Inchiesta Milan-Redbird: cosa indaga la finanza e tutte le tappe della cessione del club
Il passaggio da Elliott a RedBird, il contenzioso con BlueSky, le perquisizioni in sede: ripercorriamo cronologicamente le tappe dalla cessione del Milan nel 2022 all'inchiesta attuale
- Nell’estate del 2022 il Milan passa da Elliott a Redbird, quindi da Singer a Cardinale. RedBird per effettuare l’acquisto chiede (e ottiene) un prestito proprio a Elliott. Furlani (uomo Elliot) rimane amministratore delegato.
- BlueSky (Cerchione e D’Avanzo) ha in passato denunciato opacità nella cessione di Elliott a RedBird, con numerose cause. I titolari dell’inchiesta scaturita dalla denuncia di BlueSky erano il PM Giovanni Polizzi (PM anche nell’inchiesta di oggi) e l’aggiunto Maurizio Romanelli e il reato era di ”presunta appropriazione indebita”. Finora i giudizi hanno sempre dato ragione al Milan, archiviando la causa civile e condannando BlueSky al pagamento delle spese legali. Elliott ha denunciato BlueSky con l’accusa di estorsione.
- Nell’estate del 2022 alla FIGC, come a chiunque, viene comunicata la cessione del Milan. E Cardinale (attraverso RedBird) diventa il nuovo proprietario.
- I titolari dell’inchiesta sono i PM Maurizio Romanelli (già a capo delle indagini nell’inchiesta precedente) e Giovanna Cavalleri.
- Oggi, martedì 12 dicembre, la Guardia di Finanza ha fatto perquisizioni, sequestrato documenti e materiale informatico (computer e telefonini) nella sede del Milan e nelle abitazioni private degli indagati: tra di loro ci sono anche Furlani (attuale amministratore delegato) e Gazidis (ex amministratore delegato).
- L’ipotesi di reato è “ostacolo all’attività della Figc di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio”.
- Secondo gli inquirenti l’ipotesi è che il Fondo Elliott “conservi attualmente il controllo sostanziale della società AC Milan, laddove all’Autorità di vigilanza FIGC sarebbe, invece, stata rappresentata l’effettiva cessione della proprietà in favore del fondo Redbird” di Gerry Cardinale nel 2022. Questo quanto scritto dai Pm nel decreto di perquisizione a carico degli indagati.
- Di fatto la Procura vuol capire davvero di chi è il Milan. Perché se fosse di Elliott (il sequesto di documenti in Lussemburgo un anno fa, legati alle cause intentate da BlueSky) e quindi se il passaggio di quote fosse realmente fittizio (da alcuni documenti sequestrati, anche recentemente, gli inquirenti avrebbero trovato delle conferme) il Milan avrebbe aggirato non soltanto le comunicazioni obbligatorie alla Figc ma anche regolamenti Uefa: il controllo di due società che giocano la stessa competizione (Lille e Milan).
- Il Milan, attraverso una nota, dichiara che la società risulta terza ed estranea al procedimento in corso e presta piena collaborazione all’autorità inquirente.
- L'indagine della Procura di Milano sulla reale proprietà del Milan rischia di avere conseguenza dal punto di vista sportivo. E' contestato il reato di ostacolo all’attività di vigilanza della Figc, che comporterebbe la violazione del Codice di giustizia sportiva federale, in particolare dell'articolo 32 comma 5, a cui può aggiungersi l'articolo 4 e sul fronte Uefa l'articolo 5 del proprio regolamento.
- Secondo l'articolo 32 "La società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica".
- L'articolo 4 è quello che obbliga tutti i soggetti coinvolti nel mondo federale, dunque anche società e dirigenti, a osservare "i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva". Anche in questo caso si rischia ammenda e penalizzazione
- Per il momento non esiste nessuna indagine dell'Uefa, ma se dovesse venire confermata una condotta fraudolenta per aggirare la previsione dell'articolo 5 la Uefa potrebbe escludere il Milan e il Lille dalle coppe europee. Secondo l'articolo 5 "nessun club, persona fisica o giuridica partecipante a una competizione per club Uefa può, direttamente o indirettamente detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club partecipante a una competizione per club Uefa"