Gasperini bacchetta Zaniolo dopo Cagliari-Atalanta: "Esultanza non tollerabile"
atalantaGian Piero Gasperini commenta la vittoria dell’Atalanta sul Cagliari, la decima consecutiva di questa stagione, che la conferma la Dea in testa alla classifica: "Su questo gruppo non ho mai avuto dubbi". Poi su Zaniolo, autore del gol decisivo: "Non è tollerabile che ogni volta che segna incendi il pubblico avversario, è già la seconda volta che accade". Su Hien infortunato: "Ha un problema alle costole, vediamo cosa dicono i dottori..."
La risposta più confortante che ha ricevuto a Cagliari è la tenuta mentale mostrata dopo un ciclo di gare così duro?
"Io su questo gruppo non ho mai avuto dubbi. E' un gruppo importante, solido e che è sempre molto competitivo. Chiaramente a volte le energie possono venire un po' meno e oggi probabilmente sembrava così ma poi quello che sono stati capaci di fare soprattutto nel finale, portando in porto il risultato, fa sembrare che le energie le abbiano recuperate. Soprattutto quelli che hanno giocato contro il Real Madrid, a parte un po' Lookman che mi è sembrato un po' stanco".
A essere decisivi ancora una volta sono stati i cambi. E' un valore aggiunto rispetto al passato?
"Non credo, perché gli altri anni c’era Muriel che era stratosferico quando entrava, c’era Miranchuk che ha avuto dei periodi straordinari. Non è cambiato né il numero né la profondità. A centrocampo avevamo Koopmeiners, un giocatore anche in più come numero. Sia il numero dei giocatori che quelli utilizzati è più o meno lo stesso".
10 vittorie consecutive, 10 come il numero di maglia di Zaniolo e 10 come il voto che probabilmente merita Carnesecchi. Può spendere due parole su loro due?
"Carnesecchi nel primo tempo ci ha letteralmente salvato, permettendo di andare a riposo ancora sul pareggio. Poi ci siamo disposti molto meglio occupando meglio gli spazi, giocando con maggiore sicurezza. Siamo andati in vantaggio con Zaniolo, che ha fatto un bel gol. Ha realizzato anche qualche buona giocata quando è entrato, è migliorato sicuramente nel dinamismo. Deve lavorare di più nel mantenere le posizioni e difendere, come successo nel finale. E poi non ci possiamo permettere tutte le volte che fa gol di accendere il pubblico e di passare da una situazione di vantaggio a una di svantaggo, perche il Cagliari in quel momento era tramortito e abbiamo trovato il modo di rilanciare tutto l’ambiente. È gia la seconda volta e non è una cosa tollerabile".
Da allenatore vincere questo tipo di partite che segnale può dare?
"Che ho a disposizione un gruppo molto competitivo e che qualche volta, quando non gioca in undici, sopperisce alle difficoltà di qualcuno, oltre a essere diventato molto solido ed efficace. Però, per rimanere in classifica dove siamo noi non è sufficiente, abbiamo bisogno di crescere e migliorare".
Come sta Hien?
"E' uscito perché si è infortunato, dobbiamo capire bene se si tratta di un'infrazione alle costole o altro. Vediamo, è difficile da valutare. Lo farà il dottore".
Cosa non ha funzionato nel primo tempo?
"Nel primo tempo abbiamo giocato molto offensivi con tre attaccanti ma non riuscivano a creare dei pericoli concedendo degli spazi che abbiamo retto molto bene per un po'. Il problema grosso però è che non eravamo sufficientemente pericolosi e abbiamo finito per concedere spazi durante il primo tempo con il Cagliari che è stato pericolosissimo. Nel secondo tempo questi spazi non ci sono più stati e li abbiamo imbrigliati meglio. Abbiamo avuto qualche situazione pericolosa, abbiamo giocato meglio, con più continuità, dominando la gara e facendo gol. Se devo rimproverare qualcosa è che nel finale potevamo essere molto più efficaci e soffrire un po' meno. Per fortuna che abbiamo qualche guerriero che ha preso l’abitudine e la sicurezza anche a difendere questo tipo di partita, anche in inferiorità numerica".