Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Napoli-Inter, il video del rigore su Di Lorenzo allo SkyTech e cosa ne pensa Rocchi

napoli-inter
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Sta facendo molto discutere il rigore assegnato al Napoli nella sfida contro l'Inter. Una riflessione è stata fatta anche dai vertici arbitrali che avrebbero individuato una gerarchia di responsabilità, secondo quanto filtra. Ci spiega tutto Lorenzo Fontani

LECCE-NAPOLI LIVE

60% l'assistente Bindoni, 30% l'arbitro Mariani, 10% il Var Marini. A spanne si può sintetizzare così la percentuale di colpa sul pasticcio del rigore concesso al Napoli, nella valutazione che filtra dalla CAN, la Commissione degli arbitri di A e B diretta da Gianluca Rocchi. Un rigore brutto, di quelli che al designatore proprio non piacciono, concesso con una modalità anche peggiore. Cominciando dall'assistente: Bindoni, che con Mariani ha recentemente diretto la finale del Mondiale Under 20 in Cile, anche forse per la lunga esperienza in team con l'arbitro di Aprilia, ha finito per far sconfinare la collaborazione in ingerenza. Arbitro e assistente in campo devono lavorare di squadra aiutandosi, anche in tempo di Var, ma in una situazione così concitata e lontana, di non facile lettura, sarebbe stato meglio rimanere silenti. E' stato invece lui a segnalare al collega il presunto contatto da rigore tra Mikhitaryan e Di Lorenzo, inducendolo a fischiare e indicare il dischetto a scoppio ritardato. A Mariani e al Var Marini invece è mancata la freddezza: l'arbitro avrebbe potuto/dovuto "annusare il pericolo" di affidare a una valutazione fatta da 30 metri una decisione così importante, mentre il Var, considerato anche il coraggio che ha chiesto Rocchi a inizio stagione nell'intervenire per evitare "rigorini", avrebbe potuto mettere una pezza chiamando all'on field review il collega. Ma dei tre, Marini è considerato il meno colpevole. Inutile al momento parlare di stop o addirittura di punizioni. Al termine della giornata di campionato come sempre Rocchi e i suoi analizzeranno a freddo tutte le situazioni e valuteranno chi si è dimostrato più o meno "in forma". Ma le percentuali di cui sopra offrono probabilmente una indicazione molto verosimile. Nessuna indiscrezione, invece, su quale sia stata la valutazione sul gol dell'1-0 del Milan contro il Pisa segnato da Leao, con Pavlovic in posizione di fuorigioco giudicata non punibile. In molti hanno ricordato i due principali parametri che da interpretazioni ormai consolidate rendono il fuorigioco geografico appunto non punibile, e cioè il che il tiro parta da lontano e che l' "indiziato" in fuorigioco sia fuori dall'area di porta. In questo caso si presume che il portiere sia sufficientemente "libero" nel suo tentativo di intervento. Qui però Pavlovic, partendo da fuori, finisce poi all'interno dell'area di porta, e soprattutto fa una sorta di finta che è difficile ritenere non condizioni il portiere. Una dinamica simile ma diversa dal secondo gol del Milan nella stessa partita e anche da quello, da molti evocato, segnato da Dimarco contro la Cremonese con Lautaro in fuorigioco che fa un saltino per non intercettare il pallone. Staremo a vedere.

CALCIO: SCELTI PER TE