Ospite di First Take, programma sportivo della Espn, il dirigente rossonero ha parlato dell'americano: "Lo scorso anno la sua miglior stagione in carriera, ora mi aspetto che diventi un leader nello spogliatoio perché ne abbiamo bisogno". E sul figlio Maximilian, fresco giocatore del Milan Futuro: "Dice già che è più forte di me, ma ha ancora tanto lavoro da fare"
Continua la tournée americana del Milan che, dopo aver battuto il Manchester City di Pep Guardiola, si è tolto anche la soddisfazione di avere la meglio sul Real Madrid di Carlo Ancelotti grazie alla rete decisiva di Chukwueze. Poche ore dopo il match, il dirigente rossonero Zlatan Ibrahimovic è stato ospite di First Take, trasmissione sportiva della Espn. Nel corso dell'intervista, la sua attenzione è caduta su Pulisic: "Penso che l’anno scorso con noi abbia fatto la sua miglior stagione della carriera. Se sei felice fuori dal campo, poi lo porti in campo. Ha avuto un'annata stupenda, ha segnato tanti gol e fornito assist. Si è sentito libero, è arrivato da noi e si è mostrato per quello che è. Mi aspetto che possa fare anche di più questa stagione e possa crescere anche come leader: siamo una squadra giovane, ne abbiamo bisogno”.
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Ibra: "Mio figlio dice già che è più forte di me"
Il figlio, Maximilan, da poche settimane è un nuovo giocatore rossonero con l'attaccante che farà parte del Milan Futuro: "Sono molto orgoglioso e felice. Ha molto lavoro da fare. Non è facile per lui portare il mio cognome. Ma per ora ha avuto una forte mentalità e questa è la cosa più importante. Poi ci penserà il destino: se dovrà succedere, succederà. Lui sta lavorando duro, ci crede tanto e vuole scrivere la storia e secondo lui è già migliore di me (ride, ndr). Sono qui per spingerlo e aiutarlo, ma alla fine sta a lui".
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"Vita da dirigente? La pressione la mangiamo a colazione"
Un passaggio anche sulla nuova esperienza (in giacca e cravatta) da dirigente del club: "È un cambio che si affronta giorno dopo giorno. Ho tanto da imparare, ma anche da dare. Ho fatto le mie esperienze, ma adesso lavoro da un diverso punto di vista. Sto compiendo questo percorso con brave persone, le migliori e mi fanno stare al meglio. Siamo una bella squadra e sono eccitato. Mi piacciono le responsabilità e le pressioni. Noi ci mangiamo la pressione a colazione”.
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