Platini: "Juve è Agnelli. Felice del no di Elkann a Tether". Sull'ipotesi di un ritorno...
DA 'IL GIORNALE'L'ex fuoriclasse francese, in un'intervista a 'Il Giornale', sull'offerta di acquisto del club bianconero respinta: "Sono orgoglioso che John Elkann abbia già respinto l'offerta, la vendita della Juventus è impossibile". E sull'ipotesi di un suo ruolo in società ammette che il "richiamo è forte", ma ribadisce ancora una volta che la famiglia viene prima di tutto e che a 70 anni non è il momento di ricominciare
JUVE, IL NO ALL'OFFERTA DI TETHER - CHI E' TETHER: SCHEDA E PATRIMONIO
"Sono orgoglioso che John Elkann abbia già respinto l’offerta di Tether". Così, Michel Platini, ex fuoriclasse bianconero, ha parlato in un'intervista a 'Il Giornale' dell'offerta ricevuta e respinta per l'acquisto del club bianconero. Platini è stato molto chiaro su una cessione che per lui non è nemmeno ipotizzabile: "La vendita della Juventus è impossibile".
Platini: "Juve è Agnelli e tradizione, non si possono vendere le emozioni"
"Di Tether Non penso nulla - ha spiegato la leggenda francese - anzi sono orgoglioso che John Elkann abbia già respinto l’offerta, la vendita della Juventus è impossibile. Perché la Juventus è la storia non soltanto del calcio italiano ed internazionale, Juventus significa Agnelli, un fenomeno unico, quasi esclusivo che è nato oltre un secolo fa ed è destinato a proseguire. Dunque, non si possono vendere emozioni, tifosi, tradizione e questo Elkann lo sa benissimo".
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Platini: "Non conosco Tether, ma sono certo di come si comporterà Elkann in futuro"
"Non conosco questi signori che vogliono comprare la Juventus. Il mondo della nuova finanza è tutto da scoprire, studiare con la massima attenzione e la massima prudenza. Ripeto, massima prudenza. Non posso prevedere il futuro, ma sono sicuro che John non cederà ad alcuna proposta avanzata da questi soci di minoranza", ha aggiunto Platini.
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Platini e l'ipotesi di un ruolo da presidente in futuro: "Richiamo forte, ma..."
Platini è poi tornato a parlare dell'ipotesi di tornare un giorno nel club con un ruolo dirigenziale, magari da presidente: "Me lo chiedono ancora oggi. Ho riflettuto ma la mia famiglia ha priorità su tutto e a settant’anni non posso e non possiamo ricominciare un'altra esperienza anche se il richiamo è forte. Questo non significa che non starò vicino alla Juventus, la Juventus degli Agnelli, la Juventus di John Elkann".
