Gigi Riva è morto a 79 anni: addio al mito del calcio italiano

1945-2024

A cura di Alberto Pontara

Gigi Riva è morto all'età di 79 anni. Leggenda del calcio italiano, ex attaccante della Nazionale e del Cagliari, con cui vinse uno storico scudetto nel 1970. Era ricoverato da domenica scorsa dopo esser stato colpito da malore mentre si trovava in casa. Soprannominato ‘Rombo di Tuono’, con la maglia della Nazionale vinse un campionato europeo nel 1968. E' ancora oggi il miglior marcatore in maglia azzurra con 35 gol in 42 gare

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Il Cagliari: "Da oggi siamo tutti più soli, con le radici strappate"

Lutto in Sardegna e a Cagliari, minuto di silenzio in tutti i campi

Leggenda per il popolo sardo e per tutti gli italiani. Dal messaggio di cordoglio del Presidente della Repubblica Mattarella ai tanti ricordi di ex compagni, club ed ex giocatori della Nazionale che in lui hanno visto un vero punto di riferimento. La morte di Gigi Riva ha toccato tutta l'Italia. Per onorare la sua memoria, a Cagliari e in tutta la Sardegna è stato proclamato il lutto cittadino. La Figc ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi, lo stesso ha deciso il Coni per tutte le manifestazioni sportive. Per onorare Rombo di Tuono.

Cannavaro: "Era il mito dei miti"

Fabio Cannavaro non riesce a trattenere le lacrime mentre ricorda Gigi Riva, "mito dei miti". "Io glielo dicevo sempre che lui era il mito dei miti. Ci ha trasmesso tantissimi valori. Sicuramente lo ricorderanno in tanti perché, al di là del calciatore, era una persona speciale", ha detto Il campione del mondo del 2006 

Simone Inzaghi: "Grande persona, ci mancherà tantissimo"

"L'abbiamo saputo nello spogliatoio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo. Grande persona. Ci mancherà tantissimo. Faccio le mie condoglianze alla famiglia". Lo afferma Simone Inzaghi dopo la vittoria della Supercoppa a Riad. 

La carriera leggendaria di Rombo di Tuono

Il leggendario 'Rombo di Tuono' è scomparso all'età di 79 anni. Nel 1970 Trascinò il Cagliari al suo primo e unico scudetto della storia rossoblù, con la maglia della Nazionale vinse un campionato europeo nel 1968: è ancora oggi il miglior marcatore azzurro con 35 gol in 42 gare. CLICCA QUI 

Spalletti: "Un supereroe silenzioso e discreto"

"Vedere gioire i suoi compagni quando era calciatore o i suoi ragazzi da dirigente era per lui il vero momento di trionfo. Il riflettore più luminoso che accettava su se stesso era quello degli occhi felici della sua gente". E' il ricordo di Gigi Riva espresso dal commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, a Riad dove ha seguito la finale della Supercoppa italiana tra Inter e Napoli "Gigi Riva ha sempre lavorato pensando di far star bene gli altri prima che se stesso - ha aggiunto - È stato un supereroe silenzioso e discreto. Per una persona così taciturna più bel soprannome non poteva esserci: Rombo di tuono! Perché il suo calcio e la sua forza morale sapevano comunicare più di mille parole". 

Gravina: "Gigi Riva rappresenta la bellezza del calcio"

Il presidente della Figc Gravina è intervenuto in diretta a Sky Sport 24 per ricordare Gigi Riva: "Rappresenta la bellezza del calcio" le sue parole.

Ranieri sul sito del Cagliari: "Uomo tutto di un pezzo. Vuoto incolmabile"

"È la notizia che non avrei mai voluto apprendere: mi ha colto alla sprovvista, sconvolto, sono senza parole. La scomparsa di Gigi lascia in tutti noi un vuoto incolmabile. Il calciatore lo hanno conosciuto tutti, io ho avuto il privilegio di apprezzare anche la persona: un uomo tutto d’un pezzo, serio e leale come pochi. Quando arrivai a Cagliari la prima volta 36 anni fa, fu tra le persone che da subito mi furono più vicine, con la sua discrezione e riservatezza. Il legame è sempre rimasto. Quando ho avuto la possibilità di ritornare qui, sentire quelle parole “Claudio è uno di noi” mi hanno commosso, fatto sentire speciale. Penso ora allo scorso giugno. Pochi minuti prima della finale di Bari, quando eravamo negli spogliatoi, mi chiamò per chiedermi di portare il suo messaggio di incoraggiamento alla squadra: “Ricorda ai ragazzi che dietro di loro c’è tutta la Sardegna”. Non ci sentivamo spesso: gli auguri per il suo compleanno, l’ultima volta a Natale. Lo rispettavo tanto, sapevo che per noi lui ci sarebbe sempre stato. Oggi è un giorno tristissimo. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia. Ciao Gigi"

