Nuovo stadio San Siro a Milano: il progetto e come sarà
il progetto
Introduzione
Dopo quasi 12 ore di discussione in Consiglio Comunale, è stata approvata la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan: 24 sì, 20 no e nessun astenuto. Il Comune venderà il Meazza e le aree circostanti ai club per 197 milioni di euro, sarà realizzato un nuovo impianto e San Siro verrà poi abbattuto. I club, con un comunicato ufficiale, hanno espresso la loro soddisfazione: "Un passo storico per il futuro". Del nuovo impianto al momento si sa quanto fornito nei dettagli dal dossier di 253 pagine presentato dalle due società lo scorso marzo. In attesa del rogito e del progetto definitivo, si ipotizza l'inizio dei lavori del nuovo stadio per il 2027, così da renderlo operativo entro il 2031, alla vigilia degli Europei 2032, mentre le opere nel loro complesso verrebbero ultimate nel 2035. Analizziamo tutti i dettagli (le foto provengono dal Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, sono immagini puramente indicative e non costutuiscono elementi progettuali)
Quello che devi sapere
Come sarà il nuovo stadio di Milano
Tra le tre opzioni (nessun intervento, ristrutturazione o nuovo impianto) era l'alternativa preferita perseguita da Inter e Milan, progetto che prevede la costruzione di un nuovo stadio sul lato ovest del comparto e la conservazione parziale dell'attuale stadio Meazza. La costruzione esistente sarà ristrutturata e destinata ad uso museale e commerciale. Come spiegava il dossier pubblicato lo scorso marzo, "rappresenta la migliore opportunità di sviluppo integrato e sostenibile per il quartiere di San Siro, coerente con le relative linee strategiche di sviluppo urbano e con l’evoluzione della città verso un tessuto policentrico con vocazioni tra loro sinergiche". Questa soluzione, inoltre, "permette di mantenere la memoria storica del Meazza, stadio rifunzionalizzato che ospiterà un comparto a uso hotel, uffici e negozi con spazi destinati alla cittadinanza e specifiche funzioni rivolte alla comunità, tra cui aree per anziani e giovani". Si stima come l'investimento complessivo genererà un indotto di circa 4,6 miliardi di euro e 18 mila posti di lavoro
I vantaggi
Nel dossier presentato da Inter e Milan erano stati illustrati i vantaggi derivanti dalla progettazione e realizzazione delle strutture del nuovo stadio, così riassunti:
- Impianto moderno: un nuovo stadio consentirebbe di costruire una struttura all’avanguardia, in grado di ospitare eventi in maniera ottimale, migliorando l'esperienza per i tifosi.
- Valorizzazione dell'area circostante: con un masterplan verde, si può riqualificare l'area, rendendola un polo attrattivo anche per altre attività economiche e sociali.
- Sostenibilità e innovazione: il progetto punta su soluzioni green, energetiche e di design innovative, migliorando la percezione della città a livello internazionale.
- Qualità dell'esperienza: risoluzione delle problematiche acustiche sul quartiere e vibrazionali della struttura durante l'evento.
- Inclusività: risoluzione delle problematiche di accessibilità attraverso una progettazione pensata per eliminare le barriere architettoniche e favorire l'inclusività.
- Adeguatezza dell'impianto sportivo: il nuovo impianto sarà progettato nel rispetto degli standard Fifa, Uefa e Figc.
- Sicurezza: risoluzione dei problemi di sicurezza e della gestione dei flussi.
- Sostenibilità e verde: aumento delle aree permeabili e aumento delle aree verdi.
- Adeguamento infrastrutturale: miglioramento della viabilità grazie al totale rifacimento del tunnel Patroclo
Il 'podio' e la cittadella dello sport
Il nuovo stadio sarà più distanziato rispetto alle abitazioni e sarà realizzato su un podio che fungerà da accesso per i tifosi, "nei giorni in cui non ci sono partite, parte del podio si apre e si trasforma in una grande piazza urbana, integrata con il parco circostante", si leggeva nel dossier. Attorno allo stadio ci sarà una sorta di cittadella dello sport con museo, negozi dei club, uffici, hotel, aree ristoro e verde. La struttura, su cui bisognerà attendere il progetto esecutivo per avere più dettagli, soddisferà le specifiche necessarie per ospitare finali di Champions League.
Nello specifico, dopo la trattativa tra i club e il Comune, nella delibera è stato fissato che il 50% dell’area non sarà cementificata e destinata al verde 'profondo', ovvero con aiuole, prati e alberi e che almeno 80 mila metri quadrati di verde torneranno poi di proprietà comunale al termine dei lavori a carico delle due società calcistiche. Le società prevedono, inoltre, di destinare 43 mila metri quadrati di superficie lorda agli uffici, 20 mila agli hotel e 15 mila ai parcheggi. Le strutture alberghiere saranno probabilmente a quattro stelle, con 350 camere per ogni hotel, mentre per il museo si ipotizza un costo di 38 euro a biglietto e una stima di 450 mila ingressi all’anno.
