L'agente dello svedese alla Gazzetta dello Sport: "Non mi sbilancio sul suo futuro, ma se Zlatan tornasse in Italia la Serie A aumenterebbe l'appeal. Quale squadra sceglierà? Chissà, noi siamo uomini liberi"
Il conto alla rovescia per svelare il suo futuro è ormai quasi arrivato alla fine: Zlatan Ibrahimovic presto annuncerà dove giocherà a partire dal prossimo mese di gennaio. Lo svedese, libero da vincoli contrattuali a partire dal prossimo 31 dicembre (data di scadenza dell’accordo con i Los Angeles Galaxy), ha annunciato nei giorni scorsi a GQ di essere pronto a tornare in Italia, ipotesi "caldeggiata" anche dal suo agente Mino Raiola. "Come andrà a finire sul futuro di Ibra? Non mi sbilancio, vedremo quello che accadrà. Di certo, se tornasse, la Serie A aumenterebbe l'appeal, sia a livello tecnico che televisivo. Quanti Paesi accenderebbero la tv ogni week-end…", ha ammesso l’agente dell’attaccante svedese in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. E in Italia in prima fila per Ibrahimovic ci sono Milan (squadra che ha presentato un’offerta concreta), Bologna e Napoli. "Quale delle tre squadre sceglierà? Chissà, noi siamo uomini liberi. Il ritiro? Non escludo nulla, ma è molto difficile. Ibra sta ancora benissimo", ha proseguito Raiola. Che non chiude la porta a eventuali soluzioni estere: "Perché no? Non è detto che debba per forza scegliere l’Italia", ha concluso l’agente dello svedese.
Il punto sul futuro di Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic vuole tornare a giocare in Serie A, ma alle parole di apertura totale ("Andrò in una squadra che deve vincere di nuovo, che deve rinnovare la propria storia, che è in cerca di una sfida contro tutti. Ci vediamo presto in Italia") rilasciate nell’intervista a GQ non sono seguite delle novità. Dopo l’offerta presentata dal Milan non ci sono stati ulteriori contatti: i rossoneri – unici ad aver presentato realmente un’offerta allo svedese – si sentono inevitabilmente davanti agli altri e attendono la risposta definitiva dello svedese che dovrebbe arrivare entro il 15 dicembre. Il Bologna non ha mai parlato con il team Raiola, ma basa la sua fiducia sul rapporto diretto esistente tra Ibra e Mihajlovic; in casa Napoli, invece, al momento ci sono altri problemi che allontanano, almeno per ora, la suggestione di riportare l’attaccante classe 1981 a lavorare con Ancelotti.
Pioli: "Ibra? Natale è il 25 dicembre"
In conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Bologna (rivale anche nella corsa allo svedese), Stefano Pioli ha provato a evitare il discorso Ibrahimovic. "Se con lo svedese in rosa mi sentirei più sereno? Natale viene il 25 dicembre, del suo futuro siete voi che ne state parlando da mesi. Se dovessi chiedere un regalo partirei dai tre punti contro i rossoblù", ha risposto l’allenatore del Milan alla domanda di un giornalista in conferenza stampa.