La meteora viola (10 presenze con la Fiorentina nel 2010), ex talento su cui aveva puntato anche il Barcellona, aveva deciso di ripartire dal CSA, club brasiliano neopromosso. Che però l'ha scartato per la sua forma fisica
Dal Barcellona alla Fiorentina... al Centro Sportivo Alagoano, neopromossa brasiliana. Che l'ha scartato, causa scarsa forma fisica. Ecco la triste parabola discendente di Keirrison, ex talento brasiliano conteso dai maggiori club europei che, nel 2009, arrivava addirittura al Barcellona dopo le ottime cose fatte vedere in Patria con le maglie di Coritiba e Palmeiras. Sembrava l'inizio di una carriera scintillante, per quel 21enne pagato 14 milioni di euro dal Barça, con contratto di 5 anni. E invece, complici le difficoltà ad ambientarsi, si trasformò in una fugace capatina, con l'immediato prestito al Benfica prima e alla Fiorentina dopo.
In Italia arrivò nel gennaio 2010, era la Viola allenata da Prandelli che cercava un sostituto a Mutu - all'epoca trascinatore della squadra - infortunato. L'idea di puntare sul giovane brasiliano in cerca di riscatto fu ripagata da appena 2 gol (in 10 partite), di cui una che rischiò anche di riscrivere la storia del calcio italiano. Dopo la prima rete italiana trovata il 7 febbraio 2010 nell'1-1 contro la Lazio (gol del pareggio al 92°) arrivò infatti la seconda, che contribuì a fermare l'Inter di Mourinho sul 2-2 in un anticipo serale che permise poi alla Roma di sorpassare in classifica i nerazzurri (autori poi del controsorpasso approfittando della sconfitta della Roma contro la Sampdoria di Pazzini).
Troppo poco per meritarsi il riscatto: a luglio 2010 arriva la rescissione consensuale del prestito prima della naturale scadenza, e Keirrison ricomincia a girare. Santos, Cruzeiro, ancora Coritiba, Londrina, Arouca... fino all'ultima possibilità offertagli dal CSA. Dove, a 31 anni compiuti, si sarebbe presentato in condizioni fisiche inaccettabili. Troppo tardi, probabilmente, per ricominciare a girare di nuovo.