Milan, la lettera di Mirabelli: "Questa squadra la sento molto mia". Nessun riferimento a Fassone

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L'ormai ex Direttore Sportivo ha voluto salutare il Milan con una lunga lettera in cui ringrazia esplicitamente Rino Gattuso, mentre mancano riferimenti a Marco Fassone.

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Dopo essere stato sollevato dal suo incarico di Direttore Sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli ha voluto condividere sui suoi canali social una lunga lettera di addio alla società, alla squadra e ai tifosi, definendo "un onore" aver potuto servire la squadra. Ringraziamento esplicito a Mister Gattuso, mentre mancano riferimenti al suo compagno d'avventura, Marco Fassone. Questo il testo integrale:

“Cari milanisti, quando arriva il momento di dire grazie, vuol dire che qualcosa che era cominciato, poi finisce. Non è mai facile, soprattutto quando ripensi alle interminabili giornate di lavoro dedicate a un unico e dichiarato obiettivo, il bene del Milan.

Vorrei partire da qui, da questo immenso mondo chiamato Milan e dalla sconfinata passione che lo circonda. Vorrei partire da voi: dal vostro amore, dalle vostre ansie e dai vostri sogni, dalle gioie e dalle paure, da tutto quello che mi avete trasmesso in questi difficili ma splendidi 15 mesi di lavoro, dei quali vado fiero.

Grazie. Con voi, non io, ma tutta la squadra del Milan non è mai stata sola. Vi ho incontrato per le strade e nelle città dove il Diavolo è andato a giocare, ho provato le vostre stesse emozioni, sono rimasto colpito dall’affetto che mi avete dimostrato con i vostri striscioni e comunicati e mi emoziono ancora se ripenso a quella sera dell’Olimpico dopo la sconfitta in Coppa Italia con la Juve. Avevamo perso, ma voi avete vinto.

Ho provato con tutte le mie forze a regalarvi il miglior Milan possibile, perché voi milanisti meritate di tornare sul tetto d’Europa e del mondo. Ci tornerete, ne sono sicuro. In questi 15 mesi abbiamo fatto tante operazioni: acquisti per un progetto di lunga durata, rinnovi complicatissimi ma portati in porto e tutta una serie di cessioni che hanno consentito al club di ridurre il passivo. Questo Milan, consentitemelo, è una creatura che sento molto mia.

Prima di tutto voglio dire grazie a Mister Gattuso, che ho voluto fortemente alla guida della squadra perché ci ha unito non solo il sangue della nostra stessa terra, ma soprattutto l’odore del campo.

Abbiamo lottato e sofferto insieme su ogni singolo pallone, come nel suo stile, e gli auguro tutte le fortune di questo mondo, perché Rino se le merita tutte.

Abbraccio tutta la squadra, anzi tute le squadre del Milan: da capitan Bonucci al più piccolo dei talenti rossoneri, e un grande in bocca al lupo alle ragazze di Carolina Morace, alla loro prima stagione targata Milan.

Ho creduto in ognuno di loro e ho cercato di costruire un progetto concreto e duraturo: sono sicuro che il Diavolo che verrà avrà basi solide e occhi ambiziosi.

Grazie allo staff di mister Gattuso e a tutti i dipendenti e i collaboratori di Milanello, dal primo all’ultimo anello di una catena rossonera che ha lavorato senza sosta insieme a me e mi ha accompagnato in questo fantastico viaggio.

Grazie ai dipendenti di Casa Milan, con i quali ho condiviso tutte le emozioni di questa avventura e a tutti i componenti del Vismara che tra tecnici, collaboratori, consulenti e osservatori con il loro lavoro hanno dato forza e speranza a tantissimi ragazzi.

Grazie a tutti i giornalisti, a tutto il mio staff e a chi ha creduto in me e mi ha concesso questa enorme opportunità professionale: servire il Milan per me è stato un onore.

Infine grazie alla mia famiglia, fonte inesauribile di amore, soprattutto nei momenti più difficili.

Gli uomini passano, il Milan resta.

Forza Vecchio Cuore Rossonero!
Max”