Calciomercato Milan, Higuain e il Chelsea: ecco come stanno le cose

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L'attaccante argentino, che partirà titolare nella Supercoppa contro la Juventus, ha deciso di voler lasciare il prima possibile il Milan, che a giugno non lo riscatterà dai bianconeri. I rossoneri però non vorrebbero privarsene subito: per questo riuscire a trovare una soluzione che accontenti tutti sembra veramente complicato

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Da Milano, anzi Genova, a Gedda. Forse senza ritorno. La storia, non esattamente un idillio d’amore, tra Gonzalo Higuain e il Diavolo potrebbe tramontare proprio al termine di una calda serata saudita di gennaio, quella nella quale l’argentino sfiderà in un ossimoro di sentimenti la sua ex Juventus. La Supercoppa come ultimo atto simbolico, dunque. Sarebbe questa la volontà, difficilissima da concretizzare, dell’attaccante argentino, mutuata dall’andamento di 6 mesi di una relazione nella quale entrambe le parti in causa si aspettavano forse di più ognuno dall’altra.

A cominciare dalla società rossonera, che sta gestendo con difficoltà il nervosismo e la crisi di gol del Pipita, deflagrata proprio durante l’ultimo incontro scontro di metà novembre con i suoi vecchi compagni. Tanti soldi spesi e una resa non all’altezza, che hanno portato la dirigenza alla decisione di non riscattare in estate l’argentino, attualmente in prestito per una stagione. 18 i milioni spesi finora (oltre all’ingaggio da 9,5 milioni netti – 19 lordi), altri 36 da versare nelle casse bianconere dal primo luglio: una spesa che il Milan non vuole (e soprattutto non può) affrontare. E allora ecco la reazione del Pipita che, nonostante i sorrisi mostrati durante il viaggio verso l’Arabia Saudita, ha deciso di voler lasciare il Milan il prima possibile, già in questa sessione di mercato. Inutile andare avanti, meglio lasciarsi subito e volare via da un vecchio maestro.

Un tavolo per 4

Il Milan non vuole riscattare Higuain, Higuain vuole lasciare il Milan. Detto così sembra tutto molto facile, ma come spesso accade nel mercato i pezzi da incastrare nel puzzle sono molteplici e spesso di forma diversa. Soprattutto se, invece di tre elementi (società che vende, società che compra e calciatore), sul tavolo da gioco irrompe un quarto incomodo, ovvero sempre la solita Juventus.

La volontà di Higuain, non è più un segreto, è quella di andare al Chelsea per ricongiungersi all’allenatore col quale maggiormente ha legato. Sarri, che continua a giocare con Hazard centravanti, non vede l’ora di accoglierlo, ma i rapporti non proprio idilliaci con chi gestisce il mercato dei Blues rende complicato qualsiasi tentativo di approccio con i rossoneri, tant’è che un’offerta ufficiale ancora non è arrivata.

Poi c’è il versante della società rossonera che, come detto, non vuole riscattare a giugno il Pipita ma non vuole nemmeno privarsene proprio in questo momento. Gattuso sa che l’unica possibilità di risollevare la stagione e conquistare la qualificazione in Champions passa da una riabilitazione rossonera dell’argentino e dopo la partita di Coppa Italia contro la Sampdoria l’ha fatto capire chiaramente: “In questo momento Higuain è un giocatore del Milan, oggi l'ho visto vivo e ce lo teniamo stretto. Non so cosa succederà. Ci diremo le cose in faccia. La testa è del giocatore, non è la mia. Non ho capito quali sono i suoi malumori, perchè vedo un ragazzo contento. Se dipendesse da me lo chiuderei a casa mia e gli darei da mangiare”.

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Conti del Diavolo

Anche perché - e questo sembra lo scoglio più grosso da sorpassare - dovesse andare via l’argentino, il Milan si ritroverebbe senza vere alternative all’altezza. Con la partenza di Higuain i rossoneri potrebbero risparmiare la seconda metà dell’ingaggio, ovvero 9,5 milioni lordi, e probabilmente anche una parte dei soldi dovuti alla Juventus (18 milioni per un anno di prestito), arrivando a un’ipotetica cifra di 15-18 milioni. Troppo poco per riuscire a prendere un attaccante che lo possa sostituire degnamente: il gioco, oltre a essere logorante, non vale proprio la candela. Per questo, senza alcun dubbio, la speranza dei rossoneri sarebbe quella di trattenerlo ancora a Milano. Poi ci sarebbe il terzo, o meglio quarto, incomodo, ovvero i bianconeri, che prima dovrebbero trovare per l’appunto un’intesa con i rossoneri e poi accettare le condizioni del Chelsea, sempre che i Blues si decidano a presentare l’offerta.

Insomma, un vero e proprio incastro di mercato molto difficile da sbrogliare. E che magari proprio a Gedda, da dove Higuain ovviamente tornerà ancora di rossonero vestito, potrebbe vivere un momento di svolta al contrario. Il Pipita, nonostante la vena realizzativa di Cutrone messa in mostra anche in Coppa Italia contro la Samp, partirà dal primo minuto nel tridente di Gattuso e chissà che un suo gol, magari decisivo, possa cambiare nuovamente il destino di una storia d’amore partita con le migliori intenzioni ma al momento sul viale del tramonto. Dalla Juve alla Juve, passando sempre per la Juve.