Uno dei nuovi acquisti della società rossonera ha parlato oggi in conferenza stampa. Scaglia, proveniente dal Parma, aspetta ancora la sua occasione da titolare: "Aspetto il mio turno, ma è chiaro che non giocando da tanto tempo non mi aspettavo di giocare subito"
Uno dei tanti volti nuovi che il Foggia ha accolto nella sessione invernale di calciomercato appena conclusasi. Luigi Scaglia, in prestito dal Parma, vuole ritagliarsi il suo spazio in questa seconda parte di stagione con la maglia rossonera. Reduce da un lungo stop, il laterale sinistro aspetta la sua occasione, come da lui stesso dichiarato in conferenza stampa: "La squadra mi ha accolto davvero bene, mi sto integrando. Mi sento a casa. Sto entrando piano piano in condizione: non giocando da ottobre è ovvio che non mi aspettassi di giocare subito da titolare, anche perché davanti a me ho grandi giocatori che stanno facendo bene. Ma aspetto il mio turno, spero di mettere in difficoltà mister Stroppa: le scelte spettano sempre a lui alla fine. Era da tanto che non vedevo giocare una squadra così bene, di questo Foggia mi colpiscono l'intensità e il modo di giocare a calcio. Ma possiamo ancora migliorare, se evitiamo i piccoli errori che ancora facciamo. Quindi, dimentichiamoci la partita di Palermo e pensiamo subito al Carpi: sarà forse più importante della sfida del Barbera. Dobbiamo restare con i piedi per terra".
"Prima salviamoci, poi vedremo..."
Scaglia chiarisce poi alcuni dubbi sulla sua posizione: "La mia idea è quella di giocare come mezz'ala, ma è l'allenatore che decide e io mi metto a sua disposizione". E chissà che il debutto da titolare non arrivi già contro il Carpi: "La classica squadra di Serie B con la quale bisogna fare molta attenzione. Hanno giocatori impirtanti come Melchiorri e Di Chiara, noi dovremo fare il nostro gioco. Il campionato di Serie B è molto duro e questo in particolare è abbastanza strano. Il nostro obiettivo? Lavorare con intensità, proprio come stiamo facendo. Fare più punti possibili per ottenere ciò che ci siamo prefissati, cioè la salvezza. Una volta ottenuta, vedremo..."