
L’ultimo approdato in Serie A è il nuovo attaccante del Milan. In passato, il nostro campionato ha accolto tanti suoi connazionali: campioni veri, come Figo o Rui Costa, e bidoni passati senza lasciare alcun segno

Campioni e bidoni, stelle di primissimo piano e meteore passate senza lasciare il segno: sono tanti i calciatori portoghesi che la nostra Serie A ha accolto negli anni. L'ultimo arrivato è André Silva del Milan: le aspettative sono già altissime -
Il profilo di André Silva
HILARIO (Perugia). Quattro stagioni in Italia (dal 1998 al 2002), nel Perugia di Gaucci e con allenatori come Mazzone, Boskov, Cosmi. Una trentina di presenze in tutto, senza reti (ma era un difensore...) e senza lasciare il segno -

ABEL XAVIER (Bari, Roma). Lui sì che l'ha lasciato il segno, con i suoi look a dir poco stravaganti: lo porta in Italia il Bari nella stagione 1995-1996, ritorna in A nel 2004, inspiegabile acquisto della Roma che gli concede appena 3 presenze -

ANDRADE (Juventus). Una meteora, ma che sfortuna! Appena 4 presenze in bianconero (arriva alla Juve nel 2007 per 10 milioni di euro), prima di rimediare, durante il ritiro estivo, un serio infortunio che lo portò a rescindere il contratto. Non giudicabile -

CADETE (Brescia). I tifosi del Brescia l'hanno visto più così, in figurina, che sul campo: una sola stagione in A (1994-95), 13 presenze e un solo gol. Malino, per un attaccante... -

FERNANDO COUTO (Parma, Lazio). Indimenticabili le sue capriole volanti con cui esultava dopo i gol (neanche pochi, per un difensore...), ma Couto era molto di più: difensore tosto, fortissimo di testa, con la Lazio vinse lo scudetto del 2000 -

DIMAS (Juventus). Due stagioni sulla fascia con i bianconeri di Lippi, dal '96 al '98: fece in tempo a fare incetta di titoli (2 scudetti, Intercontinentale, Supercoppa italiana ed europea) non giocando sempre titolare -

EDUARDO (Genoa). Tante papere, inutile negarlo, alternate a prestazioni che facevano intravedere le doti del portiere titolare della nazionale portoghese al Mondiale 2010. Al Genoa nella stagione 2010-2011

FIGO (Inter). Categoria superiore. Qui si parla di uno dei giocatori più forti di sempre, campione vero arrivato in nerazzurro senza più il guizzo di un tempo ma con dei colpi, anche da "fermo", che ricordavano ogni volta ai tifosi il significato della parola "classe" -

FUTRE (Reggiana, Milan). Un campione, se solo avessimo potuto ammirarlo. Lo prende (a sorpresa, vista la caratura del giocatore) la Reggiana nel 1993, segna e si infortuna all'esordio, chiudendo così la sua prima stagione in A. Tormentata anche la seconda (con 4 reti in 12 presenze), una presenza l'anno dopo nel Milan di Capello. Resta un po' di amro in bocca, a pensare cosa avrebbe potuto regalarci senza infortuni... -

MAMEDE (Reggina, Messina, Genoa, Perugia, Salernitana, Potenza). Onesto regista della mediana, arriva in Italia nel 2000, ci chiude la carriera dopo averla girata in lungo e in largo per anni, nel 2009

NUNO GOMES (Fiorentina). E' una delle stelle della sua Nazionale quando arriva in viola nel 2000. 14 reti distribuite su due stagioni, poi il ritorno al Benfica, dove si trova molto più a suo agio, e il numero dei gol che torna a segnare a raffica lo conferma

PAULO SOUSA (Juventus, Inter, Parma). In A prima da giocatore e poi da allenatore. Cervello della Juve dal '94 al '96, Lippi lo porta anche in nerazzurro ma i successi non si replicano. Qualche apparizione anche nel Parma -

PELE' (Inter). Qualche presenza nel 2007-2008 (con scudetto e Supercoppa), prima di rientrare nella trattativa che porta all'Inter Quaresma -

QUARESMA (Inter). Ed eccolo, il "Trivela". Voluto a tutti i costi dal connazionale Mourinho (30 milioni di euro sborsati per lui), segna all'esordio contro il Catania proprio con la sua celebre trivela. Poi si accartoccia su se stesso ogni volta che prova a stupire in fascia, e viene lasciato libero senza rimpianti. Torna, dopo il prestito al Chelsea, giusto per godersi la stagione del Triplete -

PEREIRINHA (Lazio). Due stagioni e mezza (2013-2015) in biancoceleste, per questo laterale che in pochi ricordano, probabilmente. Una ventina di presenze, zero gol, sero rimpianti -

ROLANDO (Napoli, Inter). Due squadre, un solo allenatore, Mazzarri, che dopo il mancato riscatto da parte del Napoli lo richiede all'Inter nel 2013, quando approda sulla panchina dei nerazzurri. Qui disputa una stagione tutto sommato buona, con 4 reti all'attivo, ma anche in questo caso non si guadagna il riscatto e torna in Patria -

RUI BARROS (Juventus). Dopo aver vinto tutto con il Porto, nel 1988 la Juve porta in suoi numeri in A. La risposta del piccolo fantasista portoghese è discreta, con il suo contributo nella conquista di una Coppa Uefa e una Coppa Italia -

RUI COSTA (Fiorentina, Milan). Classe allo stato puro: Firenze si innamora di lui quando è una giovane promessa, il Milan se lo assicura quando ormai è un campione affermato. E in rossonero vince tutto -

SERGIO CONCEICAO (Lazio, Parma, Inter). Ala destra da scudetto, decisivo con i suoi cross, con la maglia della Lazio, irriconoscibile (complici diversi infortuni) all'Inter nel 2001 -

TIAGO (Juventus). Due stagioni e mezza in bianconero (arriva nel 2007), senza essere ciò che i tifosi si aspettavano. Torna ad esserlo una volta passato all'Atletico Madrid... -

VIDIGAL (Napoli, Livorno, Udinese). Dal 2000 al 2008 in Italia, con 3 maglie diverse. Con il Napoli vive soprattutto le stagioni in B (2001-2004), il meglio di sè lo dà al Livorno -

MIGUEL VELOSO (Genoa). Così affezionato ai rossoblù da aver sposato la figlia di Preziosi. Dopo l'esperienza alla Dinamo Kiev è tornato al Genoa nella scorsa stagione. Geometrie, tecnica, visione di gioco: gli manca qualche gol in più... -

BRUNO ALVES (Cagliari). Colpaccio del Cagliari nell'ultima sessione di mercato: esperienza assicurata per il reparto difensivo, a volte qualche cartellino di troppo, ma come calcia lui le punizioni pochi altri difensori nel mondo... -

JOAO MARIO (Inter). Un investimento mica da ridere per portarlo a Milano la scorsa estate (40 milioni di euro): ancora aspettiamo di vedere il campioncino che ci avevano descritto, genietto della mediana dalla geometria innata e dal tocco leggero -
IL TABELLONE DEL MERCATO