Verona Padova 1-1: gol di Almici e Ravanelli, derby in parità al Bentegodi

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Termina in parità la sfida veneta al Bentegodi, incrocio che inaugura il ritorno in Serie B della squadra di Bisoli contro l'ambizioso Hellas targato Grosso. La sblocca Almici su punizione, pareggio biancorosso con Ravanelli. Nella ripresa l'assalto dei padroni di casa non trova il gol da tre punti

VERONA-PADOVA MINUTO PER MINUTO

HELLAS VERONA-PADOVA 1-1

23' Almici (H), 36' Ravanelli (P)

Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; Almici, Marrone, Caracciolo, Crescenzi; Henderson (56' Zaccagni), Colombatto, Laribi; Ragusa (56' Gustafson), Di Carmine, Matos (84' Matos). All. Grosso.

Padova (3-4-2-1): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Zambataro, Cappelletti, Pulzetti, Contessa; Clemenza (90' Broh), Capello (70' Belingheri); Bonazzoli (84' Guidone). All. Bisoli.

Ammoniti: Cappelletti (P), Bonazzoli (P), Almici (H), Ravanelli (P), Crescenzi (H)

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Ottimo il mercato estivo dell'Hellas con gli arrivi proprio di Colombatto e Laribi, Ragusa e soprattutto Di Carmine dai gol a valanga con la maglia del Perugia

- di Redazione SkySport24

4' - Paziente fraseggio a centrocampo della squadra di Grosso orchestrato da Colombatto, protagonista nell'ultima stagione al Perugia

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2' - Pressing alto del Padova, l'Hellas fatica a gestire il pallone

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1' - Primo pallone giocato dall'Hellas, inizia il derby veneto!

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Squadre in campo, doveroso il minuto di raccoglimento per le recenti vittime che l'Italia sta ancora piangendo

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Non c'è il tutto esaurito ma è da brividi l'accoglienza del pubblico di casa, tradizionalmente un fattore per l'Hellas appena affidato a Fabio Grosso

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Panchina per Giampaolo Pazzini, capitano dell'Hellas reduce dalla parentesi spagnola al Levante. Tornato a Verona, il "Pazzo" è chiamato a riportare i gialloblù in A come accaduto due stagioni fa con 23 gol all'attivo

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Grande atmosfera al Bentegodi, derby che ha sempre regalato spettacolo: i più attenti ricordano la lite tra Cutolo e Mandorlini in passato, nient'altro che uno degli episodi a precedere l'incrocio veneto

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Due promozioni dalla D per il Padova dopo il fallimento nel 2014, exploit che ha restituito la Serie B alla società biancorossa

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Ufficiali anche le scelte dei biancorossi dove non mancano elementi d'esperienza (Capelli e Pulzetti su tutti) oltre a giovani di qualità come la coppia Clemenza-Bonazzoli

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Padova che ritrova la Serie B vissuta l'ultima volta nella stagione 2013/14: in panchina siede Pierpaolo Bisoli, padre di Dimitri centrocampista del Brescia. Si prospetta quindi una sfida in famiglia in questo campionato

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Fari puntati sul nuovo centravanti gialloblù, Samuel Di Carmine, che in carriera ha già segnato al Padova nel 2013 quando vestiva la maglia della Juve Stabia
 
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Grande equilibrio all'esordio per l'Hellas Verona negli ultimi tre campionati di Serie B disputati (2011/12, 2012/13, 2016/17) con, nell'ordine, una sconfitta, un pareggio e una vittoria

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Intanto sono ufficiali le scelte di Grosso per il battesimo stagionale dell'Hellas Verona
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Il derby veneto al Bentegodi è una classica che torna a distanza di 5 anni. Si tratta di una sfida ricca di spettacolo: sono ben 2.66 i gol medi a partita segnati nei precedenti

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Sono 50 i precedenti in Serie B tra Verona e Padova: bilancio in sostanziale equilibrio con 16 vittorie gialloblù, 17 pari e 17 successi biancorossi

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Esordio in Serie B per Verona e Padova, subito avversarie nel derby veneto al Bentegodi. Un match che pone il confronto tra la corazzata guidata da Grosso e la neopromossa di Bisoli