La capienza
Il dossier spiega come il nuovo impianto trasformerà l'area e presenterà uno stadio conforme ai requisiti della Serie A, classificato come impianto di categoria 4 Uefa e categoria 1 Fifa. Non solo: lo stadio sarà operativo 365 giorni all'anno con aree e attività selezionate. La capienza è stata verificata per ospitare diversi settori dedicati ai vari gruppi di utenti, raggiungendo una capacità di circa 71.500 spettatori. L'esperienza dei tifosi sarà migliorata rispetto all'attuale stadio sotto diversi punti di vista:
- Visibilità ottimizzata
- Totale accessibilità
- Miglioramento della sicurezza
- Maggiori spazi dedicati al tifoso
- Acustica e atmosfera migliorata
Gli spazi
Si fa riferimento alla composizione del catino, caratterizzata da due anelli che citano la memoria storica del progetto degli anni '50 di San Siro. L’architettura del catino, inoltre, "esalta l’identità delle due curve di casa e minimizza la presenza delle barriere nello spazio riservato agli spettatori, pur mantenendo un design conforme ai più alti standard di controllo e sicurezza. Il catino garantisce eccellenti livelli di visibilità, un valore 'c' minimo di 90°, eliminando al massimo sedute con visibilità parzialmente ristretta. La prossimità degli spettatori dal campo è migliorata al massimo garantendo un design compatto e ottimizzato che favorisce acustica, atmosfera e la percezione dell’evento sportivo e l'accessibilità in tutti i settori. Il catino offre un’offerta differenziata di prodotti che si caratterizzano ulteriormente nell'offerta di cibi, bevande e servizi dedicati"
La viabilità
In programma su richiesta del Comune vi è la demolizione e ricostruzione del tunnel Patroclo, il sottopassaggio realizzato per i Mondiali 1990, così da allontanare le case di via Tesio, nel quartiere di San Siro, dall’impianto che sorgerà. Per quest'intervento da 22 milioni, Palazzo Marino comparteciperà alle spese
I tempi di realizzazione
- Rogito: dopo l'approvazione dei club agli emendamenti sulla delibera e l'approvazione della convenzione urbanistica, si dovrà arrivare al rogito per la vendita a Inter e Milan entro il 10 novembre.
- Progetto definitivo: i due studi di architettura Manica e "Foster + Partners" dovranno presentare il progetto definitivo entro 6-8 mesi, che dovrà essere approvato dalla Conferenza dei Servizi in un tempo di chiusura stimato in non oltre 90 giorni.
- Inizio e fine lavori: dovrebbero iniziare nella prima metà del 2027 e si dovrebbero concludere entro il 2030, rendendo operativo il nuovo impianto dal 2031 (a un anno dall'inizio di Euro 2032), mentre le opere nel loro complesso verrebbero ultimate nel 2035.
- Demolizione Meazza: nella prima fase i due impianti coesisteranno, sebbene il Meazza rimarrà inutilizzato, per procedere poi nei 12 mesi successivi all'inaugurazione del nuovo impianto e allo smantellamento del vecchio stadio.
Nel dossier erano tre le fasi di costruzione indicate:
- Fase 1: comprende il nuovo tunnel Patroclo, il nuovo stadio e il podio di accesso, tutti gli spazi accessori.
- Fase 2: l'apertura al pubblico del nuovo stadio e la decostruzione parziale del Meazza.
- Fase 3: costruzione dello stralcio plurivalente, prevista tra il 2032 e il 2035
I costi
L'importo dichiarato da Inter e Milan è di 1,2 miliardi di euro (di cui circa 700 milioni solo per il nuovo impianto), stima che coinvolge tutte le opere connesse nell'area di San Siro: si elencano infatti costi di costruzione e comparto stadio, comparto plurivalente, energy powerstation e costi di manutenzione a scadenza concessione (2025-2030). Sono invece esclusi i costi di bonifica, di decostruzione dello stadio, le spese di acquisto delle aree, i soft cost, gli oneri di urbanizzazione e il contributo sul costo di costruzione, compensazioni per la neutralità carbonica, imprevisti, l’inflazione e l’IVA
La conservazione parziale di San Siro
Milan e Inter prevedono la demolizione di oltre il 90% della struttura del Meazza attuale. Verrebbe mantenuta in vita, a questo punto, solo una parte del secondo anello su cui, in quanto bene storico, scatterà il 10 novembre il vincolo della Soprintendenza. Come spiegava il documento emanato lo scorso marzo, "la parziale rifunzionalizzazione del Meazza prevede la totale rimozione della copertura, delle tribune del terzo anello e del primo anello, di parte delle tribune del secondo anello e di circa il 70% delle rampe che caratterizzano la facciata esistente. Il risultato sarà un manufatto che mantiene una forte iconicità, amplificata dalla sua rifunzionalizzazione"
