Riccardo Trevisani commenta l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus: una scelta rivoluzionaria che richiederà del tempo; una delusione per i napoletani che però non può essere paragonata al "tradimento" di Higuain
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La Juventus ha fatto una scelta rivoluzionaria, ha deciso di provare a raggiungere i risultati attraverso un determinato tipo di gioco. Sarri - che portando i Blues in Champions League piazzandosi al terzo posto in Premier e vincendo l'Europa League è uscito a testa alta dal Chelsea - deve confrontarsi coi predecessori che hanno vinto lo scudetto subito: prima Conte e poi Allegri, si sono seduti sulla panchina della Juve e hanno conquistato il campionato al primo anno. Poi c’è l’annoso discorso della Champions e, secondo me, è questo il vero motivo per cui la Juve ha scelto Sarri. Ha capito che è importante il modo in cui si arriva alle vittorie. Sta qui la vera rivoluzione bianconera. Ci vorrà del tempo per vedere il suo gioco, perché a Napoli e con il Chelsea è andata così. L’anno scorso a luglio, dopo appena tre settimane, aveva già dato un’impronta ai Blues: però una cosa è l'impronta, un'altra è vedere la squadra giocare 'alla Sarri'.
Nessun tradimento
Nell'accettare la panchina della Juventus non c'è nessun tradimento. Non passare direttamente dal Napoli a un’altra squadra italiana è stata una scelta importante. Ma ora non si può non dare retta a Sarri quando dice che fa solo scelte professionali. Nel 2011, quando la Juve iniziava il suo ciclo vincente, lui veniva esonerato dal Sorrento... Come si fa a dire che doveva rifiutare una panchina come quella bianconera? Quando ha combattuto per il Napoli lo ha fatto con estrema lealtà e sincerità. Ora ha scelto un’altra sfida. La delusione dei napoletani è comprensibile, ma la situazione è differente rispetto a Higuain.
"La gioia collettiva è più appagante dell’individualità"
E' la frase manifesto della sua filosofia. Sarri riesce a migliorare i calciatori con il suo gioco. Penso ad esempio a Mertens, Ghoulam, Allan. Sarri migliora i calciatori, non c'è dubbio. Alla Juve quest’anno c’è stata invece un’involuzione nei singoli, da Alex Sandro a Dybala. Quindi la scelta va in questo senso e mi piace moltissimo. Direte voi: ma Cristiano Ronaldo è un solista... E invece CR7 è uno che si mette sempre a disposizione della squadra. Non possiamo escludere che il modo di giocare di Sarri possa addirittura aiutarlo. Higuain, quando al Napoli con Sarri ha fatto la sua migliore stagione, era già Higuain. Io credo che Pjanjc sarà il giocatore che beneficerà di più del gioco di Sarri, può diventare il suo nuovo Jorginho.
Il sogno Pogba
Se penso a un ritorno di Paul Pogba, posso dire che lo vedo bene ovunque perché è troppo forte. Sì, è vero, ama toccare il pallone troppe volte e se diventasse un giocatore di Sarri dovrebbe abituarsi a toccarlo di meno. Ma lo stesso e già accaduto con Hazard.
Niente integralismi
Sarri, inoltre, non può essere definito un integralista, al Napoli ha dimostrato di non esserlo. Alla Juve molto dipenderà molto da come vorrà giocare. Con il Napoli voleva giocare con il 4-3-1-2, poi in Europa League cambiò e nacque il suo Napoli con il 4-3-3. In bianconero vedrà che rosa gli si prospetta e si adatterà. Non mi stupirei se ad esempio dovesse rientrare Higuain e Sarri scegliesse di farlo giocare insieme a Ronaldo, con Ramsey dietro. O magari con il 4-3-3 con Bernardeschi largo.
Il like di Dybala e l'ipotesi Chiesa
Se c’è un giocatore che aveva bisogno del cambio tecnico per provare a tornare quello che era, questo è proprio Dybala. L’anno scorso, a volte, ha dovuto fare anche il centrocampista ma lui è un attaccante. Se lo si allontana dalla porta, si fa il suo male. E' un altro che tocca molto la palla, ma avere uno come Sarri può fargli solo che bene. Se rimarrà alla Juve non finirà di certo la stagione con 5 gol come è accaduto quest’anno. Chiudendo col mercato, poi, se ci sarà Chiesa per Sarri sarà una festa. È giovane, perfetto per il 4-3-3 ed è un giocatore fantastico, secondo me il più forte italiano in chiave futura".