La vittorie nei playoff di Lega Pro e la conquista della Serie B a due anni dal fallimento sono la dimostrazione che i gialloblù hanno fretta di tornare lì dove sono sempre stati: tra i big del calcio. Dove hanno scritto pagine bellissime con vittorie memorabili e campioni invidiati dagli altri club. Eccone qualche esempio
Il Parma da ieri sera è in Serie B. Dopo il crack di due stagioni fa e la conseguente rinascita tra i dilettanti, gli emiliani hanno compiuto un altro passo verso quello che è il luogo adatto per il loro blasone. Ovvero: la Serie A. La categoria in cui hanno scritto pagine memorabili di storia, tra campioni, coppe e successi –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Con la vittoria dei playoff di Lega Pro, torna in B una squadra che ha alle spalle una storia gloriosa. E lo si capisce da questa foto in cui sono messi in bella mostra tutti i gioielli che si trovano nella bacheca della società: una Coppa delle Coppe, due Coppe Uefa, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
La serie di vittorie prestigiose del Parma comincia con la conquista della Coppa Italia nella stagione 1991-92. A questa seguirà quella alla fine del campionato 1998-99, quando i crociati hanno battuto la Fiorentina nella finale giocata tra andata e ritorno: 1-1 al Tardini, 2-2 al Franchi -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
L’ultima Coppa Italia il Parma l’ha vinta nella stagione 2001-02 contro la Juventus. L’andata al Delle Alpi è terminato 2-1 per i bianconeri. Risultato ribaltato al ritorno grazie al gol di Junior –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Il momento più alto della storia del Parma è sicuramente questo: stadio di Wembley, 12 maggio 1993. Gli emiliani battono l’Anversa e conquistano la Coppa delle Coppe, primo trofeo internazionale della società. La partita finisce 3-1. I gol: capitan Minotti, Melli e Cuoghi. A Parma sono molto legati alla Coppa delle Coppe. Tanto che nel 2013, in occasione del 20° anniversario della notte londinese, la società ha organizzato una grande festa con gli eroi di quella serata –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Logica conseguenza del successo in Coppa delle Coppe è la vittoria pure della Supercoppa Europea, conquistata dopo aver sconfitto il Milan in finale. Altro prestigio che entra nelle stanze di Collecchio, quartier generale dei crociati -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Dopo aver portato a casa la Coppa delle Coppe, nel 1995 il Parma mette in bacheca un altro trofeo prestigioso: la Coppa Uefa. La vittoria arriva nella doppia finale tutta italiana contro la Juventus. All’andata, al Tardini, i ducali passano 1-0 grazie al gol dell’ex Dino Baggio. Al ritorno, l’1-1 (gol di Gianluca Vialli per i bianconeri, pari ancora di Baggio ) dà la coppa agli emiliani. E sul prato di San Siro, stadio scelto dalla Juve per la sua gara casalinga, è festa crociata
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Nel 1999 il Parma aggiunge lustro al suo palmares conquistando la Supercoppa italiana. La sfida è contro il Milan, fresco campione d’Italia. A San Siro segna prima il rossonero Guly. Poi Crespo pareggia e al 92’, il francese Boghossian regala il trofeo ai ducali. Parma imbattibile –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
L’ultimo successo di prestigio a livello internazionale del Parma è datato 1999, quando i ducali guidati da Alberto Malesani battono 3-0 l’Olympique Marsiglia e mettono in bacheca la loro seconda Coppa Uefa. Nella finale di Mosca è un monologo emiliano grazie ai gol di Crespo, Vanoli e Chiesa. E a fine partita è, ovviamente, grande festa. In tanti, a Parma, ricordano la gioia, tra gli altri, di Malesani: incontenibile –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Se il Parma è riuscito a diventare grande è stato anche grazie al fatto che ha sempre avuto dei grandi allenatori. Tanti ne sono passati per il Tardini, ma uno è rimasto e sempre rimarrà nel cuore dei tifosi: Nevio Scala. Arrivato in gialloblu nel 1989, è stato l’artefice del Parma delle meraviglie degli Anni Novanta. È stato lui a portare la squadra in A e a guidarla nelle prime vittorie internazionali. Di recente è anche tornato ai ducali nelle vesti di presidente della società creata dopo il fallimento. Esperienza terminata nel 2016. Questo, però, non ha diminuito il suo amore per il Parma -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Da un big della panchina a un altro. Il dopo Scala è stato un giovane Carletto Ancelotti. L’attuale allenatore del Bayern Monaco ha guidato la squadra dal 1996 al 1998 portando a casa un 2° e un 6° posto –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Un altro grande allenatore che è rimasto nel cuore dei tifosi del Parma è Alberto Malesani. Qui il tecnico con uno sgargiante vestito scuro nel giorno della presentazione con l’allora Presidente, Stefano Tanzi –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Malesani è arrivato al Parma nel 1998 per sostituire Ancelotti ed è rimasto in Emilia fino al 2001. La sua prima stagione alla guida dei ducali è stata esaltante: vittoria della Coppa Uefa e della Coppa Italia. Un double, come si direbbe oggi -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Anche Cesare Prandelli è un pezzo rilevante della storia recente del Parma. Arrivato in Emilia nel 2002, ci è rimasto fino al 2004. Con lui i ducali, pur non raggiungendo mai grossi traguardi, hanno sempre espresso un bel gioco. Motivo per cui, poi, la carriera dell’allenatore di Orzinuovi ha subìto una svolta che lo ha portato prima a Firenze e in seguito in Nazionale –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Prandelli è stato molto amato a Parma. Ad apprezzarlo, sia i calciatori che i tifosi, che non hanno dimenticato quanto dato alla causa crociata –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Un posto di rilievo nell’olimpo parmense lo occupa anche Claudio Ranieri. Nella stagione 2006-07 prese la squadra in zona retrocessione subentrando a Stefano Pioli, e riuscì, anche grazie all’arrivo di Pepito Rossi, a salvarla. Per questo i tifosi non hanno dimenticato King Claudio e ancora oggi gli sono riconoscenti –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Al Parma dal 2012 al 2015, Roberto Donadoni, malgrado le ristrettezze economiche e i tanti problemi, è riuscito a fare buone cose. Non solo: con la squadra in difficoltà, nell’anno del fallimento, è rimasto al suo posto pur non ricevendo lo stipendio. Gesti che restano. E che ti danno la riconoscenza della piazza –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Non solo grandi allenatori. Il Parma, ovviamente, ha avuto e lanciato tanti grandi calciatori. Tra questi, Gigi Buffon. Cresciuto nel settore giovanile crociato, ha esordito in Serie A con i gialloblu all’età di 17 anni. In totale, 6 stagioni in Emilia. Sempre ad altissimi livelli. Tra i momenti più esaltanti della sua avventura con i ducali, la vittoria della Coppa Uefa e della Coppa Italia nel 1999 –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
A partire dagli Anni Novanta, il Parma ha avuto anche una buona tradizione di grandi difensori. Gente di qualità e spessore. Come Lorenzo Minotti, il capitano della promozione in A con Scala in panchina e delle prime vittorie europee. L’ex difensore è stato pure ds del Parma fino al 2016. Poi si è dimesso per contrasti con la proprietà. Ma il suo cuore è e resterà per sempre gialloblu –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Un ottimo difensore che ha fatto la storia del Parma è stato Luigi Apolloni. È stato una colonna del Parma degli anni Novanta e, lo scorso anno, dalla panchina, ha condotto la squadra alla vittoria del campionato di Serie D e al ritorno tra i professionisti –
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Era una freccia. Brindisino classe 1968, Antonio Benarrivo è stato per anni uno dei migliori terzini d’Europa. Una vita fedele al Parma, la sua. Arrivato in Emilia nel 1991, in Serie B, ci è rimasto fino al 2004, quando si è ritirato. Con le sue sgroppate sulla fascia ha contribuito a riempire la bacheca di Collecchio con tutti i trofei conquistati dalla squadra in Italia e in Europa. Eterno -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Pallone d’oro e campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006, Fabio Cannavaro se è arrivato così in alto è stato anche grazie agli anni trascorsi al Parma, dove è cresciuto e diventato uno dei difensori più forti della sua generazione. Sbarcato in Emilia nel 1995, in uscita dal Napoli, ci è rimasto fino al 2002 vincendo due Coppe Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
La duttilità era una delle sue peculiarità: Nestor Sensini poteva giocare sia come difensore che come centrocampista. Per questo, oltre che per la sua bravura, è stato molto apprezzato nella sua esperienza a Parma, dove è arrivato nel 1993 ed è andato via nel 1999. Il palmares: due Coppe Uefa e altrettante Coppe Italia -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
E che dire, poi, di Liliam Thuram? È stato uno dei più forti difensori europei degli ultimi venti anni. E a Parma è spesso stato un muro invalicabile: impossibile per i tifosi dimenticare le sue giocate pulite e la sua capacità d’anticipo. In gialloblu dal 1996 al 2001, ha vinto una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Thuram e Cannavaro: che coppia di difensori! -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
E passiamo al centrocampo. Anche in questo reparto il Parma non ha mai risparmiato sulla qualità. Eccone qualche esempio. Alain Boghossian rientra sicuramente di diritto nella categoria dei migliori mediani della storia dei crociati. Ha vestito il gialloblu dal 1998 al 2002. Con i ducali ha disputato 67 partite e segnato sette gol. Giocando da protagonista, in Emilia ha vinto una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Bandiera e simbolo. Un macigno nella storia del club. Dino Baggio è stato una colonna del centrocampo del Parma degli anni Novanta. Epiche le sue partite contro la Juve, sua ex squadra. In Emilia ha trascorso le stagioni dal 1994 al 2000 vincendo due Coppe Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Classe cristallina, visione di gioco, qualità pura. Tutto questo era Juan Sebastian Veron, centrocampista argentino che per anni ha incantato le platee degli stadi di A. I tifosi del Parma se lo sono goduto solo nella stagione 1998-99, quella in cui ha contribuito alla conquista di una Coppa Uefa e una Coppa Italia -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