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Termina in parità la sfida tutta veneta tra Hellas Verona e Padova, pareggio inaugurale in Serie B per le due formazioni di scena al Bentegodi. Un derby tornato d’attualità a distanza di 5 anni in Serie B, categoria che rivede l’ambizioso Hellas a caccia dell’immediata scalata in A. Ecco perché la società si è regalata Fabio Grosso in panchina al posto di Pecchia, new entry come i vari Dawidowicz e Crescenzi, Balkovec ed Henderson, Laribi, Colombatto e Ragusa ma soprattutto Di Carmine prelevato dal Perugia. Un'importante campagna acquisti seguita dall’eliminazione in Coppa Italia per mano del Catania, uscita al 3° turno comune al Padova di Bisoli (ko contro il Bologna) che punta invece su elementi d’esperienza (Capelli e Della Rocca) e giovani talenti (Clemenza e Bonazzoli). A dispetto del divario tecnico tra una favorita d'obbligo e una neopromossa in categoria, i gol di Almici e Ravanelli nel primo tempo hanno archiviato l'1-1 finale.

Il racconto della partita

Match tra Hellas e Padova dai numerosi precedenti (ben 50) e dai gol a raffica con 2.66 centri di media a confronto. L’equilibrio quasi perfetto del bilancio è ribadito dal primo tempo al Bentegodi, stadio spinto dal tradizionale entusiasmo del pubblico di casa senza snaturare l’identità della squadra di Bisoli: risorti dal fallimento del 2014 con due promozioni all’attivo, i biancorossi non stravolgono il 3-4-2-1 dalla forte impronta con il passato. Difesa a quattro e tre punte invece per Grosso con Ragusa e Matos ai fianchi di Di Carmine, bomber che segnò proprio al Padova nel 2013 quando vestiva la maglia della Juve Stabia. Fraseggio paziente in avvio quello dell’Hellas che tuttavia fatica ad aprire una breccia nello scacchiere ospite: di rimessa ci provano invece i biancorossi, vedi il sinistro di Contessa al 19’ che spaventa il Bentegodi. A spezzare l’equilibrio provvede Almici, ex della sfida, che direttamente da calcio piazzato supera Merelli e sblocca la partita. Immediata la reazione della banda Bisoli: Capello costringe Silvestri alla respinta, poi ci prova anche Clemenza ribattuto dalla difesa. Ed è proprio il trequartista classe 1997, protagonista in estate nell’International Champions Cup con una magia in Juventus-Benfica, a scodellare al minuto 36 il pallone insaccato da Ravanelli. Un difensore che attaccante non è, certo è che il 21enne in prestito dal Sassuolo va a segno in acrobazia con un gol da bomber. Non si esaurisce qui la spinta del Padova nuovamente pericoloso con Clemenza, ennesimo squillo ospite che incontra la delusione del Bentegodi: Di Carmine non pervenuto, centrocampo lontano dagli automatismi cari a Grosso.

Stessi effettivi in campo dopo l’intervallo e copione che non cambia in avvio: Padova pericoloso di rimessa e nelle situazioni da palla inattiva, Hellas instabile in mediana con Henderson a farne presto le spese. È proprio lo scozzese, allenato da Grosso a Bari, a lasciare il campo per Zaccagni (staffetta anche tra Ragusa e Gustafson). Doppia novità seguita da altrettante chance per Bonazzoli, pericoloso al tiro prima del gol annullato per fuorigioco. Metabolizzate le sostituzioni, i padroni di casa prendono il controllo del match e ci provano dalla distanza con Matos e Di Carmine ma soprattutto con Caracciolo, capitano impreciso in area piccola sugli sviluppi di un calcio piazzato. Lucidità in difetto da entrambe le parti con ammonizioni a non finire nel quarto d’ora finale, tuttavia non manca l’assalto gialloblù: Gustafson spreca nel cuore dell'area, Laribi si arrende invece all’ottimo Merelli. Tardivo l’ingresso di Pazzini, impreciso ancora una volta Caracciolo da ghiotta posizione. E basta un pallone al "Pazzo" per sfiorare il 2-1 al 93’, festa negata dal solito Merelli. Insoddisfatto Grosso per l’esito finale, un punto per parte nonostante le differenze tecniche in campo.