L'aneddoto risale al 2008, quando lo sceicco Mansour stava per rilevare il club e, "per contratto", doveva presentarsi con un grande acquisto. Un "piccolo" equivoco con la parola inglese "messy" (che significa confuso) e per poco un dirigente non gli portava la Pulce...
Un errore di “traduzione”, una semplice incomprensione e… il Manchester City rischiava di comprare Messi. Messi, quello con la i finale, e non “messy”, che in inglese significa “confuso”, “ingarbugliato”. Ed è proprio una “messy situation” quella in cui si trovò, nel 2008, lo sceicco Mansour, che stava trattando con l’allora proprietario del City, il thailandese Shinawatra, l’acquisto del club.
Tutto pronto, come racconta il Sun, se non fosse che Shinawatra chiede allo sceicco solo un “piccolo” favore finale, la promessa di presentarsi in grande, con l’acquisto di un top-player capace di far sognare i tifosi. Non un grosso problema, in apparenza, per uno con la disponibilità di Mansour, al quale basterebbe fissare l’obiettivo e ricoprirlo di soldi per convincerlo ad accettare il Manchester City, non ancora un club di primissima fascia in Inghilterra e in Europa. A mancargli è l’unica cosa che il denaro non potrà mai comprare, il tempo, dato che mancano solo poche ore alla chiusura del mercato, e senza il grande nome rischia di saltare anche la trattativa per il passaggio di proprietà del club. Una situazione intricata, “messy”, appunto, come riferisce il direttore generale Cook a un suo collaboratore in quei momenti concitati, con il gong che si avvicina e un grande colpo da trovare per forza.
Peccato che il destinatario del messaggio capisca Messi per messy e, senza troppi problemi, faccia veramente un tentativo con il Barcellona, per l'allora ventunenne ma già fenomenale Pulce, mettendo sul piatto 50 milioni di sterline. Ovviamente non una cifra capace di far vacillare i blaugrana, e che vide così il City virare di corsa su Robinho del Real Madrid, risparmiando anche qualcosa (32,5 milioni di sterline il prezzo). Comprato e presentato il 1° settembre 2008, esattamente poche ore dopo l’annuncio di Mansour come nuovo proprietario.