoli. Ci saranno delle scelte importanti dopo il derby o è impossibile farle e quindi giocheranno sempre gli stessi?

"Non sarà la stessa: Paulo non gioca, sicuramente farò qualche cambio. Ma non c'è l'intenzione di punire o mettere attenzione su determinati singoli, ma costruire un puzzle dal punto di vista tattico e mentale che ci possa permettere di competere lì. La squadra più tattica solitamente è quella con meno capacità a livello tecnico, noi in questo momento siamo una squadra che si focalizza molto sull'organizzazione del suo gioco, una strada molto definita. Siamo pochissimi, però sono qui con voi perché non sarò della partita domani e non ci sarò settimana prossima, sono qui per rispondere alle vostre curiosità e per dare qualche spiegazione"

L'anno scorso Dybala ha giocato il 50% delle partite, quest'anno il 57% in campionato e il 24% in Europa League. L'altro giorno hai detto che già nello spogliatoio avevi sentito che qualcosa era cambiato dopo la sua uscita. Come è possibile risolvere questo problema nella testa dei giocatori?

"Giocare senza Dybala non è esattamente lo stesso che per Guardiola quando manca Haaland perché ha Alvarez. La Roma vive, dal punto di vista del Financial Fair Play, delle grandi limitazioni. E questo si vede in campo e durante la stagione, quando arrivano le difficoltà: non c'è come nasconderle. La Roma ha fatto lo sforzo economico per avere Smalling e non ce l'ha e non può averne un altro, stesso discorso per Renato Sanches. Dybala è un giocatore veramente speciale che negli ultimi anni ha giocato in una squadra che aveva altri giocatori speciali come lui e quando non poteva giocare c'era un altro. Qui non c'è un altro con le stesse caratteristiche. Contro la Fiorentina sembrava una partita da 3-0 dopo 20 minuti, quando è uscito non è stata più la stessa cosa. Non può essere Belotti o Joao Costa - che domani sarà convocato - a fare da connessione come fa lui"

Dybala ci sarà?

"Penso di no"

Già dopo la finale di Budapest aveva chiesto un dirigente di supporto. Ora che i tifosi sono arrabbiati dopo il derby, come è possibile che nessuno della società abbia detto qualcosa a loro? Lei cosa dice?

"Io sono anche la società, anche se da allenatore. Mentre sono qui ritengo che le mie parole sono parole che la gente fuori vuole sentire. Voglio essere sempre leale e corretto nei confronti della società, è un mio dovere e un modo di essere. In questo momento qui penso che le mie parole sono molto oggettive, non lo so quanti derby ho giocato, 150-200, sono state sempre per me partite speciali. Ho sempre capito che per un tifoso del Chelsea giocare contro l'Arsenal non è la stessa cosa, così come per i tifosi dell'Inter giocare con la Juve non è come giocare con la Roma. Il derby che abbiamo vinto è un derby pesante, perché ci sono derby con umiliazione e senza umiliazione, e quello che abbiamo vinto è stato con umiliazione considerando il 3-0 dopo 20 minuti. I derby che abbiamo perso li abbiamo sempre persi per un dettaglio, un errore, che sia arbitrale o nostro. Però lo abbiamo sempre fatto con la dignità di chi dà tutto e siamo sempre usciti con la testa pulita. In questo qualche giocatore doveva dare di più, ma nonostante questo abbiamo finito la partita come avete visto, avendo due grande possibilità di pareggiare nel finale. L'orgoglio di essere romanista è presente dentro, ma è nel campo che devi mettere negli occhi della gente questo atteggiamento: capisco che la gente non è contenta per qualche situazione che per me è fuori dal contesto perché alla fine è uno sport collettivo e non individuale. Il comportamento di qualcuno ha influenza su un altro, di chi è questa responsabilità? Se io dico 'domani tu non giochi più ma gioca un altro' mi presento con 15-16 giocatori. È una situazione multifattoriale. Ai miei giocatori ho ricordato anche partite in cui io stesso potevo fare meglio. Se vedo situazioni individuali che tradiscono la squadra mi sento anch'io tradito. Noi abbiamo avuto due periodi difficili in questa stagione: il primo riguarda le prime tre di campionato, dove c'erano 9 punti sul tavolo e ne abbiamo preso 1. Non c'erano giocatori disponibili e ne abbiamo perso 8: in questo momento abbiamo 4 punti di differenza dalla Champions. Il secondo periodo è questo dove giochiamo contro Fiorentina, Atalanta, Juve, derby, MIlan con un gruppo ridotto di giocatori. Se qualcuno non vuole interpretare questo come difficoltà non è giusto. Critica chi vuoi, ma dimenticare le difficoltà del nostro momento è una cosa pazzesca. Anche la partita vinta contro la Cremonese come l'abbiamo vinta? Con quale linea difensiva? Qual è la difesa oggi? Kristensen che non è un difensore, Mancini che è infortunato e in una posizione non sua da centrale, Hujsen che è un bambino, Llorente che forse può giocare domani ma è in dubbio. Ignorare non è giusto ed è qui che devo difendere il mio gruppo e dire che è gente seria, che lavora e soffre quando il risultato non è quello aspettato. Abbiamo perso il derby, ma abbiamo un campionato da giocare. Se tu paragoni le squadre che devono arrivare tra le prime 4 non c'è paragone, ma siamo la Roma, ha i tifosi più incredibili che ho mai visto in vita mia, ha un allenatore che basta il suo nome per cui la gente possa pensare che si chiami José Harry Mourinho Potter, alza il livello di esigenza e aspettativa, ma la verità è che stiamo lottando per qualcosa di molto difficile. Questa partita noi saremo là a metterci la faccia come sempre, mi dispiace che sarò in tribuna e non in panchina, ma sarò lì a fare il mio lavoro e ho la certezza che i ragazzi daranno tutto"

Si parla molto di un Milan in difficoltà. Che squadra si aspetta?

