Gli agenti del giocatore avranno un nuovo confronto col club alla ricerca di una soluzione condivisa con tutti. Rafinha vuole l'Inter per rilanciarsi, ma la valutazione dei catalani è maggiore dei 23 milioni complessivi fatta dai nerazzurri
Il primo “no” del Barcellona non ha compromesso la trattativa, anzi. La volontà dell’Inter, così come quella dei catalani e del giocatore, è comune. Rafinha ha bisogno di giocare, di rimettersi in pista dopo il grave infortunio al menisco che lo tiene fuori da aprile dell’anno scorso e che non gli ha permesso di scendere in campo in questa stagione. Il recupero è ormai ultimato e questi mesi in nerazzurro potrebbero dargli l’opportunità di rilancio che gli serve e la sfida lo affascina. Ma il Barça non vuole chiudere con un riscatto da 20 milioni di euro più 3 di bonus come aveva proposto l’Inter: il calciatore ha una maggiore valutazione economica. Per questo gli agenti di Rafinha rivedranno la società spagnola nelle prossime ore, ragionando su una cifra diversa di riscatto che possa mettere d’accordo tutte le parti. Soprattutto in un mercato con cifre che proprio i blaugrana in uscita ed entrata hanno fatto decollare.
Punti fermi
Dunque, si cercheranno formule e soluzioni che possano garantire entrambe le parti. Il centrocampista ha già accettato la proposta dell’Inter e attende che i club trovino la quadra. Il Barcellona comunque oggi ha dato la propria disponibilità per un prestito anche gratuito, secondo la volontà dei nerazzurri, ma sulla cifra per l’opzione di riscatto non è stata ancora raggiunta l’intesa. Per questo, l’entourage di Rafinha avrà un nuovo confronto col Barcellona; ci sarà anche Mazinho, padre del giocatore e vecchia conoscenza della Serie A, avendo giocato agli inizi degli anni ’90 con Lecce e Fiorentina. Esperienze che hanno giocato un ruolo fondamentale per la decisione del figlio di rimettersi in gioco in Italia.