Il club lombardo ha presentato una documentazione incompleta per via della questione stadio (non omologato il Rigamonti-Ceppi per la Serie B), la Reggina assicura invece di aver inviato nella notte tutta la documentazione necessaria. Intanto il club calabrese è in vendita e si sono dimessi il presidente Cardona e l'intero CdA. La Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) farà le sue verifiche e si pronuncerà sulle iscrizioni entro il 30 giugno
Sono scaduti a mezzanotte i termini per presentare le domande di iscrizione alla Serie B del prossimo anno, ma sono diverse le questioni rimaste aperte sul tavolo e che andranno risolte entro il 30 giugno 2023.
La situazione Lecco
Per quanto riguarda il Lecco, ultima squadra a ottenere la promozione in B dopo lo spareggio vinto il 18 giugno contro il Foggia, la società lombarda non ha presentato una documentazione completa per l'iscrizione al prossimo campionato: il problema è relativo allo stadio in cui giocherà le gare casalinghe. Il Lecco avrebbe dovuto presentare una documentazione di lavori che adeguassero il Rigamonti-Ceppi (attualmente non a norma per la Serie B) ai parametri richiesti o, in alternativa, indicare un secondo campo sul quale giocare. Nessuna delle due specifiche sarebbe arrivata entro la mezzanotte di ieri. L'impianto alternativo scelto per le gare interne è l' Euganeo di Padova ma, al momento dell'iscrizione, il Lecco aveva solo gli ok del comune e del Padova Calcio e non quello del Prefetto di Padova (che dovrebbe arrivare in queste ore). La società invierà dunque fuori tempo massimo la pec della prefettura di Padova ed è pronta a fare ricorso sull'eventuale esclusione, puntando sul merito sportivo (sostenendo peraltro che i playoff sono cominciati con 10 giorni di ritardo e il tempo per trovare una sede alternativa era troppo ridotto). "Non sappiamo cosa sta succedendo - ha ammesso ieri in conferenza stampa l'allenatore Luciano Foschi -. La proprietà è stata qui tutto il giorno a lavorare insieme al sindaco per mettere a posto tutte le cose. Ieri sera quando sono andato via era tutto a posto. Noi abbiamo guadagnato la promozione sul campo. Non c’è nessuno, Lega, prefetti, assessori che possono toglierci quello. Abbiamo vinto i playoff vincendo andata e ritorno, non so quante volte sia successo. Sono convinto che la società sistemerà tutto e giocheremo nel nostro stadio. Club e sindaco sono al lavoro per non buttare via quello che è stato fatto”.
Reggina in vendita, dimissioni di presidente e CdA
Dopo una stagione complicata, che ha visto il club calabrese subire una penalizzazione di 5 punti per inadempimenti fiscali, nella serata del 20 giugno sono stati caricati sul portale della Figc i bonifici su stipendi, pendenze fiscali e previdenziali. I documenti sono stati inviati alla Lega, così come quelli inerenti al piano di ristrutturazione che è stato concordato con il Tribunale. Ora tocca alla Covisoc, nelle sue verifiche, confermare se gli adempimenti siano regolari o meno. Intanto la società calabrese in un comunicato a firma del proprietario Felice Saladini ha confermato di aver messo il club in vendita dopo il risanamento effettuato. Il presidente Cardona e l'intero CdA si sono dimessi per favorire i successivi passaggi di proprietà. "Sono orgoglioso di avere partecipato alla salvezza della squadra, posto in sicurezza il Club e di aver dato il via al suo ambizioso progetto, l’ho fatto con il cuore e l’impegno di chi ama la sua terra. Per questo motivo mi sono reso disponibile ad avviare colloqui con chi manifesta interesse verso la Società, con lo scopo di proseguire il percorso di successo che abbiamo iniziato e far crescere ulteriormente i nostri territori e la nostra amata Reggina" si legge nel comunicato del club