"Affronto una squadra che gioca per un titolo, che ha vinto lo scudetto due anni fa, anche se quest'anno la distanza con Inter e Juve non sarà facile da recuperare. È quella squadra lì, ha perso qualche giocatore importante per infortunio in difesa ma ne ha già presi due per cercare di trovare una soluzione. In centrocampo e in attacco ci sono tutti, è una squadra che sicuramente vuole vincere dopo la sconfitta in Coppa che per loro era anche un obiettivo. Metteranno tutto su questa partita, sanno le nostre difficoltà, però noi andiamo là. Ho parlato ieri con i giocatori dopo l'analisi del gioco e dell'atteggiamento: non ho nessun problema di rispetto e lealtà con i miei ragazzi, per questo non c'è niente che qualche persona possa o vorrebbe dire ai miei giocatori che io non ho detto. La differenza è utilizzare le difficoltà come un modo per giustificare quello che possiamo fare di più. E in questo non mi risparmio assolutamente con loro. Ieri riunione dura, specie con alcuni a livello individuale. A livello collettivo la squadra difensivamente è stata perfetta, soffre un gol con una rimessa laterale nostra e l'abbiamo trasformata in un calcio d'angolo. Dopo un rigore di un bambino di 18 anni con 55 minuti in Serie A e che io continuo a definire rigore dei tempi moderni, ovvero secondo me molto inferiori nell'arbitraggio come protezione al gioco rispetto a 20 anni fa, ma non ho detto che non c'era. Poi però l'allenamento l'ho fatto con 6 giocatori ed è difficile migliorare le cose, ma il messaggio è rimasto lì: c'è gente che deve dare di più"

Come si riparte?

"Abbiamo perso la partita, facendo alcune cose buone e altre meno bene. Ieri lo abbiamo analizzato. Ne abbiamo parlato, sempre alla ricerca di poter migliorare all'interno delle nostre limitazioni e si riparte come faccio da 23 anni: partita giocata, analizzata e finita, c'è la prossima partita"

"Sono qui da 2 anni e 5 mesi e in questi 2 anni e 5 mesi sono l'unica persona qui che non ha perso un unico minuto di una sessione di allenamento. Per me non ci sono malattie, malumori, svegliarmi presto o tardi. Anche due settimane fa ero l'unico che lavorava perché erano tutti malati. Un mese avevo bisogno di un giorno, l'ho spiegato alla proprietà e al direttore Pinto. In un momento così pieno di viaggi e di allenamenti abbiamo definito che il giorno giusto era il giorno dopo una partita che si giocava mercoledì: sono stato fuori Roma per 14-15 ore, mi sembra ridicolo stare qui a giustificarmi. Se c'è l'esempio di professionalità sono io: in 23 anni non ho mai perso una partita, mai stato malato. In un allenamento di recupero per chi ha giocato e per i 6 che non hanno giocato, se l'allenatore non c'è col permesso della proprietà non mi sembra una cosa drammatica"

Inizia la conferenza stampa

Il programma della 20^ giornata

La prima giornata di ritorno non si chiuderà con Milan-Roma di domenica sera visto che, tra lunedì e martedì, si giocheranno altre due partite di Serie A.

LA GUIDA TV

Roma a caccia di un altro difensore

Il mercato dei giallorossi potrebbe non essersi fermato all'arrivo di Hujsen. Proveranno, infatti, a sfruttare gli ultimi giorni di gennaio per acquistare in prestito Soyuncu dell'Atletico Madrid, un giocatore che ha la Roma nel destino.

CHI È SOYUNCU

Le decisioni sbagliate da arbitri e Var

Dopo il caos derby e il rosso ricevuto da Mou nell'ultima di campionato, non è da escludere che in conferenza stampa si parli anche di arbitri. Nel frattempo sono stati certificati i casi del girone d'andata in cui è stata presa una scelta sbagliata.

GLI 8 ERRORI DEL VAR

Pioggia di squalifiche post derby

La Roma è stata eliminata dalla Coppa Italia ma sa già che, nell'edizione della prossima stagione, dovrà fare a meno di alcuni suoi elementi nelle prime partite dopo le sanzioni arrivate a seguito del caos nel finale del derby.

LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO

Ci sarà Dybala?

Il grande punto interrogativo della Roma in vista della trasferta contro i rossoneri riguarda la presenza o meno dell'argentino, per cui gli esami hanno escluso lesioni.

TUTTE LE PROBABILI FORMAZIONI

Alle ore 11 si terrà la consueta conferenza stampa  pre-partita per José Mourinho alla vigilia del match di San Siro contro il Milan. Lo Special One sarà squalificato