Festa Pisa, in 4000 all'allenamento. E c'è Corrado

Serie B
La carica dei tifosi del Pisa all'allenamento della squadra di Gattuso: è festa per la cessione
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La squadra di Gattuso si allena all'Arena. Doveva esserci la protesta contro i Petroni, ma la cessione del club ha trasformato la rifinitura a porte aperte in una festa. E allo stadio si presenta anche Giuseppe Corrado

Uno spettacolo, come fosse una partita. E pensare che doveva essere la seconda tappa di una protesta che avrebbe portato i tifosi del Pisa a tentare di impedire addirittura lo svolgimento della gara contro il Bari. E' stata una festa, invece. Perché l’accordo per la cessione del club raggiunto nella serata di mercoledì tra Fabio Petroni ed il gruppo Magico (rappresentato dall’imprenditore Corrado) ha stravolto l’umore dei tifosi nerazzurri. Erano oltre 4000 all’Arena Garibaldi per la rifinitura a porte aperte della squadra di Gattuso verso il match di venerdì sera contro il Bari. Cori, striscioni, bandiere. Un clima da partita, uno spettacolo di colori.

Il volto nuovo - E a sorpresa all’Arena si è presentato anche Giuseppe Corrado, di fatto il nuovo proprietario del Pisa (in attesa della formalizzazione del passaggio delle quote societarie che avverrà settimana prossima). Selfie con i tifosi, tanti applausi. Un boato quello che invece accoglie la squadra di Gattuso in campo. Arrivano con oltre mezz’ora di ritardo, ma ai tifosi non importa. Hanno riempito una tribuna che non festeggiava così dalla promozione in B dopo i playoff contro il Foggia. Era giugno, sembra una vita fa. Perché per Pisa e per il Pisa sono stati mesi difficili. Ma l’incubo adesso è finalmente finito: Petroni se ne va, arriva Corrado. Primo assaggio di un’Arena Garibaldi che ha dato spettacolo. Era soltanto una rifinitura sì, ma non poteva essere solo questo. Non in questo momento così importante per una città che ha atteso a lungo. I fumogeni accompagnano tutto l’allenamento, la carica dei 3000 arriva forte a Mannini e compagni. Un allenamento decisamente particolare. Una protesta che, di colpo, è diventata festa.