Ganso ai raggi X: "Milan o Inter? Per me pari sono"

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Paulo Henrique Ganso è nel mirino sia dell'Inter che del Milan
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L'INTERVISTA. "Un giorno spero di giocare in Italia, è un sogno che ho sempre coltivato per la mia carriera e prima o poi forse verrò. So che i miei procuratori sono in Europa adesso... Ibra ed Eto'o sono i miei campioni preferiti". I VIDEO DI MILAN-INTER

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di Gianluca Di Marzio

Innanzitutto come stai? Stai recuperando bene dall’infortunio?
"Sono già in una buona forma fisica, credo che però si possa ancora migliorare e lo potrò fare solo con gli allenamenti, preparandomi con coscienza per le partite. Alterno molto il lavoro in palestra con quello in campo.
Io mi sento già molto vicino al 100%, non avverto paure di nessun tipo, mi concentro solo sul giocare un buon calcio".

Tu e Neymar insieme sembrate il completamento uno dell’altro. Ci spieghi qual è il vostro segreto?

"In realtà con Neymar viviamo un rapporto quasi fraterno anche fuori dal campo, non c’è altro segreto sulla nostra intesa, solo ci completiamo a vicenda".

In Brasile dicono che tu e Neymar siete migliori di Messi… Pensi che sia vero?
"No, Messi è il miglior giocatore del mondo. Io e Neymar possiamo solo ispirarci a lui, ma non compararci".

A proposito di Brasile, ti è piaciuta la sfida contro la Scozia? E quando ti vedremo con la maglia verde-oro?
"Ho visto giocare la Seleçao, ha vinto, ha giocato un buon calcio e io sto facendo di tutto per tornare in forma anche per loro. Ho grande voglia di fare bene e spero di avere acnora l’opportunità di essere convocato in Nazionale".

Con te nel Santos, invece, c’è un Ze Eduardo, che è già del Genoa: ti ha parlato dell’Italia?
"Ze Eduardo mi ha parlato solo del Genoa, della tradizione, di una città molto bella e so che ci sono molti brasiliano da quelle parti".

A te piace il calcio italiano?
"Il calcio italiano è di grandi qualità tecniche e molto attento alla difesa. Ha un suo fascino che ammiro molto".

Chi è il giocatore della Serie A che ti piace di più?
"Conosco Eto’o, è un grande attaccante, quasi irresistibile. Anche Ibra è un ottimo giocatore. Vederli giocare, starci insieme, c’è solo da imparare".

Vedi in Italia un giocatore che potrebbe completarti proprio come fa Neymar?

"Non so chi potrebbe completarmi così bene come fa Neymar, non ho preferenze, credo che tanto Eto’o quanto Ibrahimovic sarebbero ottimi compagni di squadra. Credo che mi adattarei bene al calcio italiano, si tratta di entrare in un’altra ottica, avere l’uomo addosso, per quanto diverso dal calcio brasiliano credo mi ci ritroverei bene presto".

Ci sono tanti brasiliani che giocano in Italia: con chi parli di più?

"Parlo spesso al telefono con Thiago Silva, siamo compagni nella Selecao. Thiago gioca sempre, scherza e mi invita a raggiungerlo al Milan. Mi dice che lì sta bene, ma è un gioco, lo facciamo anche parlando di altre squadre".

Si può dire che un amico ce l’hai in Italia: è Leonardo. Che cosa ti ha raccontato dell’Inter, di Moratti, della squadra?
"Leonardo mi ha parlato benissimo dell’Inter, so che è un club molto organizzato, ma di solito parliamo soprattutto di me e di come aiutarmi a migliorare la tecnica, il modo di stare in campo".

Leonardo in questi giorni è stato in Brasile: vi siete incontrati?
"Non ho incontrato Leonardo di recente, ci parliamo molto al telefono, lui mi dà tanti buoni consigli".

Leo può essere l’erede di Mourinho?
"Leo si è dimostrato un eccellente tecnico all’Inter, la squadra ha ottenuto ottimi risultati. Lui è un uomo che ha molte qualità, credo che riuscirà a imporsi, anche a vincere e a festeggiare tanto".

Fai il tifo per una squadra italiana?

"Mi piace assistere alle partite del vostro campionato quando posso. Non è che segua con attenzione una squadra particolare, mi piace il bel calcio e in Italia si gioca un bel calcio".

Milan o Inter? Dove ti adatteresti meglio?

"Non so dovrei potrei adattarmi prima, ma sia Milan che Inter hanno grandi giocatori e questo faciliterebbe molto le cose. Non ci sono grandi problemi a convivere con grandi campioni".

I tuoi agenti sono in Italia…
"So che i miei procuratori sono in Europa adesso, ma in verità non ci ho parlato, quindi non ho novità".

Perché ti chiamano Ganso, che significa Oca?
"Quando ho iniziato a giocare a San Paolo mi chiamavano oca, mi prendevano in giro perché ero acerbo e da allora mi è rimasto il soprannome".

A che punto è il rinnovo con il Santos?
"Non ho ancora novità sul mio rinnovo di contratto con il Santos, stiamo parlando per cercare un accordo e penso che lo troveremo".

Come ti senti a indossare la maglia del Santos, quella di Pelè?
"Non sono possibili paragoni con Pelè, so che c’è forse qualcosa in comune, forse il dieci, forse la maglietta del Santos che lui ha indossato per tanto tempo e che ora ho l’onore dio vestire anche io. Adesso sto bene, ho recuperato davvero bene dagli infortuni, sto giocando anche bene e per me questo è un bel segnale".

Chi vince lo scudetto?

"Il derby non so chi lo vincerà, è una classica, chiunque può vincere tra Milan e Inter. Vuoi davvero sapere chi vince il derby? Finisce pari. Difficile pronosticare chi diventerà campione d’Italia, sono due squadre attrezzate per poter vincere".

Ti vedremo giocare in Italia?
"Non posso prevedere il futuro, non ne ho idea. Un giorno spero di giocare in Italia, è un sogno che ho sempre coltivato per la mia carriera e prima o poi forse verrò".

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