Inter e Milan, arresti tra gli ultras. Le news di oggi

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L'operazione, iniziata nelle prime ore di lunedì 30 settembre, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, ha portato fin qui a 19 misure cautelari tra carcere e domiciliari, con oltre 50 perquisizioni. Gli indagati sarebbero quasi tutti riconducibili agli ultras di Inter e Milan: tra i reati contestati ci sarebbero associazione per delinquere con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni. I dettagli saranno forniti in una conferenza convocata in Procura a Milano alle 11:30

Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano hanno eseguito decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere con l'aggravante del metodo mafioso, infiltrazioni della 'ndrangheta nei traffici, estorsione, lesioni ed altri gravi reati. Gli indagati sarebbero quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan e i reati connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico. Tra i presunti traffici nel mondo delle curve, su cui la Procura di Milano stava indagando da tempo, c'è anche la gestione degli affari dell'indotto dello stadio di San Siro, dai parcheggi alla vendita di gadget e panini, fino a quello dei biglietti per le partite. In totale sono fin qui 19 i destinatari delle misure cautelari firmate dal gip Domenico Santoro: 16 in carcere e 3 ai domiciliari. Oltre a queste ci sono anche più di 50 gli ultras delle curve di Milan ed Inter destinatari di perquisizioni nell'inchiesta.

I reati contestati

I reati contestati sono associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. L'inchiesta non riguarderebbe, invece, traffici di droga.

Indagini sulla "alleanza" tra le due curve

Tra le presunte attività estorsive, contestate nella maxi inchiesta che ha delineato una "alleanza" tra le curve degli ultras interisti e milanisti nei traffici illeciti anche con infiltrazioni della 'ndrangheta, c'è principalmente quella sui servizi di catering relativi allo stadio di San Siro. In più, secondo quanto riporta l'Ansa, dalle indagini dei pm Paolo Storari e Sara Ombra sarebbero emerse anche estorsioni e richieste di "pizzo" nei confronti degli ambulanti che vendono panini e cibo fuori dal Meazza, oltre ad una serie di pestaggi e cosiddetti "reati da stadio".

Il procuratore di Milano: "Infiltrazioni criminali tra gli ultras"

Come spiega il procuratore di Milano, Marcello Viola, in una nota si tratta di "una complessa indagine" delle Dda milanese "che ha riunito diversi filoni investigativi condotti da più articolazioni della Polizia di Stato, nonché dal Gico di Milano e dallo Scico della Gdf". Assieme "all'esecuzione delle misure cautelari sono state delegate ed eseguite decine di perquisizioni a carico di ulteriori indagati". Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano "ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi, ove si svolgono manifestazioni sportive", ossia dei Daspo, o "ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone". Le indagini hanno consentito, secondo l'accusa, "di accertare l'esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultras e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti 'direttivi' delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi".

Conferenza in Procura alle 11:30

L'operazione è iniziata nelle prime ore di lunedì 30 settembre, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano. Oltre all'attività degli agenti della Polizia, altre misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (Scico) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle ore 11:30 negli uffici della Procura di Milano alla presenza del procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del procuratore di Milano Marcello Viola, del questore di Milano Bruno Megale, del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Milano, Andrea Fiducia, del direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del comandante del Servizio Centrale Investigazioni Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.