
Il 28 febbraio si è chiuso il mercato per il campionato cinese. Tanti big, come Witsel, Oscar e Tevez, hanno ceduto alle lusinghe e ai soldi provenienti da Oriente. Ma altrettanti fuoriclasse hanno rifiutato il trasferimento, preferendo guadagnare meno ma continuando a misurarsi con un calcio di livello superiore

Pechino? Shangai? Tianjin? No. Meglio Firenze, Manchester, Barcellona, Madrid e altre capitali del calcio europeo. Il 28 febbraio si è chiuso il calciomercato cinese. Tanti fuoriclasse si sono trasferiti nella Super League. Ma altrettanti hanno risposto picche alla pioggia di soldi pronti a riempire le loro tasche.

Partiamo dalla Serie A. Il croato Nikola Kalinic è stato il pallino di Fabio Cannavaro, allenatore del Tianjin Quanjian. Per farlo trasferire in Cina il club ha offerto al centravanti 48 milioni d'ingaggio in 4 anni. Ma lui ha rifiutato, preferendo la Fiorentina: "È una mia decisione: voglio giocare in Italia", ha detto il giocatore.

Cannavaro ha pensato di tentare anche Mauro Icardi, ricevendo però un secco no prima ancora di cominciarne a parlare. A rivelarlo, lo stesso allenatore del Tianjin Quanjian in un'intervista esclusiva a Sky Sport: "Per Icardi non c’è stata nemmeno la trattativa perché era molto deciso su quello che voleva fare del suo futuro. Mi ha chiamato e mi ha spiegato molto serenamente che aveva appena firmato con l’Inter, che in nerazzurro si trovava bene e aveva una grande considerazione".

Carlos Bacca, che ad ogni finestra di mercato sembra sempre in procinto di lasciare il Milan, di recente è stato vicino al Tianjin Quanjian. Cannavaro aveva messo sul piatto 12 milioni di Euro a stagione per il colombiano e 30 per il club. Ma c'è stato il no del giocatore. "Resto al Milan. C'era una grande offerta dalla Cina, ma voglio portare i rossoneri in Europa. Sono contento e felice e sto lavorando per fare meglio in campo e dare tutto per questa maglia: io voglio riportare il Milan in Europa", ha dichiarato.

Non solo calciatori. Anche gli allenatori hanno sentito il suono delle (ricche) sirene cinesi. Come Sinisa Mihajlovic del Torino: "La Cina? Ho ricevuto un’offerta a dicembre, ma non mi piace lasciare il lavoro a metà. Per due giorni non è che abbia dormito molto. Un club dove è stato un allenatore molto importante mi ha proposto un ingaggio pesantissimo, sarebbe stato come guadagnare in un anno quello che in Italia si ottiene in 5-6 stagioni. E’ vero, i soldi non sono tutto, ma capisco anche chi ci va".

"No, grazie" alla Cina lo ha detto anche Wayne Rooney. La stella del Manchester United, in questa finestra di mercato, sembrava sul punto di fare le valige e trasferirsi in Asia. Diversi i club interessati a lui. Ma poi c'è stato il rifiuto. Resterà allo United almeno fino a giugno, quando scadrà il suo contratto.

Diego Costa aveva buone possibilità di trasferirsi al Tianjin Quanjian allenato da Cannavaro. Lunga trattativa e la proposta di un ingaggio, pare, da 30 milioni di Euro. Poi, tutto è saltato. Il motivo? Il Chelsea lo ha scritto in un tweet: "Diego Costa vuol rimanere qui".

Christian Benteke, 26 anni del Crystal Palace, a gennaio era stato avvicinato al Beijing Guoan. Ma lui è andato controcorrente: ha detto no ed ha rifiutato uno stipendio di circa 40 milioni di Euro in due anni.

A gennaio il 33enne ivoriano del Manchester City, Yaya Touré, è stato corteggiato del Jiangsu Suning. Per averlo, i cinesi avevano messo sul piatto un ingaggio, pare, di 31 milioni di Euro a stagione. Lui, però, ha detto no: "Se mi piacerebbe andare in Cina? No, sono ancora così giovane. Voglio giocare in Europa, specialmente in Inghilterra. Voglio continuare a farlo ancora per qualche anno. Se fossi andato là, non avrei vissuto bene la situazione", ha dichiarato il centrocampista.

Arjen Robben in Cina? La possibilità, anche se piccola, c'è stata, ma lui ha rispedito l'invito al mittente: "Ho ricevuto delle proposte incredibili, impossibile non prenderle in considerazione: io però ho intenzione di continuare a giocare ancora ad alti livelli. Non capisco quei ragazzi di 27 o 28 anni, ancora nel pieno della loro carriera, che decidono di andare a giocare in Cina", ha detto l'olandese.

Fosse andata in porto sarebbe stata l'operazione di mercato del secolo. CR7 in Cina a suon di milioni: si era parlato di 100 milioni di Euro all'anno per il giocatore e, sembra, 300 milioni al club campione d'Europa. E invece, nulla. Ronaldo "è felice al Real Madrid. La Cina è un nuovo mercato e possono comprare molti giocatori. Ma per Cristiano non si può fare, è impossibile che vada lì. Continuerà a giocare nel Real Madrid. I soldi non sono tutto nella vita", ha detto lo scorso gennaio Jorge Mendes, storico procuratore del portoghese.

James Rodriguez dal Real alla Cina. E invece no. Secondo il quotidiano sportivo spagnolo As, il colombiano lo scorso gennaio avrebbe rifiutato un ingaggio di 30 milioni di Euro a stagione. A farci un pensierino era stato l'Hebei Fortune.

Arda Turan sembrava vicino ad approdare nella Super League cinese. A lui si era interessato il Guangzhou, ex club di Marcello Lippi, che aveva offerto al centrocampista un ingaggio da 18 milioni di Euro netti a stagione. Il turco, però, ha rifiutato: "Voglio restare in Spagna. Ho un contratto che mi lega al club fino ai 33 anni e sono nella squadra più grande al mondo. Che posso volere di più? Non andrò in Cina", ha detto.

A dicembre 2016 anche Angel Di Maria era finito sul taccuino dei club cinesi. Per lui era pronto un ingaggio monster. Poi tutto è saltato. Determinante la volontà del calciatore. Che, a tal proposito, ha dichiarato: "Naturalmente ci sono state delle voci ma sono molto felice a Parigi e lo è anche la mia famiglia. Questo conta molto per me, ho ancora due anni di contratto e intendo rispettarli"

Non è un fuoriclasse come gli altri presenti in questa fotogallery, ma anche uno come Seydou Doumbia, che tanti tifosi della Roma ricordano con poco piacere, è stato corteggiato dalla Cina. Ma lui ha declinato l'invito. Preferendo restare al Basilea, dove gioca in prestito dalla Roma.