Marekiaro lascia il Napoli da capitano e da uomo dei record: amatissimo dalla città, è stato un esempio di fedeltà e di professionalità. Sempre con il 17 sulla schiena e senza mai rinunciare alla cresta
Undici stagioni e mezza di fedeltà, sempre a cresta alta. Marek Hamsik, Marekiaro per tutti i suoi tifosi, lascia il Napoli per tentare l'avventura in Cina
Ricordate quando si affacciò per la prima volta alla Serie A con la maglia del Napoli? Prelevato dal Brescia battendo la concorrenza di diverse big, nel 2007 si presentava con un faccino pulito ma l'aria di chi sapeva già imporsi a centrocampo
Dopo 520 partite in azzurro e 123 gol (nessuno come lui nella storia del club), quello che parte è un giocatore di grande esperienza e carisma, un vero leader che ha amato profondamente Napoli e il Napoli
Se ne va da capitano, dopo aver battuto record su record nel club
Un amore reciproco, quello con la città. A Quarto gli hanno dedicato anche un murales e lui ha voluto andare a vederlo di persona per una foto-ricordo
Infinita la lista dei campioni con cui Hamsik ha diviso lo spogliatoio o con cui si è scontrato nel corso di questi anni, dal 2007 a oggi
Tra i compagni anche Quagliarella, che ha ritrovato da avversario in quella che con tutta probabilità è stata la sua ultima partita da giocatore del Napoli
Prima della Samp, invece, aveva affrontato due volte nel giro di 3 giorni il Milan allenato da Gattuso... avversario di mille battaglie a centrocampo
Scontro tra creste con Balotelli. Hamsik è rimasto fedele negli anni anche al suo look, mantenendo sempre la sua inconfondibile cresta
Un tratto distintivo, con alcune piccole varianti nel corso delle stagioni, ma sempre presente
Tanto da diventare anche il "simbolo" della sua esultanza
Oltre alla cresta, il 17 sulla schiena, fin dalla prima stagione: una scelta "coraggiosa", a Napoli
Con lui il Napoli è diventato grande, stagione dopo stagione. Arrivato nel club quando era una squadra da metà classifica appena riemersa dall'inferno della C, ha vissuto l'era Mazzarri con la rinascita e l'approdo in Champions, poi gli anni con Benitez e Sarri, fino ad Ancelotti
Tre i trofei sollevati con la maglia del Napoli: due Coppe Italia (2012 e 2014) e la Supercoppa 2014
Successi celebrati anche con il cambio di look
Con Mazzarri allenatore, Hamsik costituisce un trio delle meraviglie, quello dei "tre tenori", insieme a Cavani e Lavezzi. Con loro, al termine della stagione 2010/2011, arriva la qualificazione in Champions League, traguardo che mancava da 21 anni in casa azzurra
Con Benitez arriva anche Higuain: è la fase della carriera più difficile per Hamsik, che viene schierato spesso come trequartista senza riuscire a esprimersi al meglio.
Diventato capitano, Hamsik "tiene a battesimo" anche Lorenzo Insigne. E, dalla stagione 2015/2016, con Sarri in panchina, torna a esprimersi al meglio nel ruolo che più gli piace, quello di mezzala sinistra
Il Napoli è ormai una grande realtà, abituato ai palcoscenici europei
Dove Hamsik può ritrovare anche vecchi amici
E nuove giovani stelle
Il legame con la città e con la tifoseria è qualcosa di viscerale: Hamsik è "napoletano" a tutti gli effetti
E la sua maturazione si riflette anche nel look. Alla solita cresta, negli ultimi anni si accompagnava un pizzetto che non era nemmeno immaginabile su quel faccino da bimbo con cui approdò a Napoli. Ma, soprattutto, una fascia da capitano al braccio
