Lazio, sarà un gennaio diverso dal solito

Stavolta per la Lazio sarà un mercato diverso. Perché non è un mistero che nei 20 anni di gestione Lotito, quello di gennaio non sia mai stato un mese di grandi trattative o acquisti. Salvo rare eccezioni - come nel 2009 quando i biancocelesti erano in zona retrocessione -, la Lazio ha spesso fatto da spettatrice. “Si chiama mercato di riparazione e noi non abbiamo nulla da riparare” una delle frasi tanto care a Lotito. In questa stagione non c’è da aggiustare. Ma da aggiungere. La richiesta di Baroni Il riferimento va al centrocampo, dove Baroni ha bisogno di un rinforzo. In una rosa già corta con la scelta o necessità estiva di tenere solamente cinque centrocampisti in organico, il lungo forfait di Vecino e i problemi di Castrovilli, ai margini nelle rotazioni di Baroni con appena 152 minuti giocati stagione, stanno di fatto costringendo l’allenatore a vivere in perenne emergenza. Soprattutto ora che vorrebbe alternare la Lazio col doppio centravanti a quella con i tre centrocampisti come visto contro l’Atalanta e come avrebbe voluto fare contro l’Inter. La crescita di Dele-Bashirusia da mediano che da mezzala conforta, ma l’allenatore si ritrova spesso costretto a utilizzare a tempo pieno Guendouzi e Rovella: se potesse li metterebbe in una teca, perché stanno avendo un rendimento straordinario ma gli straordinari sono anche costretti a farli. Giocano tanto, giocano bene ma giocano sempre. Il francese è l’unico sempre titolare in campionato, l’italiano ha già più minutaggio di tutta la passata stagione. I nomi Un rinforzo arriverà. La società lo ha deciso da tempo recependo i desiderata dell’allenatore, ma attenzione ad alcuni paletti che il club vuole e deve rispettare: ingaggio contenuto, acquisto in prestito con eventuale obbligo o diritto di riscatto e soprattutto rispettando il solito indice di liquidità per cui sarà necessario ‘liberarsi’ di qualche ingaggio pesante. Si cerca prevalentemente nel mercato degli Under 22 per evitare problemi di lista come in estate: la prima scelta era e rimane l’empolese Jacopo Fazzini, classe 2003. Certi amori, anzi obiettivi, non finiscono: già con Sarri in panchina la Lazio avrebbe voluto portarlo a Roma e per caratteristiche sarebbe l’ideale nell’idea di calcio di Baroni. L'intenzione c'è, l'accordo ancora no: si lavora sulla base di un prestito biennale oneroso con obbligo di riscatto, formula con cui il club romano ha già acquistato Rovella. Pellegrini e Dia. Ma quello dell’empolese non è l’unico nome. Nonostante le smentite si seguono con attenzione anche Belahyane, giocatore avuto da Baroni per sei mesi a Verona, e Berisha, che si sta affermando nelle ultime settimane nel nuovo Lecce di Giampaolo. Da valutare anche un ritocco in difesa. Gigot, di cui non sono piaciuti certi atteggiamenti, non convince pienamente e non sono escluse sorprese, anche se un rinforzo nel reparto non è oggi una priorità. In uscita non ci saranno partenze eccellenti ma dopo aver nuovamente prestato Akpa Akpro al Monza, il ds Fabiani cerca una sistemazione per Basic e Hysaj. Entrambi sono fuori dalle liste di Europa League e campionato. Gli ingaggi ‘pesanti’ non aiutano.

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