L'allenatore dei giallorossi ha parlato di mercato ai microfoni di Sky Sport e soprattutto della trattativa per l'attaccante turco: "Con la società abbiamo deciso di investire la parte più importante del budget per un giocatore di qualità che sappia garantire gol. Non vogliamo solo non prenderle, ma il nostro obiettivo è giocare a calcio"
Continua il ritiro di Santa Cristina per il Lecce, che si prepara ad una stagione emozionante anche se difficile. La salvezza è l'obiettivo principale, perché la risalita verso la A è stata faticosa e quindi non c'è nessuna voglia di salutare subito la categoria. Molto passerà dal mercato e dal nome dell'attaccante che arriverà. Segnare, fare gol, questa la filosofia della squadra di Liverani: "Credo nelle nostre rilessioni fatte con direttore e proprietà - ha spiegato in esclusiva a Sky Sport l'allenatore del Lecce - tutti abbiamo condiviso che quello che ci manca oggi per completare l’attacco è un giocatore che sulla carta possa garantire gol importanti nella categoria". Il nome che accende la fantasie dei tifosi è quello di Burak Yilmaz, punta classe 1985 del Besiktas: "Il turco era un'idea ed è in ballottaggio - ha continuato Liverani - ma abbiamo anche altre soluzioni. Tuttavia, lo sforzo economico maggiore abbiamo deciso di farlo per questo ruolo. Crediamo che possiamo colmare il gap con le altre attraverso l'organizzazione nella fase di non possesso, attraverso l'entusiasmo del gruppo, ma poi i gol li danno giocatori di un certo tipo di qualità".
Obiettivo salvezza
Restare il più a lungo possibile a contatto con il gruppetto che si giocherà la salvezza aveva detto Liverani prima della partenza per il ritiro: "Abbiamo fatto qualcosa di impensabile negli ultimi due anni - ha ribadito l'allenatore - se la viviamo così, con la passione del Salento e della nostra gente, possiamo provare a fare qualcosa di importante. Voglio una squadra equilibrata, che possa competere nel campionato. La nostra intenzione è fare un calcio che non sia solo non prenderle ma anche giocare a calcio. Per noi la salvezza equivale allo scudetto, questa deve essere la nostra mentalità. Il budget che abbiamo costruito, un qualcosa di straordinario per una società nata tre anni fa, deve essere di costruzioni e non di sogni. Deve mirare alla costruzione di uno stadio, di un centro sportivo, di un settore giovanile. E una eventuale retrocessione non venga considerata una morte calcistica. Nel caso dovrà essere una delusione ma anche una forza per ripartire con il nostro progetto. Bisogna avere ambizione, lottando fino alla fine. Così avremo qualche possibilità in più".