Pescara, Zeman: "Il presidente Sebastiani chiarisca cosa vuole fare, la sua reazione è esagerata"
Serie BLe parole in conferenza stampa dell’allenatore del Pescara dopo lo scontro dialettico degli scorsi giorni con il presidente Sebastiani: "La situazione è da chiarire, ma io non l’ho ancora né visto né sentito. Ho solo detto che mi ero dimesso, la sua reazione mi pare esagerata". E sulla partita con l’Ascoli: "Ripartiamo dall’atteggiamento avuto col Novara"
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Una partita, la prossima in trasferta sul campo dell’Ascoli, da affrontare nel migliore dei modi per dare seguito al successo dell’ultimo turno contro il Novara ed allontanarsi dalle zone pericolanti della classifica, ma a tenere banco in casa Pescara è soprattutto la questione legata allo scontro dialettico degli scorsi giorni tra Zdenek Zeman e il presidente Sebastiani. Il massimo dirigente del club abruzzese, infatti, non aveva preso bene le parole dell’allenatore, che aveva svelato di aver rassegnato le dimissioni lo scorso 1 settembre per alcuni impegni non mantenuti dalla società e per un’idea di calcio differente. Da lì il polverone, con Sebastiani che aveva tuonato mettendo in dubbio la presenza di Zeman in panchina nella trasferta della squadra ad Ascoli. Nonostante la situazione sembrasse essere rientrata, l’allenatore – nella conferenza stampa di presentazione della gara contro i bianconeri – non ha fugato i dubbi sul suo futuro. "Se ho avuto un chiarimento con il presidente? No, non l'ho visto e non l’ho neanche sentito – ha detto Zeman -. Da una parte può anche essere normale, ma questa è una situazione da chiarire. Io ho soltanto detto quello che è successo a fine mercato e non ci vedo niente di male. Se alla fine ho deciso di restare, vuol dire che ne ero convinto. E che ero anche convinto di poter fare qualcosa di positivo. Poi con i direttori è nata una situazione che non esiste, ma se sono io adesso sono qui è perché me la sento, loro probabilmente no".
Le parole del presidente? Io non ho niente da chiarire
"Cosa penso delle dichiarazioni del presidente? Ha detto certe cose e non so a che punto voleva arrivare – ha proseguito Zeman -, io ci sono e sono pronto per andare ad Ascoli, ma di sicuro posso essere fermato. Quello che è successo è successo, io sono a disposizione del presidente. La sua reazione? La posso interpretare solo in un modo, ma lo tengo per me. Solo che mi sembra esagerata, non c'è niente di grave nel dire che mi ero dimesso. Io vorrei continuare, poi nel calcio possono anche succedere cose diverse. Però io non ho niente da chiarire, ho soltanto fatto una dichiarazione. E’ il presidente che deve chiarire cosa vuole fare".
Dobbiamo essere più aggressivi dell’Ascoli
Passando alla gara in programma contro l’Ascoli, Zeman ha chiesto aggressività e un atteggiamento simile a quello messo in campo nella vittorio contro il Novara. "Con il Novara abbiamo giocato con determinazione e con una giusta mentalità, un atteggiamento che mi è piaciuto. C’è stata determinazione e voglia di fare risultato, cosa che mancava nelle gare precedenti. L’Ascoli? Spero che noi saremo più aggressivi di loro. Cosmi ha le sue idee – ha concluso Zeman -, e cerca di guidare la sua squadra sempre con grinta".