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Inter-Napoli, De Laurentiis: "Marotta? Parole fuori luogo, Conte sul Var ha ragione"

la ricostruzione

Il presidente del Napoli ha replicato alle parole di Marotta (che aveva replicato a quelle di Conte) sul caso del rigore-Var in Inter-Napoli: "Le sue dichiarazioni sono fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Sul Var Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni". La ricostruzione passo passo e tutte le parole

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La furia di Conte contro il Var dopo la partita, le parole di Marotta ("rigore ineccepibile") e le ultime di De Laurentiis, che ha così risposto al presidente nerazzurro: "Parole fuori luogo, il rigore non c'era", con il suo intevento consegnato a un comunicato ufficiale del club. Inter-Napoli è terminata da tre giorni ma continua a far parlare di sé. Alla rete iniziale di McTominay ha risposto Calhanoglu: un punto a testa e azzurri ancora davanti a tutti in una classifica mai così corta e avvincente. Per quanto sbagliato (palo), è proprio il rigore del possibile 2-1 nerazzurro dello stesso Calhanoglu che continua a far discutere. Ma andiamo con ordine.

Dopo la partita, Conte: "Se c'è un errore il Var deve intervenire"

L'episodio incriminato al minuto numero 72 di partita: Anguissa interviene su Dumfries e l'arbitro Mariani indica immediatamente il dischetto. Nessun intervento del Var vista la natura 'da campo' (l'arbitro era a tre metri) del contatto. Conte parte proprio da questo aspetto nel post partita, sia a DAZN che in conferenza stampa: "In che senso il Var non può intervenire? - si era chiesto a gran voce l'allenatore del Napoli -. A volte interviene e a volte no, quando gli conviene sì e quando non gli conviene no? Una scelta dell'arbitro può cambiare una partita, come in questo caso". Poi, ancora: "Il Var c'è o non c'è per correggere gli errori? Altrimenti ci si nasconde dietro al poter intervenire o meno. Se c'è un errore il Var deve intervenire, punto. È una cosa che mi fa arrabbiare, a me come a tutti gli altri allenatori. Si era partiti benissimo con il Var - aveva proseguito -, mentre così ci troviamo in una situazione che lascia spazio a retropensieri. È un bellissimo strumento, ma solo se utilizzato in maniera seria; ora inizio a sentirmi meno sicuro. Var a chiamata? Non c'entra, non devo essere io a chiamarlo".

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Tutte le parole di Conte dopo Inter-Napoli

12 novembre, Marotta: "A mio giudizio un rigore ineccepibile"

Il capitolo secondo della storia prende corpo martedì 12 novembre: Marotta è al Premio Liedholm e non possono mancare le domande sulla polemica del weekend: "Credo che con la tecnologia si migliori la situazione e gli errori diminuiscano - sono state le sue parole -, ma se devo ritornare sull'episodio di domenica sera e alle parole di Conte, sicuramente persona intelligente, grande comunicatore e con un obiettivo quando parla - devo anche ricordare che l'arbitro era vicino, che il contatto fisico c'è stato, che il piede è stato spostato e che era rigore. Poi, se vogliamo dibattere su un utilizzo migliore del Var in termini di protocollo - ha aggiunto Marotta -, va bene, è un dibattito costruttivo che deve essere fatto all'interno del sistema calcistico globale. Non è stato un episodio neanche determinante - ha concluso -, e sicuramente la centralità dell'arbitro deve sempre essere prioritaria sulla tecnologia. E sopratutto, a mio giudizio, si tratta di un rigore ineccepibile". 

13 novembre, ADL: "Parole fuori luogo, il rigore non c'era"

La contro-risposta (e terzo capitolo della saga) è di mercoledì 13 novembre, con le parole del presidente del Napoli De Laurentiis riportate tramite un comunicato ufficiale sul sito del club: "Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo - ha detto ADL -. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l’ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni!". E ancora: "E’ necessario fare in modo che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev’essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato - ha proseguito De Laurentiis -. Bisogna anche sottolineare che l’arbitro dovrebbe essere scevro da qualunque condizionamento psicologico, che invece spesso c’è tra arbitri di campo e arbitri del Var. Credo sia sotto gli occhi di tutti la necessità di mettere a punto un nuovo regolamento del Var per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio. È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perché le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio".