De Laurentiis avverte Lavezzi: ''Se ti impunti non giochi''

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Osannato a settembre, la stagione di Lavezzi finisce con una lavata di capo
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Il presidente del Napoli rimprovera il Pocho: "Già il suo ingaggio è stato ritoccato, non si possono chiedere sempre aumenti". E rincara la dose: "Se sei un atleta non vai a bere di notte e non vai a prostitute, ci vuole rispetto per la piazza"

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"Se Lavezzi dovesse impuntarsi non giocherà, magari lo deferiremo e così rischia di rovinarsi la carriera". Non ha intenzione di farsi prendere in giro il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e l'ha dimostrato con grande autorevolezza a margine della consegna del premio "Golden goal" a Sorrento.

"Lavezzi - ha aggiunto - non può dire nulla e non possono dire nulla i suoi procuratori. Guadagna una cifra considerevole rispetto a quello che guadagnava in Sudamerica. Già il suo ingaggio è stato ritoccato, ora dico che non si può misurare tutto sul denaro. Mica si possono sempre chiedere aumenti... Poi, sia chiara una cosa: se fai il professionista, devi farlo sempre. Io mi chiedo: sei un atleta o altro? Se sei un atleta non vai a bere di notte e non vai a prostitute. Quando giochi difendi i colori di una città, e se la sera vai a ubriacarti e vai a prostitute, stai tradendo la gente di quella città. Detto questo, dato che si tratta di ragazzi, serve uno staff per fare capire loro come comportarsi".

"Comunque, tornando alla questione del contratto, Lavezzi ne ha firmato uno, è un contratto bilaterale - ha proseguito De Laurentiis - ed allora entrambe le parti lo devono rispettare. Dovesse impuntarsi, non giocherà, e magari lo deferiremo. E potrebbe rovinarsi la carriera. Ognuno ha la propria dignità e la propria mentalità. Io ho la mia".

Il presidente ha poi aggiunto "di non aver ricevuto nessuna offerta ufficiale da parte di altri club per Lavezzi". "Bisogna - insiste De Laurentiis - che si capisca che Napoli è una ribalta nazionale ed europea. Si tratta di giovani che possono fare delle ragazzate - ha concluso - Lavezzi è partito senza poter partire, improvvisamente. Lo capisco, lo posso pure perdonare ma deve farsi perdonare".