Inter, Marotta: "A breve rogito per San Siro, poi la fase progettuale per il nuovo stadio"
interMarotta è tornato a parlare dell'acquisto di San Siro, dopo la delibera del Consiglio Comunale sulla vendita dello stadio e delle aree circostanti a Inter e Milan
Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan: il Comune venderà il Meazza e le aree circostanti ai due club per 197 milioni di euro, sarà realizzato un nuovo impianto e San Siro verrà abbattuto. In attesa del rogito e del progetto definitivo, si ipotizza l'inizio dei lavori del nuovo stadio per il 2027, in modo da renderlo operativo entro il 2031 (ovvero alla vigilia degli Europei 2032). Giuseppe Marotta è tornato a parlare del futuro stadio di Milano, in occasione della presentazione del libro di Stefano Boldrini: "Oggi abbiamo conquistato un posizionamento importante, cioè finalmente possiamo dire che possiamo costruire uno stadio nuovo. Un impianto che deve rispondere alle esigenze di modernità, nel rispetto dei cittadini, di un senso civico, etico e di una sostenibilità ambientale. Di più non dico, siamo in una fase burocratica interlocutoria. Ora dovremo procedere all'acquisizione del vecchio San Siro e delle aree limitrofe. A breve sarà fatto il rogito e poi servirà la fase progettuale nella quale dovrà esserci il rispetto dei criteri a cui facevo riferimento prima".
il progetto
San Siro e il nuovo stadio: tutte le prossime tappe
"La china del calcio italiano è in discesa"
Il presidente dell’Inter ha analizzato anche l'evoluzione del calciomercato italiano negli ultimi anni: "Non è preoccupante che Modric a 40 anni detti legge, io vedo in Modric uno spot positivo per il calcio italiano. I nostri figli e nipoti si innamorano vedendo un giocatore del genere, magari vogliono ripetere le sue gesta in allenamento. La china del nostro calcio è in discesa, oggi il nostro campionato è di transizione, non è più l'Eldorado degli anni 2000, quando avevamo il miglior ranking ed eravamo molto competitivi. I club compravano i campioni giovani e li tenevano fino a fine carriera. Oggi arrivano nella fase calante". Marotta ha parlato anche della concorrenza sul mercato con le altre big del calcio europeo: "Noi oggi non siamo in grado di comprare un giocatore del Real Madrid, guardate Mastantuono pagato 60 milioni di euro. Tutte le italiane spendono al massimo 30-35 milioni per un 2006. Il mercato è molto limitante e i grandi club della Serie A devono ricorrere allo strumento del player trading che prima non esisteva, delle plusvalenze. Oggi è uno strumento caratteristico del bilancio, senza le plusvalenze né Milan né Inter né Juventus riuscirebbero a presentare un bilancio adeguato", ha concluso il presidente nerazzurro.
