Mendes più di Raiola: il re del mercato fa affari con Mou

Calciomercato
Jorge Mendes con Cristiano Ronaldo. Anche Mourinho è cliente del potentissimo procuratore
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IL PERSONAGGIO. È il procuratore più potente del mondo. Tra i suoi clienti C.Ronaldo e Mourinho. Con il tecnico si è instaurato un curioso legame: dove allena Josè arrivano i calciatori di Mendes. L'ultimo, Coentrao, è stato pagato 30 milioni dal Real

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di Luciano Cremona

Dicono che spenda diecimila euro al mese di bolletta telefonica. Dicono anche che un giorno abbia fatto colazione a Barcellona con l’allora presidente Laporta, abbia pranzato a Londra con Roman Abramovich per poi cenare a Lisbona con il patron del Benfica Vieira. Dicono anche, anzi, è ufficiale (gli è stato consegnato un premio), che è stato il miglior uomo d’affari del mondo nel 2010. Di chi stiamo parlando? Di Jorge Mendes, il più influente e potente procuratore di calciatori nel mondo.

Qualche giorno fa il Real Madrid ha ufficializzato l’acquisto di Fabio Coentrao, esterno del Benfica. La cifra ha fatto scalpore: 30 milioni di euro (20 più l’inserimento di Garay come contropartita). Come può il Real spendere così tanto per un terzino di valore, ma non certo del livello del tanto desiderato Maicon? Le malignerie in Spagna non sono tardate ad arrivare. Il sito madridista defensacentral.com ha parlato chiaramente di claque Mourinho-Mendes. Perché? Proviamo a spiegarvelo, partendo dalle origini di quello che è ritenuto da tutti come il maestro dei trasferimenti.

Jorge Mendes è nato a Lisbona nel gennaio 1966. La sua carriera da calciatore non è mai decollata, ma lo spirito d’iniziativa non gli è mai mancato. Così prima apre una videoteca, poi espande i suoi interessi. Gestisce la cartellonistica pubblicitaria degli stadi, inaugura una discoteca, poi ne apre una seconda. Il giro aumenta, inizia a conoscere i calciatori. Nel 1996 al bancone di un suo locale si presenta Nuno Espírito Santo, portiere del Vitoria Guimaraes. Dice che vuole cambiare squadra. Jorge Mendes decide di agire. Il portiere finisce al Deportivo La Coruña, dove giocherà solo quattro partite. La strada è segnata, Mendes decide di diventare agente Fifa. Con un’ambizione: superare il potentissimo israeliano Pini Zahavi, il re dei procuratori.

Nel 2000 litiga con José Veiga per la procura di Luis Figo. Il primo trasferimento internazionale che realizza è il passaggio di Hugo Viana al Newcastle nel 2002. A mano a mano, tutti i calciatori portoghesi finiscono sotto la sua protezione. Quando Mourinho rompe con il suo manager e passa al Chelsea, Mendes diventa il suo procuratore. Inizia così la luna di miele tra i due. Al Chelsea arrivano Petr Cech (13 milioni), Tiago (12), Paulo Ferreira (20), Maniche (in prestito) e Ricardo Carvalho (30). Manco a dirlo, tutti clienti di Mendes. E della sua creatura, la Gestifute. Che fattura centinaia di milioni di euro ogni anno.

Il passaggio di Mourinho all’Inter non cambia scenario: a Milano arrivano altri giocatori di Mendes. Thiago Motta (10 milioni), ma soprattutto Ricardo Quaresma (25). Incredibilmente falliscono le trattative per Deco e Ricardo Carvalho. Poi Mou passa al Real, grazie alla clausola da 16 milioni inserita nel suo contratto. Ma la viaper di Madrid Mendes l’aveva già lastricata d’oro piazzando Pepe (30 milioni) e Cristiano Ronaldo: per CR7 Florentino sborsò 94 milioni di euro. La percentuale incassata da Mendes sfiorò i 4 milioni di euro. Coentrao (che il Benfica acquistò nel 2007 per 900mila euro) ora si aggiunge a Di Maria (pagato 25 milioni) e Ricardo Carvalho (8 milioni). Real Mendes, titolano i giornali. Anche perché pare che sia proprio Mendes lo sponsor principale di Reza Fazeli, il procuratore che ha portato al Real Madrid Ozil, Sahin, Khedira e Altintop.

"Un uomo onesto", dice Cristiano Ronaldo di Mendes. "È bravo a costruire i rapporti con le società", ha sempre ribadito Mourinho. Amante della moda italiana e degli orologi di lusso, gira su una Aston Martin. Ha tre figlie, da due mogli diverse. Gli allenatori che si affidano a lui rischiano seriamente di finire ad allenare nazionali importanti, come Scolari (Brasile e Portogallo) e Queiroz (Portogallo). L’affare Coentrao, che l’ha riportato alla ribalta, non è nemmeno il più clamoroso messo a segno nella sua carriera. A Manchester si chiedono ancora come Mendes abbia fatto a costringere Sir Alex Ferguson ad acquistare, nel 2010, il giovane Bebè dal Vitoria Guimaraes per 9 milioni di euro. Il manager inglese disse di non aver mai visto giocare l’attaccante, mentre la Gestifute di Mendes incassò una commissione da tre milioni di euro. Altro che Mino Raiola.

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