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Cori razzisti verso Maignan, Udinese-Milan sospesa 5'. E l'invito di Ibra a fine partita

IL CASO

Nel primo tempo di Udinese-Milan, dopo il gol del vantaggio ospite, partita sospesa per cori razzisti a Maignan: il francese si era lamentato una prima volta con l'arbitro Maresca, quindi al 33’ ha lasciato il campo, per poi essere raggiunto dai compagni e da Pioli nel tunnel. Dopo che lo speaker dello stadio ha annunciato la sospensione in caso di nuovi cori, il portiere è rientrato e la gara dopo 5' è ripresa. E Ibra lo ha invitato a parlare nel post partita

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Ci risiamo. Ancora un episodio di razzismo, ancora Mike Maignan protagonista. Che però questa volta non ci sta, richiama l’arbitro e abbandona il campo, con partita sospesa per qualche minuto. I primi cori attorno al 26' di Udinese-Milan. Maignan richiama l'arbitro Maresca spiegandogli il problema e si prosegue, con lo speaker dello stadio che "avvisa" i tifosi.. Al 33', però, i cori provenienti dalla curva bianconera, dietro alla porta di Maignan, non si sono fermati e il portiere francese richiama nuovamente l’attenzione di Maresca, prima di abbandonare la porta. Togliendosi i guanti, si dirige verso gli spogliatoi, seguito immediatamente da tutti i compagni di squadra e da Pioli. Maresca non può fare altro che sospendere la partita, mentre il ds dell'Udinese Balzaretti va sotto alla curva per cercare di calmare gli animi dei tifosi. Alla fine, dopo 5' di sospensione, in cui lo speaker annuncia la sospensione definitiva del match in caso di nuovi cori, il Milan torna in campo e la gara riprende. Come raccontato dall'inviato Peppe Di Stafano a bordocampo, Maignan ha sentito persone che alle sue spalle lo chiamavano "monkey", ovvero "scimmia" in inglese. Da qui la decisione di abbandonare il terreno di gioco.

Maignan: "Versi di scimmia a ogni mio rivio"

Deluso, amareggiato, Maignan ha parlato di quanto accaduto nel post partita di Sky Sport24: "E' successo qualcosa che non deve succedere negli stadi. Ho sentito versi di scimmia. Non è la prima volta che succede. Siamo usciti dal campo per far capire all'arbitro e al pubblico quello che succedeva. Ho sentito il sostegno di tutti. Siamo qui per giocare a calcio, per dare tutto ai nostri tifosi e fare spettacolo. Ero arrabbiato e abbiamo deciso di andare negli spogliatoi. Poi abbiamo parlato e abbiamo deciso di tornare in campo. La risposta giusta è stata vincere questa partita".

 

La solidarietà in campo e la reazione di Ibrahimovic

La scelta di Maignan di parlare nel post-partita è stata suggerita da Zlatan Ibrahimovic. Il dirigente rossonero è sceso dalla tribuna subito dopo la fine dell'incontro per complimentarsi per la vittoria e ha chiamato a sè il portiere francese, facendogli sentire la sua vicinanza e invitandolo a denunciare quanto accaduto davanti alle telecamere. Un gesto che dimostra come lo svedese si sia calato nei nuovi panni dirigenziali, incidendo nello spogliatoio anche sotto questa veste. 

La direttiva di Rocchi agli arbitri in caso di cori razzisti

"Tolleranza zero per il razzismo sui campi di calcio. Dal primo minuto della prima partita": così il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi nell'incontro con i direttori di gara nel raduno pre campionato a Cascia aveva illustrato agli arbitri come comportarsi in caso di cori razzisti. Stop al primo accenno, era stata la direttiva, annunciando che non si sarebbe più aspettato il primo annuncio a gioco in corso prima di procedere all'interruzione, ma che al primo coro ci sarebbe stata immediatamente l’interruzione della gara. "Al primo accenno ci fermeremo per uno o due minuti. Senza annunci preventivi perché sono superati", aveva detto Rocchi. "Poi spetterà all'ufficiale di pubblica sicurezza decidere se sospendere la gara se i gesti razzisti vanno avanti"

I messaggi della Lega Serie A, del Milan e dell'Udinese

La Lega Serie A, contestualmente al Milan e all'Udinese, ha postato sui propri account social un messaggio dove si condanna con fermezza ogni forma di razzismo. “Nel nostro gioco non c’è assolutamente posto per il razzismo: sconvolti. Siamo con te, Mike”, si legge invece sulle pagine del club rossonero

Balzaretti: "L'Udinese prenderà provvedimenti"

"Il nostro è il club più multietnico possibile e la nostra è una città esempio a livello di integrazione. Se individueremo i responsabili,ì prenderemo provvedimenti. La procura indaghera'. Non tolleriamo episodi di razzismo. I fatti sono ancora in fase di studio. Ci sono tutti gli strumenti per capire e indagare". Così Federico Balzaretti, responsabile area tecnica dell'Udinese sul grave episodio di razzismo. 

Mbappé a Maignan: "Siamo tutti con te"

Un altro importante messaggio di solidarietà verso Maignan è arrivato dal compagno di nazionale Kylian Mbappé che su Instagram ha pubblicato una stroria: "Sei lontano dall'essere solo, Mike. Siamo tutti con te. Sempre gli stessi problemi e ancora nessuna soluzione: troppo è troppo. No al razzismo". Ha scritto il fuoriclasse del Psg e capitano della nazionale francese.

Infantino: "Inaccettabili gli eventi di Udine"

Gianni Infantino, presidente della Fifa ha postato parole di sostegno nei confronti di Maignan e indicato il suo chiaro pensiero su come agire in situazioni del genere: "Vanno portate aventi accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti. Va comminata sconfitta a tavolino per squadre con tifosi protagonisti di atti del genere. Eventi di Udine inaccettabili, i giocatori interessati hanno tutto il mio sostegno". Infantino nel suo post fa riferimento anche a un altro episodio verificatosi nelle ultime ore: a Sheffield tifosi di casa hanno rivolto insulti razzisti a Kacey Palmer del Coventry.

Gravina: "Nel calcio non c'è posto per il razzismo"

Lo ha affermato il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, dopo gli insulti razzisti a Maignan "Siamo solidali con Maignan e condanniamo duramente quanto accaduto a Udine. Bene ha fatto l'arbitro a sospendere la gara, non si deve giocare per forza quando accadono questi comportamenti vergognosi", ha aggiunto.

Il ministro Abodi: "Chi sbaglia ne risponda. Le nostre scuse a Maignan"

"Il mio, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle, non riguarda una religione o un popolo o una citta' : vale sempre e ovunque ! Come il rispetto: sempre e ovunque ! E chi sbaglia ne deve rispondere. Le nostre scuse a Mike Maignan". E' il post su X del ministro dello Sport e i giovani, Andrea Abodi.