Calciomercato, Kovac si scusa con Pep: "Ho parlato troppo di Sané, ha contratto con City"

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(Getty)

L'allenatore del Bayern Monaco aveva individuato nell'esterno offensivo tedesco del City un rinforzo ideale: "Sané ha un contratto con il Manchester City, quindi chiedo scusa a Guardiola e al club". Intanto l'allenamento dei bavaresi si chiude con l'intervento delle forze dell'ordine: un tifoso prova a trattenere con la forza Kovac

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Niko Kovac ha parlato di Leroy Sané, ma questa volta l'ha fatto per formulare delle scuse nei confronti del Manchester City e del suo collega Pep Guardiola. Succede al fischio finale della semifinale di Audi Cup vinta per 6-1 dal Bayern Monaco contro il Fenerbahce. L'allenatore dei bavaresi è tornato sul tema Sané, obiettivo del Bayern per diverse settimane, ammettendo di aver avuto un comportamento non proprio corretto nei confronti della società che oggi detiene il cartellino dell'esterno offensivo tedesco classe 1996. Kovac ha infatti spiegato di aver sbagliato a parlare a più riprese del giocatore in sede di mercato: "Sono cosciente del fatto che Sané ha un contratto con il Manchester City, quindi voglio chiarirmi anche con il club. La prossima volta spingerò sul freno prima - le sue parole riportate da As - ho parlato con Pep per chiedergli scusa". Una presa di posizione pubblica, che segue di poche ore quella del presidente del consiglio di amministrazione del Bayern Karl-Heinz Rummenigge: "Dobbiamo rispettare quei calciatori che hanno un contratto con un altro club - aveva spiegato Rummenigge - sono le regole della Fifa". Polemica chiusa e scuse recapitate ai campioni d'Inghilterra.

E l'allenamento del Bayern si chiude con il fermo di un tifoso

Non sono certo ore all'insegna della tranquillità per Niko Kovac. Prima di recapitare il suo messaggio distensivo a Guardiola e ai Citizens, infatti, l'allenatore del Bayern Monaco era stato suo malgrado protagonista di una scena che si vede tutti i giorni nei pressi di un campo di calcio. Al termine di una seduta di allenamento, Kovac si era attardato con i tifosi per selfie e autografi, quando uno dei sostenitori l'ha afferrato per una gamba, minacciando di non mollare la presa. L'allenatore croato avrebbe prima cercato di convincere l'uomo a lasciarlo andare con le buone maniere, ma vista la resistenza del tifoso ha chiesto l'intervento della sicurezza e degli agenti di polizia. Secondo quanto riporta la Bild, l'uomo è stato arrestato. Una versione che non è però stata confermata dalle forze dell'ordine, che hanno precisato come Kovac non sia mai "stato in pericolo" e che "il tifoso urlava di voler giocare con i giocatori". L'invasore sarebbe quindi a piede libero, ma l'insolita vicenda resterà a lungo nella mente dell'allenatore del Bayern.