Il Milan cerca il nuovo bambino d'oro, dopo Kakà ecco Lukaku
CalciomercatoL'acquisto del brasiliano, in principio deriso per la particolarità del nome, fu un successone per i rossoneri che ora puntano il giovanissimo attaccante dell'Anderlecht. Ha 16 anni ed ha già esordito e segnato in Europa. GUARDA VIDEO E FOTO
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di AUGUSTO DE BARTOLO
E ora non dite che il Milan non stia facendo sforzi per essere più competitivo nella prossima stagione. E non pensate nemmeno che la società rossonera compri soltanto calciatori che hanno già inaugurato la loro parabola discendente. No, non è vero (o quasi, c'è il 34enne Yepes sulla lista della spesa) e l'interesse per il centravanti dell'Anderlecht Romelu Lukaku ne è la prova. Sedici anni e un futuro da nuovo Drogba pronosticatogli dai maggiori esperti del calcio internazionale. Tanti gol nella Jupiler League (che non è il campionato dei birraioli), esordio in Nazionale (belga) e nelle coppe europee. Il fisico è possente, l'agilità è quella di una pantera, il nome? Beh il nome, è vero, lascia un po' a desiderare: Moggi, ma non c'è pericolo, non lo avrebbe comprato così come all'epoca già fatto con Kakà. Scartato non per il valore in campo, ma per una questione di immagine disse lui che la sua l'ha un po' maltrattata. E fu un affarone prelevarlo dal San Paolo per circa 8 milioni di euro per poi rivenderlo, sette anni dopo, al Real a peso d'oro.
Convincere l'Anderlecht a cedere il suo gioiellino non sarebbe poi così difficile. Il Milan ha buonissimi rapporti con le società belghe (Onyewu prelevato dallo Standard Liegi lo dimostra) e una contropartita tecnica giovane e di valore (Strasser o Adiyiah?) potrebbe essere la soluzione ideale. I contatti sono stati già allacciati, c'è da vincere la concorrenza di agguerriti avversari come i club della Premier (Arsenal), quelli della Liga (Barcellona e Real Madrid) e anche il Bayern Monaco in Bundesliga. Il nuovo low profile, dal punto di vista economico, e il budget risicato impongono di scommettere su promettenti giovanotti dal costo accessibile. Il rischio, percorribile, è quello di dover aspettare un po' per raccogliere i frutti dell'investimento. E se alla fine Lukaku facesse Kakà, al Milan sarebbero tutti molto contenti.
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E ora non dite che il Milan non stia facendo sforzi per essere più competitivo nella prossima stagione. E non pensate nemmeno che la società rossonera compri soltanto calciatori che hanno già inaugurato la loro parabola discendente. No, non è vero (o quasi, c'è il 34enne Yepes sulla lista della spesa) e l'interesse per il centravanti dell'Anderlecht Romelu Lukaku ne è la prova. Sedici anni e un futuro da nuovo Drogba pronosticatogli dai maggiori esperti del calcio internazionale. Tanti gol nella Jupiler League (che non è il campionato dei birraioli), esordio in Nazionale (belga) e nelle coppe europee. Il fisico è possente, l'agilità è quella di una pantera, il nome? Beh il nome, è vero, lascia un po' a desiderare: Moggi, ma non c'è pericolo, non lo avrebbe comprato così come all'epoca già fatto con Kakà. Scartato non per il valore in campo, ma per una questione di immagine disse lui che la sua l'ha un po' maltrattata. E fu un affarone prelevarlo dal San Paolo per circa 8 milioni di euro per poi rivenderlo, sette anni dopo, al Real a peso d'oro.
Convincere l'Anderlecht a cedere il suo gioiellino non sarebbe poi così difficile. Il Milan ha buonissimi rapporti con le società belghe (Onyewu prelevato dallo Standard Liegi lo dimostra) e una contropartita tecnica giovane e di valore (Strasser o Adiyiah?) potrebbe essere la soluzione ideale. I contatti sono stati già allacciati, c'è da vincere la concorrenza di agguerriti avversari come i club della Premier (Arsenal), quelli della Liga (Barcellona e Real Madrid) e anche il Bayern Monaco in Bundesliga. Il nuovo low profile, dal punto di vista economico, e il budget risicato impongono di scommettere su promettenti giovanotti dal costo accessibile. Il rischio, percorribile, è quello di dover aspettare un po' per raccogliere i frutti dell'investimento. E se alla fine Lukaku facesse Kakà, al Milan sarebbero tutti molto contenti.
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