
Il mercato ha la febbre gialla: da Gervinho a Guarin, tutti in Cina?
LA FOTOGALLERY. Le squadre della Chinese Super League sono sbarcate in Europa per fare shopping di lusso. Tentati da ingaggi milionari, molti campioni stanno pensando di buttarsi nell'avventura asiatica. Ecco i giocatori che possono partire e quelli che il salto lo hanno già fatto, con esiti più o meno positivi

E' esplosa in questi giorni di mercato la febbre gialla. In Europa, le squadre cinesi stanno tentando, a suon di milioni di euro, di portare a casa molti dei protagonisti della Serie A e non solo. Scopriamo chi sono gli obiettivi e coloro che, recentemente, hanno già tentato l'avventura in Oriente -
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Il primo ad uscire allo scoperto è stato Luiz Adriano, che dopo appena sei mesi, è stato ceduto dal Milan allo Jiangsu Suning per circa 15 milioni di euro. Il brasiliano, che guadagnerà 8 milioni netti a stagione, è in attesa dei documenti necessari per sbarcare in Cina -
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Lo Jiangsu Suning, squadra a cui fa capo un colosso dell'elettronica, ha messo gli occhi anche su Gervinho. Sono ore decisive per il passaggio dell'ivoriano della Roma in Cina. Il costo? Circa 12 milioni di euro -
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Lo Jiangsu si è scatenato anche su Fredy Guarin. Il centrocampista dell'Inter ci sta pensando, anche a fronte di uno stipendio che toccherebbe i 6 milioni l'anno. Per i nerazzurri, l'offerta è di quelle allettanti: si parla di circa 15 milioni di euro -
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Altro giocatore nel mirino dei cinesi è Seydou Doumbia, che dopo essere tornato alla Roma dal prestito al CSKA Mosca, è in attesa di sistemazione. Già in estate, il centravanti africano era stato cercato dallo Shanghai Shenhua -
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Ancora incerto il futuro di Alexandre Pato, che ha chiesto al Corinthians di essere ceduto. Nei giorni scorsi, l'ex milanista (come riportato dalla stampa inglese) avrebbe rifiutato una sontuosa offerta economica proveniente dalla Cina -
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Clamoroso a Manchester, dove Wayne Rooney avrebbe sul tavolo un'offerta di 35 milioni di euro all'anno per tre stagioni da parte dello dello Shanghai SIPG Football Club, allenato da Sven Goran Eriksson -
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Lo Jiangsu Suning ha scambiato l'Europa per un supermarket di campioni. Nel taccuino dei cinesi è finito anche il nome di Yaya Tourè, anche se il centrocampista del Manchester City potrebbe trasferirsi in Cina da giugno -
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Uno dei primi campioni affermati a fare il grande salto in Cina fu Damiano Tommasi, che nel 2009 si trasferì al Tianjin Teda. La sua avventura durò 8 mesi -
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La Cina lo ricoprì d'oro nel 2012: Didier Drogba, fresco di vittoria in Champions con il Chelsea, passò allo Shanghai Shenhua in cambio di 15 milioni di euro l'anno. Anche se nella megalopoli cinese, restò solo sei mesi -
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Erano "solo" 10 i milioni di euro assicurati a Nicolas Anelka da parte dello Shanghai Shenhua. Il francese restò un anno in Cina, prima di trasferirsi in prestito alla Juventus -
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Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, Seydou Keita approdò nel 2012 al Dalian Aerbin, formazione emergente del campionato. Il maliano, attualmente alla Roma, restò in Cina un anno e mezzo, legato da uno stipendio di oltre 10 milioni di euro a stagione (Foto China.org) -
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La Cina ha chiamato a sé anche Alberto Gilardino, che nel luglio del 2014 è approdato al Guangzhou Evergrande. Nella squadra guidata da Marcello Lippi, il centravanti azzurro ha vinto il campionato, ma dopo appena sei mesi ha deciso di lasciare il club, nonostante uno stipendio di oltre 5 milioni di euro a stagione -
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Anche Alessandro Diamanti ha indossato nel 2014 la maglia del Guangzhou Evergrande, tuttora proprietario del cartellino dell'attuale giocatore dell'Atalanta. Diamanti ha resistito in Cina per una stagione -
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Un'altra stella del Guangzhou Evergrande: Robinho. L'ex milanista, chiamato dal tecnico Felipe Scolari, ha firmato un contratto di sei mesi nel giugno 2015, lasciando la Cina a fine anno, dopo aver vinto il titolo nazionale -
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