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Napoli, la rivoluzione di Conte aspettando il mercato

Serie A

Massimo Ugolini

Solo 11 giorni di lavoro a Dimaro per conoscere il gruppo e Antonio Conte ha già cambiato molto nel Napoli. Il bilancio della prima parte del ritiro è positivo. Lavoro duro sul campo ma anche regole ferree fuori con la figura di Gabriele Oriali a fare da tramite fra i calciatori e Conte stesso. Fra tre giorni si riparte da Castel di Sangro con il rientro dei Nazionali, compreso Buongiorno, e le attese novità dal mercato sia in entrata che in uscita

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Se le cose sono realmente cambiate si capirà più avanti, probabilmente dopo le prime giornate di campionato, ma ad oggi ciò che si può tranquillamente affermare senza timore di smentita è che il metodo Conte -nel ritiro di Dimaro-ha lasciato il segno. 11 giorni praticamente trascorsi tra campo e albergo, solo un pomeriggio libero, dopo la prima amichevole, un pranzo in malga l’unico svago che il gruppo ha avuto la forza di concedersi. Perché la parte atletica, il lavoro a secco, senza il pallone, si è fatto sentire, eccome. Cura dei particolari e rispetto delle regole, anche in ritiro, a tavola gruppo squadra separato rispetto alle altre aree del club, compreso il presidente, finisce uno, entra l’altro, contatti ridotti allo stretto necessario, agenti ed intermediari non ammessi nell’albergo, regole che hanno rispettato tutti, a cominciare da Antonio Conte. La figura di Oriali preziosa per aiutare i giocatori a smaltire le scorie di un campionato da dimenticare in fretta. Presenza silenziosa e allo stesso tempo rassicurante. Poi il campo, il nuovo sistema di gioco per ora improntato sul 343, le risposte positive raccolte nelle prime due amichevoli dalle prestazioni di Spinazzola e Cheddira, i carichi di lavoro che inevitabilmente hanno rimandato il giudizio su Rafa Marin e la buona impressione destata dal giovane Iaccarino. Tutti promossi per l’impegno profuso ma molti ancora da valutare. Senza dimenticare i nazionali che arriveranno a Castel di Sangro. Il confronto tra Conte e il ds Manna costante. La cessione di Osimhen alimenterà il mercato in entrata, dopo Lukaku si lavorerà per un attaccante esterno e probabilmente per due innesti a centrocampo con l’obiettivo di completare un rinnovamento profondo promosso dal nuovo allenatore. Solo undici giorni eppure sembra che il nuovo Napoli abbia già fatto tanta strada.

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