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Como-Napoli, Conte: "Crepe a livello mentale, oggi squadra a due facce"

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Un Conte sconsolato commenta il ko con il Como: "Abbiamo mostrato crepe a livello mentale, ci sono ancora degli step da fare: nel secondo tempo eravamo un'altra squadra. Ci hanno battuto sul piano della fame. La pressione ce la siamo portata addosso da soli, ma poi bisogna saperla reggere. Posso lavorare sul piano mentale, ma si arriva fino a un certo punto...". Sull'Inter ora a +1: "Noi gli abbiamo recuperato 40 punti rispetto a un anno fa"

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E adesso è crisi? Dopo tre pareggi consecutivi, per il Napoli arriva una sconfitta, battuto 2-1 dal Como a una settimana dallo scontro diretto con l’Inter (ora in testa a +1). E a presentarsi ai microfoni dopo la gara è un Antonio Conte parecchio affranto. “Il primo tempo mi era piaciuto molto, l’ ‘infortunio’ dell’autogol, che ci può stare, non ci aveva per niente abbattuto e avevamo ripreso a giocare e a fare la partita”, commenta. “Dobbiamo interrogarci sul secondo tempo, quando i buoni propositi sono rimasti nello spogliatoio. Abbiamo fatto l'opposto di quello che ci eravamo detti, abbiamo perso sulla fame e sulla cattiveria. Hanno avuto più fame e più voglia e quando è così c’è poco da fare. E' entrata un’altra squadra in campo: siamo stati subito remissivi. Ora bisogna leccarsi le ferite. Dispiace perché puoi perdere da un punto di vista tattico ma non di cattiveria e di fame e io sono l'unico responsabile perché vuol dire che non sono riuscito a trasmetterla. Oggi abbiamo fatto 'dottor Jekyll e mister Hyde', eravamo due facce totalmente opposte e non è la prima volta che succede. Noi siamo una squadra che si deve sudare la pagnotta, appena rallentiamo poco poco a livello mentale, di cattiveria e di fame, può accadere di tutto. I ragazzi non c'entrano, si vede che io non mi sono accorto di questo rallentamento".

Approfondimento

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"Abbiamo mostrato crepe a livello mentale"

"È una battuta d’arresto che fa male per come è arrivata perché abbiamo mostrato crepe a livello mentale, come nelle tre partite precedenti in cui ci siamo fatti rimonare e non abbiamo retto a livello mentale. Ci sono degli step anche a livello mentale che bisogna fare e c’è bisogno di tempo. Come approccio e mentalità non abbiamo fatto bene e questo dispiace perché sono io l’allenatore e devo anche lavorare sul piano mentale, però so anche che arrivi a un certo punto, da questo punto di vista… I ragazzi stanno dando il massimo ma c’è bisogno di fare un percorso e una crescita anche a livello di mentalità. Giochiamo dall’inizio dell’anno con questa pressione che fortunatamente ci siamo portati da soli, ma non era assolutamente prevista. Dobbiamo capire se siamo tutti bravi a reggerla o meno. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, ma a volte puoi anche lavorare quanto vuoi ma non ci arrivi… L'Inter ora è a +1? Noi gli abbiamo recuperato 40 punti rispetto all'anno scorso quindi stiamo facendo qualcosa di straordinario. Poi però bisogna mantenere e non è detto che si riesca a regger fino alla fine. Ci deve bruciare, perché la sconfitta non deve essere tollerata e chi sta con me sa che odio perdere. Più stai in cima e più il vento è forte e devi essere preparato, anche mentalmente. La ricerca dell'eccellenza è fatica e passa anche da situazioni come questa".

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