Calciomercato Monaco, Pellegri ufficiale: "Sogno che si realizza, non penso ai soldi ma solo a divertirmi"

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L’attaccante sedicenne, protagonista del trasferimento record dal Genoa al Monaco, è ufficialmente un nuovo giocatore del club monegasco: "Sono felicissimo di iniziare questa avventura. Io il più pagato della storia alla mia età? Non penso ai soldi, voglio giocare e pensare a divertirmi". Il procuratore Riso: "Qui perché pensiamo che sia il percorso migliore per la sua crescita"

PELLEGRI STORY: DAL GENOA AL MONACO, UNA VITA PIENA DI RECORD
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Pietro Pellegri al Monaco, la nuova avventura può iniziare. Trasferimento record per l’attaccante classe 2001, che lascia il Genoa per raggiungere il Principato diventando il sedicenne più pagato della storia del calcio. Operazione da 25 milioni, compresa la parte variabile, Pellegri ha da poco firmato il suo nuovo contratto con il club monegasco. Ad annunciare ufficialmente l'arrivo dell'attaccante ci ha pensato lo stesso Monaco attraverso questa nota apparsa sul proprio profilo Twitter: "L'AS Monaco è lieto di annunciare la firma di Pietro Pellegri con il club".

Non penso ai soldi, voglio solo giocare e divertirmi. Sono felicissimo

"Ho firmato, sì, e sono molto contento di iniziare questa nuova avventura – le sue prime parole ai microfoni di Sky Sport -. Se ho sentito Jardim? No, non ho avuto ancora la possibilità di parlarci, lo farò martedì prima dell'allenamento” . Un sogno per Pellegri, passato in un anno dalla Primavera rossoblu al Monaco. Nonostante l’affare record, però, per l’attaccante nessuna pressione derivata dall’essere il calciatore sedicenne più pagato nella storia del calcio: “Io non penso ai soldi – ha detto l’attaccante -, non mi interessano ancora. Io voglio solo giocare e pensare a divertirmi.  Cosa avrei pensato se mi avessero detto un anno fa di questo trasferimento? Avrei pensato a un sogno, che per fortuna si è realizzato. Ringrazio il Genoa per quello che ha fatto per me, ma è arrivato il momento di lasciarci. Forza Monaco".

Il saluto del Genoa: "Orgogliosi di te, questa è casa tua"

Si separano dunque le strade di Pellegri e del Genoa. Una storia straordinaria quella tra il club rossoblu e l’attaccante classe 2001 - iniziata sulle gradinate di Marassi, dove da piccolo Pellegri andava a tifare per la sua squadra del cuore - e proseguita dal settore giovanile fino alla Serie A, dove Pellegri ha esordito il 22 dicembre 2016 stabilendo, a 15 anni e 280 giorni, il record di giocatore più giovane nel massimo campionato italiano al pari di Amadeo Amadei. Il punto più alto probabilmente lo scorso 28 maggio allo stadio Olimpico. Nell’ultima gara disputata da Francesco Totti, infatti, Pellegri è stato schierato titolare nel Genoa, aprendo le marcature: quasi un passaggio di consegne simbolico. In questa stagione per il classe 2001 indimenticabile la doppietta alla Lazio, adesso il via alla nuova avventura. Ad attenderlo nel Principato, dunque a pochi chilometri da casa, il Monaco di Jardim, pronto a lanciarlo nel grande calcio. E nel frattempo il Genoa ha voluto salutare il giovane attaccante attraverso questo post apparso sul proprio profilo Twitter ufficiale: "Ieri, oggi, domani...la nostra casa è la tua casa. Orgogliosi di te, dei valori in cui ti sei identificato e di come sei cresciuto nella Cantera. Ti auguriamo una grande carriera, Pietro!"

Riso: "Questo il percorso migliore per la sua crescita"

Dell’operazione lampo che ha portato Pellegri – sul quale c’era anche l’interesse della Juventus - dal Genoa al Monaco ha parlato anche Giuseppe Riso, il procuratore dell’attaccante. "Nelle ultime ore il Monaco è arrivato deciso ed è riuscito velocissimo a portare qui il ragazzo. Perché il Monaco e non la Juve? Non è che il giocatore non ha scelto Torino – ha spiegato Riso -, ha scelto il Monaco perché pensiamo sia lo step giusto, il percorso migliore per la sua crescita. Se è un predestinato? Lui non è mai banale, è un giocatore che farà parlare di sé per il resto della sua carriera, un giocatore davvero particolare. Ha carattere e personalità, non si farà condizionare dalle parole sulla cifra record. Lasciare Genova è stata la parte più difficile? Al Genoa è sicuramente legatissimo sia lui che suo padre Marco, il ragazzo non voleva di sicuro mancare di rispetto al Genoa, la squadra dove è cresciuto: anche suo padre ha sofferto molto questa cosa, ma era giusto fare questo passaggio per la crescita del ragazzo".