Sarri alla Juve, chiude su Facebook 'Sarrismo gioia e rivoluzione': "Ha tradito se stesso"
CalciomercatoPer primi avevano lanciato il "Sarrismo" diventato poi un termine di utilizzo comune e un neologismo nella Treccani. Dopo l'ufficialità dell'approdo di Sarri sulla panchina della Juventus la pagina Facebook più seguita ha deciso di sciogliersi
Il Sarrismo, in quanto idea, è entrato all’interno della Treccani come neologismo anche grazie a loro, che sono stati i primi a parlarne. Poco dopo l’ufficialità dell’approdo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus, hanno deciso di scrivere un lunghissimo comunicato condividendolo con i quasi 100mila fan della propria pagina Facebook. La fan page "Sarrismo, gioia e rivoluzione" ha deciso di sciogliersi. Chissà quante volte in questi anni vi sarà capitato di leggere i post del Comitato centrale del Sarrismo, in linguaggio rigorosamente 'sovietico'. "No, non siamo scappati a Panama con gli inestimabili proventi di Fino al Palazzo - inizia la lunga nota - . E ancora no, non abbiamo contattato Massimiliano Allegri in vista del Torneo estivo al Gabbione di Livorno. E infine no, non siamo finiti in qualche gruppo di autocoscienza collettiva tipo sarristi anonimi. Ce ne siamo stati per un po’ in silenzio - ci scuserete - per evitare di parlare con i se". Per poi spiegare: "Questo è il comunicato finale del Comitato Centrale, che da questo momento deve considerarsi sciolto. Sarrismo - Gioia e Rivoluzione si ferma alla stazione di Baku, al primo trofeo conquistato da Maurizio Sarri, che da oggi in poi proseguirà da solo". Per poi argomentare la decisione: "L'allenatore ha avuto la meglio sull'uomo, ha ucciso il Comandante. Resta il dubbio, certo, che Sarri fosse un personaggio anti-sistema perché il sistema non lo accettava, non perché lui non accettava il sistema. Appena ne ha avuta l'occasione, non solo lo ha accettato: ci è convolato a nozze. Ha scoppiato il mito con uno spillo, anzi con una sigaretta accesa: forse il mito era diventato più grande di lui, troppo ingombrante, troppo lontano dal campo".