E passiamo al capitolo numeri 10. Tanti i fantasisti che hanno contribuito a rendere grande il Parma. Tra questi, Gianfranco Zola. Il folletto sardo è arrivato a Parma nel 1993 ed è andato via nel 1996 lasciando una traccia indelebile nel ricordo dei tifosi gialloblu. Nessuno in Emilia ha dimenticato la conquista della Coppa Uefa del 1995 e della Supercoppa Europea del 1993 con lui a scorazzare in mezzo al campo e a crear scompiglia nelle difese avversarie -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Un altro grande 10 della storia del Parma è stato il giapponese Hidetoshi Nakata. Arrivato nel 2001 dalla Roma, dove si era appena laureato campione d’Italia, è andato via nel gennaio 2004. Determinante il suo apporto soprattutto nella conquista della Coppa Italia nella stagione 2001-02, dove ha segnato anche in finale contro la Juventus -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Anche Sebastian Giovinco ha lasciato il segno nelle sue due stagioni al Parma. Arrivato nel 2010, ha disputato con la maglia gialloblu 70 partite e ha segnato 23 gol. I suoi dribbling al Tardini ancora li ricordano -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Ed ora gli attaccanti. E qui non possiamo che partire da Tomas Brolin. Svedese classe 1969, al Parma ha giocato dal 1990 al 1995 vincendo Coppa Italia, Coppa delle Coppe e Supercoppa Italiana con Scala in panchina. E' da sempre molto legato ai colori gialloblu. E i tifosi gli sono ancora tanto riconoscenti per quanto fatto negli Anni Novanta sul prato del Tardini e non solo -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Da un mito come Brolin a un mostro sacro della storia parmense come Tino Asprilla. Il colombiano era ed è ancora adesso un idolo della tifoseria. Ogni suo ritorno a Parma è sempre salutato con entusiasmo, come quando, nel 2013, ha preso parte alla festa per l’anniversario della vittoria della Coppa Coppe. In Emilia ha trascorso gli anni che vanno dal 1992 al 1996 e poi è tornato nella stagione 1998-99 -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Se si pensa al primo Parma degli anni Novanta, quello della promozione in A con Nevio Scala in panchina, non si può far riferimento ad Alessandro Melli. Ha vestito il gialloblu in tre periodi diversi della sua carriera. La prima volta dal 1985 al 1988. Poi dal 1989 al 1994. E, infine, dal 1995 al 1997. È a tutti gli effetti un pezzo di storia della società. Indimenticabile il gol a Wembley nella finale di Coppa delle Coppe il 12 maggio 1993 -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
È stato senza ombra di dubbio uno degli attaccanti più forti della storia del Parma, e non solo. In gialloblu Hernan Crespo è stato dal 1996 al 2000. Quattro stagioni da protagonista assoluto. Con i crociati ha vinto una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. In totale, ha segnato 80 gol tra campionato e coppe. Numeri da fuoriclasse -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Abel Balbo è stato al Parma solo nella stagione 1998-99 e faceva da riserva a Crespo. E questo fa ben capire che squadra fosse quella. Per lui 44 partite tra campionato e coppe, 12 reti. Con i suoi gol ha contribuito a vincere la Coppa Italia e la Coppa Uefa -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Bomber di razza. Poi capitano e bandiera. Marco di Vaio ha deliziato i palati del pubblico del Tardini dal 1999 al 2002, quando poi è passato alla Juve. In gialloblu ha segnato 56 gol in 125 partite e ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Un posto nella storia del club gli spetta di diritto -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Adrian Mutu nella stagione 2002-03, in coppia con Adriano, fa fatto le fortune del Parma allora allenato da Cesare Prandelli. Era in gran spolvero, il romeno in quell’annata: 36 partite, 22 gol tra Serie A e coppe. Non male -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Un Imperatore a Parma. In Emilia Adriano ha vissuto una delle migliori parentesi della sua travagliata carriera. In coppia con Mutu ha fatto faville. Arrivato in prestito dall’Inter nel 2002, è andato via a gennaio 2004. I numeri sono strabilianti: 44 partite, 26 gol -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
Dal 2002 al 2005 il Parma è stato Alberto Gilardino. In gialloblu l’attaccante biellese è esploso a suon di gol. Appena arrivato era offuscato da Mutu e, soprattutto, Adriano. Poi, partito l’Imperatore, a gennaio 2004, Gila è salito in cattedra. In 3 stagioni, 116 partite, 56 gol -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
E arriviamo a Giuseppe Rossi, ultimo eroe buono del popolo crociato. A Parma Pepito ci è prima cresciuto, poi ci è tornato nel 2007 contribuendo, con Ranieri in panchina e segnando 9 gol in 19 gare, ad una clamorosa salvezza. Ecco perché in città ancora gli sono riconoscenti -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B
E dopo tanto passato, eccoci all'oggi. A capitan Lucarelli che alza al cielo di Firenze la coppa che vuol dire Serie B. Per il nuovo Parma, due promozioni in altrettante stagioni. La squadra sta tornando a recitare su palcoscenici più adatti al suo blasone. Giusto che sia così -
Parma, il sogno è realtà: che gioia per la promozione in B