Marani: "Riva il più grande bomber italiano del dopoguerra"

Così Matteo Marani, presidente della Lega Pro e presidente del Museo del Calcio di Coverciano, ha ricordato in diretta a Sky Sport 24 Gigi Riva: “Ci lascia un gigante del calcio italiano e mondiale, un uomo autentico, vero, sincero fino in fondo. E’ stato un pezzo di calcio antico e moderno al tempo stesso, un anticipatore di tante cose: attaccante completo, forte, veloce, acrobatico, istintivo. Noi italiani gli dobbiamo un grazie immenso”. E poi un aneddoto: “Fu notato a Coverciano da Bernardini che lo propose al Bologna, ma Dall’Ara non volle spendere 40 milioni. Per 37 è andato a Cagliari e ha cambiato la storia sua e di una regione”.  

Coni: un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia nel fine settimana, per onorare la memoria di Gigi Riva

Il Torino: "Uomo di altri tempi"

Il cordoglio del Coni

Tardelli: "Sei sempre stato il mio mito"

Riva e un calcio che non c'è più: il ricordo di Teotino

Brugnera: "E' stato il più grande goleador italiano"

"Un grande dolore. Siamo stati insieme più di 20 anni sul campo e quando lui era dirigente. È stato il più grande goleador italiano, come lui non ce n'era, era forte in tutto", è la testimonianza all'ANSA di Mario Brugnera, compagno di squadra di Rombo di Tuono dal 1968 al 1976. "Un ragazzo eccezionale. Quando ho battuto la punizione del gol dello scudetto, mi è passato vicino per dirmi come voleva che gli passassi la palla. Se rivediamo le immagini si vede come mi sussurra qualcosa. Così abbiamo vinto lo scudetto". 

Franco Baresi: "Un uomo straordinario"

"Oggi è un giorno molto triste. Ho avuto il privilegio di conoscere e frequentare Gigi Riva, di poterlo vivere ai Mondiale del '94: un uomo straordinario. Una storia incredibile la sua, un punto di riferimento per il calcio italiano, per la Nazionale, per il Cagliari, per la Sardegna". Così Franco Baresi, leggendario capitano del Milan e attuale vicepresidente onorario del club, commenta all'Adnkronos la scomparsa di Gigi Riva, morto oggi all'età di 79 anni. "Per chi ha avuto il privilegio di giocarci assieme - aggiunge - ma anche per noi della generazione successiva era considerato un mito, un esempio. Sarà sempre ricordato e sarà sempre con noi".

"Ricordo - racconta Baresi - che al Mondiale del '94 mi feci male, mi operarono al ginocchio, e passammo molti pomeriggi insieme a vedere l'allenamento. Lui aveva sempre una parola buona per chi ne aveva bisogno, lo faceva con la sua pacatezza, la sua signorilità. Insomma, un uomo straordinario". 

Il Cagliari: "Il più grande di tutti"

Il Cagliari, sul proprio sito ufficiale, ha ricordato con un lungo messaggio Gigi Riva: "Era il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo". Inizia così l'omaggio del Cagliari, di cui Riva era presidente onorario, al bomber dello scudetto, scomparso oggi all'età di 79 anni. "Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all'età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d'onore nell'album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L'identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un'esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci.  Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai



Sardegna: lutto in tutta la regione fino alle esequie

Il presidente della Regione, Christian Solinas, avuta notizia della scomparsa di Luigi Riva, ha disposto il lutto in tutta l'Isola sino al giorno delle esequie. Tutti gli edifici regionali dovranno esporre la bandiera della Sardegna, all'esterno, a mezz'asta, mentre quelle poste all'interno degli stabili dovranno essere listate a lutto.

Presidente Fifa Infantino: "Adesso trema anche il cielo"

"Adesso, trema anche il cielo. Ci ha lasciati il miglior marcatore nella storia della Nazionale italiana maschile. Un campione senza tempo. Era un uomo duro, eppure molto buono. i suoi valori inattaccabili sono stati un esempio per generazioni di calciatori, in particolare quelli che hanno vinto la Coppa del Mondo nel 2006, che ha accompagnato nel ruolo di dirigente. Da oggi la storia del calcio è un puzzle senza uno dei suoi pezzi migliori. Buon viaggio, amatissimo Gigi Riva". Così, via social e aggiungendo le emoticon di un cuore azzurro e delle mani che pregano, il presidente della Fifa Gianni Infantino ricorda Gigi Riva

Condò: "Era un padre della patria e come tale va ricordato"

Nel video Paolo Condò ricorda così Gigi Riva: "Uno dei miei miti da bambino, che ho avuto la fortuna di conoscere da adulto. Persona retta e meravigliosa, esprimeva molto bene il concetto di libertà e il prezzo da pagare per quella libertà. Per il suo modo di essere era un padre della patria e come tale va considerato".