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De Rossi al Boca Juniors: "Era la prima scelta, qui c'è un'atmosfera incredibile"

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Dopo essere arrivato nel weekend e assistito dal vivo alla prima partita della sua nuova squadra, l'ex centrocampista e capitano della Roma è stato presentato come nuovo giocatore del Boca Juniors: "Avevo bisogno di stimoli e gente seria, qui anche per Maradona. Burdisso la mia garanzia"

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Poche ore dopo aver assistito da spettatore allo 0-0 dei suoi nuovi compagni contro l'Huracan, per Daniele De Rossi è stato tempo della presentazione ufficiale da giocatore del Boca Juniors. A ospitare la sua prima conferenza stampa in Argentina è stato il Salón Filiberto. Il numero 16 degli argentini ha spiegato la sua scelta e raccontato le sue prime sensazioni, riconoscendo in Nicolas Burdisso un riferimento molto importante: "Mi ha raccontato tanto del club, mi ha detto che il presidente è un uomo onesto e che qui si fanno le cose per vincere. Non mi avrebbe portato in un posto in cui sarei stato male". A due mesi dall'addio con la Roma, è tempo di raccontare anche i retroscena che hanno portato al trasferimento di DDR nel calcio argentino, a 11mila chilometri da casa. "Quando è stato ufficiale l'addio alla Roma, abbiamo iniziato a sentirci con il presidente del Boca Daniel Angelici - le sue parole - inizialmente gli ho detto quasi subito di sì, perché ha prevalso la mia voglia di giocare a calcio, poi ci ho riflettuto un pò perché non era un cambiamento da poco. Poi ho pensato che ho vissuto 20 anni in un ambiente di matti e che avevo due scelte: andare in un posto a rilassarmi, oppure in un posto dove la gente è ancora più matta per il calcio. Ho scelto la seconda opzione. Tutto quello che ho visto da quando sono qui è una continua conferma che è il posto giusto per lavorare e io non ho bisogno che mi dicano di strutture fantascientifiche. Ma io ho bisogno di gente seria, io voglio giocare a calcio. In un ambiente che mi dia stimoli, la cosa importante è come vivo io il calcio, 24 ore al giorno, non voglio un posto che mi spenga".

De Rossi: "Scelta naturale dopo 20 anni di Roma"

Quella legata al Boca, allora, è sempre stata la prima scelta di De Rossi. "Ho vissuto in un ambiente di matti, vivendo il calcio 24 ore al giorno - assicura con riferimento a Roma - ho sempre fatto questo lavoro con professionalità, anche se magari avrei vissuto in maniera più rilassata in altri luoghi. Ho scelto questo posto, perché comunque vada questa stagione a livello umano mi arricchirà tanto, migliorerò tanto e la mia famiglia con me. Ho sentito diverse cose false, come che a me e alla mia famiglia terrorizzava vivere qui a Buenos Aires. Non avrei mai fatto questo errore, né l’ho fatto in passato". Fondamentale, nella scelta di De Rossi, è stata la figura simbolo di Diego Armando Maradona: "Da lì è nato tutto, poi la scelta ha toccato anche gli altri ambiti. Lo seguo da quando ho iniziato a seguire il Boca. Ho vissuto gli anni subito successivi al grande Napoli di Maradona che sono stati gli anni migliori. Non puoi non innamorarti di lui, da lì ho seguito qualcosa e poi l’obiettivo si è spostato su questa follia che c’è qui". In rosa ritrova due volti incrociati da avversari in Serie A, Mauro Zarate e Carlitos Tevez: "C’è stata grande rivalità negli anni, forse più con Mauro visto che giocava con la Lazio. Qui c’è il River, nei derby ci siamo dati qualche botta ma c’è rispetto. Tevez ha giocato in squadre superiori alla mia ma verrà ricordato nel futuro. Loro e tutti gli altri mi hanno accolto in una maniera incredibile e questo mi emoziona".

"Mi piacerebbe debuttare in Copa Libertadores"

I tifosi del Boca non vedono l'ora di poter assistere al suo debutto ufficiale, ma De Rossi traccia con onestà il punto sulle sue condizioni: "Io mi sono sempre allenato, anche quando stavo fermo. Però un conto è correre da soli e un conto è toccare il pallone e fare contrasti. Avrò bisogno di qualche giorno, poi deciderà il mister che ha l’obbligo di pensare alla squadra. Quando sarà in forma e in grado di dare qualcosa mi butterà dentro". La testa però è già tutta al campo: "Contro l'Huracan sarei entrato vestito in borghese, ma una partita in più o in meno non cambia nulla. Non sono Messi o Maradona, ma quando sarà in forma posso dare una mano alla squadra". La data nella mente del centrocampista, però, è ben delineata: "Chiaramente mi piacerebbe debuttare in Copa Libertadores". Lo farà di certo indossando la maglia numero 16, la stessa che alcuni bambini hanno regalato alla fine della conferenza di presentazione alla moglie Sarah e alle figlie Gaia, Noah e Olivia.

Le curiosità della presentazione

Il Boca Juniors ha coccolato il suo nuovo acquisto con una presentazione in grande stile: il presidente Angelici ha introdotto in italiano De Rossi, per poi posare con la sua nuova maglia numero 16. Foto di rito anche per alcuni bambini della Fundacion del Boca, che hanno indossato le maglie gialloblù con i nomi della moglie Sarah e delle tre figlie della coppia. Nel mezzo della conferenza stampa a DDR è stato poi mostrato un video emozionale con il benvenuto in italiano di tanti tifosi del Boca Juniors.