Panchina d'Oro a Spalletti: "Bisogna sempre imparare. Voglio incontrare Sinner"

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Spalletti commenta la vittoria della Panchina d'Oro, la seconda della sua carriera a distanza di 18 anni: "Mi sono sempre alzato la mattina e non sono rimasto a letto. Sono andato a vedere il lavoro di tanti miei colleghi, bisogna sempre imparare e aggiornarsi". La dedica al Napoli: "I giocatori, il direttore Giuntoli, il presidente De Laurentiis e la città mi hanno permesso di vincerla". Il desiderio: "Voglio incontrare Sinner, ci sono cose da assorbire da lui"

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Vincere la seconda Panchina d'Oro a distanza di 18 anni dalla prima. Un traguardo mai raggiunto prima da nessun allenatore italiano. Ci ha pensato Luciano Spalletti, campione d'Italia per la prima volta con il Napoli nel 2023, ma sulla cresta dell'onda da più di 20 anni: "In cosa sono migliorato? Non saprei, ma mi sono sempre svegliato presto la mattina e alzato dal letto. Sono andato a vedere i colleghi da cui ho imparato tanto e ho dedicato molto tempo al calcio. La chiave d'accesso è essere in evoluzione continua, sistemare cose fatte da altri e metterle nelle caselle giuste. Dobbiamo mettere i giocatori a proprio agio ma noi non vinciamo niente, sono loro che buttano la palla dentro". 

La dedica al Napoli e a Napoli e un pensiero per Gigi Riva

A quanto pare, Spalletti non ambisce a vincere nuove Panchine d'Oro: "Le mie sono già troppe, spero che in futuro possano vincerle i miei colleghi. Questo premio mi impone di migliorare ancora". Non poteva mancare un pensiero per la sua ex squadra: "Ringrazio chi mi ha permesso di vincere, i giocatori, il direttore Giuntoli, i miei collaboratori, la società con in testa il presidente De Laurentiis e ovviamente la città con tutti i tifosi. Durante il video della premiazione mi sono emozionato rivedendo le immagini dello scorso anno, è stata una festa senza confini, tutti hanno partecipato". Spalletti ha voluto dedicare anche un nuovo messaggio a Gigi Riva, scomparso una settimana fa: "Era perfetto, il personaggio non personaggio, usava il suo essere personaggio per donare agli altri, non per sé stesso".

"Voglio parlare con Sinner, mi piacciono la semplicità e l'umanità"

Spalletti si è soffermato a parlare anche dell'uomo del momento dello sport italiano, il tennista Jannik Sinner. In arrivo una convocazione a Coverciano anche per lui? "Vorrò parlare con Sinner, ha quella semplicità, umanità, quell'essere un ragazzo tranquillo che ha fatto del lavoro e dell'umiltà la sua forza maggiore. Ci vorrò parlare con questo ragazzo, ci saranno cose da assorbire da lui dalle quali uscire poi tutti più forti".

 

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Grosso: "Spero ci saranno altre occasioni"

Fabio Grosso, al momento rimasto senza panchina dopo la fine dell'avventura al Lione, è stato premiato con la Panchina d'Argento per la fantastica promozione con il Frosinone, con tanto di campionato di Serie B vinto: "Un premio che mi fa molto piacere ricevere. Ogni volta che lo vedrò mi riporterà agli anni di Frosinone, un percorso lunghissimo e bellissimo che si è concluso in maniera splendida. Stirpe e Angelozzi ci hanno permesso di cogliere questa occasione. Grazie ancora, spero ci saranno altre occasioni". Vincenzo Vivarini ha vinto invece la Panchina d'Oro per il campionato di Serie C: "Una grossa soddisfazione e c'è solo da ringraziare, innanzitutto i miei colleghi. Lo scorso anno c'è stato un campionato di livello davvero alto e noi ci siamo comportati nel modo giusto. Un ringraziamento speciale va alla città di Catanzaro che ci ha supportato. Abbiamo disputato un campionato importante, ma soprattutto c'è stata l'unione tra città e squadra, una simbiosi che ci ha dato davvero tanto coraggio. Ringrazio innanzitutto la città, poi a ruota ci sono il presidente, i direttori, il mio staff e poi i miei ragazzi che hanno disputato un anno sopra le righe".